Decreto Rilancio, le agevolazioni per i contribuenti - QdS

Decreto Rilancio, le agevolazioni per i contribuenti

Pietro Vultaggio

Decreto Rilancio, le agevolazioni per i contribuenti

martedì 11 Agosto 2020

Previsti, tra gli altri, sconti fino al 20% per le aliquote delle entrate tributarie e patrimoniali. Pocorobba (Konsumer Sicilia): “I Comuni si muovano con delibere proprie per aiutare i cittadini”

PALERMO – Con l’approvazione del Decreto Rilancio il Governo ha stanziato 55 miliardi di euro in aiuti ai lavoratori, alle famiglie e alle imprese. Il decreto contiene nuove misure sulla cassa integrazione, sugli aiuti ai lavoratori autonomi e per il sostegno alle imprese, compresi versamenti a fondo perduto. L’obiettivo è aumentare la quantità di risorse già stanziata dai precedenti interventi e risolvere alcuni dei problemi nella trasmissione degli aiuti all’economia che si sono manifestati fino questo momento.

Sul Decreto si è espresso il presidente di Konsumer Sicilia, Giancarlo Pocorobba, da anni impegnato nella tutela dei consumatori: “Tra i nuovi interventi che, a nostro avviso, meritano particolare attenzione vi è la facoltà riconosciuta ai Comuni di applicare uno sconto fino al 20% delle aliquote e delle tariffe delle entrate tributarie e patrimoniali, come ad esempio l’Imu e la Tari”.

Questo a condizione che chi paga utilizzi la domiciliazione bancaria, vale a dire l’addebito direttamente sul proprio conto corrente. In considerazione della discrezionalità che, in materia, è stata attribuita agli enti territoriali – conclude Giancarlo Pocorobba -, al fine di venire incontro alle sempre più difficili situazioni economiche dei cittadini premiando, pertanto, coloro che adempiono ai loro doveri civici, invitiamo tutti i Comuni del territorio a riconoscere tale possibilità, scegliendo, quindi, di applicare lo sconto con una propria delibera”.

Trattandosi di tributi locali il Governo lascia piena facoltà ai singoli Comuni di offrire ai contribuenti la possibilità di un taglio di venti punti percentuali. Non vi sono ragioni di temere che i Comuni possano opporre un netto rifiuto alle disposizioni governative, questo perché le novità sul pagamento di tributi comunali che il Decreto Rilancio propone garantiscono vantaggi sia ai cittadini che ai Comuni. Il contribuente che intende assicurarsi uno sconto immediato del 20% sul versamento delle tasse locali deve solo cambiare modalità di pagamento. In sostanza, è sufficiente effettuare la domiciliazione bancaria dei pagamenti.

Per essere più esplicativi, questo equivale a dire che il contribuente deve autorizzare l’addebito delle tasse locali sul conto corrente bancario o postale.

Se il pagamento delle imposte comunali avviene tramite il ricorso al modello Rid – autorizzazione permanente di addebito – il contribuente si garantisce una riduzione notevole sull’importo complessivo. Come si può intuire, lo sconto del 20% che il Decreto Rilancio assicura col pagamento delle imposte, tramite domiciliazione bancaria, taglia di quasi un quinto la spesa totale.

Il contribuente potrà pertanto evitare di pagare le imposte tramite il modello F24 recandosi di persona in banca o in posta. Non solo si risparmierà lunghe attese davanti agli sportelli, ma si assicurerà un risparmio del 20% sull’ammontare dei tributi comunali. Agevolazioni per far ripartire una economia inceppata, sperando in un non ritorno del virus, ma questo dipenderà, esclusivamente, dal rispetto per le regole AntiCovid.

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