Rifiuti, è emergenza a Modica, disagi soprattutto per la raccolta dell’umido - QdS

Rifiuti, è emergenza a Modica, disagi soprattutto per la raccolta dell’umido

Stefania Zaccaria

Rifiuti, è emergenza a Modica, disagi soprattutto per la raccolta dell’umido

sabato 09 Novembre 2019

Da circa dieci giorni si vedono cassonetti traboccanti di spazzatura in tutti gli angoli delle strade. Superate le quote assegnate e i centri di compostaggio non riescono più a lavorarlo

MODICA (RG) – Cassonetti traboccanti, rifiuti dovunque e il rischio dell’emergenza è già impellente. È questa la situazione del comune di Modica, ‘sotto assedio’ spazzatura da circa 10 giorni.

“Aumenta la quota di differenziata ma non c’è dove conferirla” ha detto il sindaco di Modica Ignazio Abbate avvertendo che si sarebbero potuti creare dei disagi per la raccolta dell’umido ma non si pensava si sarebbe arrivato a tanto. La quantità di umido raccolto in territorio modicano ha superato le quote assegnate e quindi i centri di compostaggio che hanno accolto fino ad oggi l’umido modicano non riescono più a lavorarlo. Per tale motivo la raccolta delle frazioni di umido in tutto il territorio di Modica è stata sospesa da giorni.

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“Le quote assegnate – ha sottolineato il primo cittadino Abbate – vengono esaurite di solito a metà settimana e pertanto la raccolta riprenderà a rilento nel più breve tempo possibile. Naturalmente la Regione in tutto questo ha delle mancanze evidenti perché non riesce ad autorizzare ulteriori centri di compostaggio o ad ampliare quelli già esistenti. Paradossalmente, grazie alla collaborazione dei cittadini, scontiamo il fatto di aver superato quota 65 per cento di differenziata. Tale quota era l’obiettivo da raggiungere quando abbiamo cominciato il servizio di raccolta differenziata che avrebbe dovuto portare notevoli benefici alla vita della comunità. Noi cittadini modicani – ha aggiunto – abbiamo fatto la nostra parte impegnandoci a cambiare le abitudini di vita ma purtroppo non riscontriamo altrettanto impegno dall’altra parte, cioè da Palermo”.

La situazione adesso è decisamente peggiorata anche perché, trattandosi di umido, c’è un forte rischio per la salubrità pubblica. “Sarebbe opportuno che – ha evidenziato il Partito democratico – l’Amministrazione chiarisca con quanti gestori di piattaforme per il ritiro rifiuti ha delle convenzioni. Appare abbastanza evidente che se vi sono rapporti con un solo gestore, i limiti di conferimento si raggiungono piuttosto in fretta e di conseguenza si creano disservizi. Se così fosse, l’Amministrazione si rivela priva di capacità di programmazione e di gestione del servizio perché, al pari degli altri comuni, dovrebbe avere contatti con più gestori di piattaforme per il conferimento dei rifiuti.

Non vorremmo quindi che trovasse conferma la nostra ipotesi di problemi di natura economica che comportano la mancata accettazione del conferimento dei rifiuti umidi nelle piattaforme a ciò dedicate perché non più pagate. Anche perché non ci risulta che negli altri comuni iblei, con percentuali di raccolta differenziata simili alla nostra, ci sia un’emergenza rifiuti”.

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