Sanità pubblica, si attende fino a 20 volte in più - QdS

Sanità pubblica, si attende fino a 20 volte in più

Serena Giovanna Grasso

Sanità pubblica, si attende fino a 20 volte in più

giovedì 20 Giugno 2019

Rapporto Crea: in Sicilia, nel privato, in media 5,3 giorni d’attesa per un’elettromiografia, 103 nel pubblico. Nell’Isola 157,9 giorni per giorni per una colonscopia. 33,4, invece, in Emilia Romagna

PALERMO – Si continua ad allargare la forbice dei tempi di attesa necessari all’espletamento dei servizi sanitari: in Sicilia in ambito pubblico si arriva ad aspettare fino a venti volte in più che in ambito privato. È proprio il caso dell’elettromiografia: infatti, è possibile ottenere la prestazione in 5,3 giorni in media quando ci si rivolge al privato, tempo che sale a 103 giorni quando si opta per il pubblico (ben oltre diciannove volte in più).

Questo è quanto emerge dalla lettura dell’“Osservatorio sui tempi di attesa e sui costi delle prestazioni sanitarie nei sistemi sanitari regionali”, promosso dalla Funzione pubblica Cgil e dalla Fondazione luoghi Comuni ed elaborato da Crea (Consorzio per la ricerca economica applicata in sanità).

L’indagine è stata condotta in Liguria, Emilia Romagna, Marche e Sicilia. I dati raccolti riguardano complessivamente 326 strutture sanitarie (195 private e 131 pubbliche): in particolare, sono state rilevate 74 unità in Liguria, 87 in Emilia Romagna, 77 nelle Marche e 88 in Sicilia. Le province interessate all’indagine sono state in tutto 24 (4 in Liguria, 7 in Emilia Romagna, 5 nelle Marche e 8 in Sicilia).

Nell’Isola i tempi di attesa più lunghi si osservano relativamente alla colonscopia: in questo caso, si aspetta oltre cinque mesi nel pubblico (157,9 giorni), mentre si scende ad appena sedici giorni nel privato. I tempi si decuplicano anche quando si parla di radiografie articolari: infatti, in questo caso a fronte di un’attesa media pari a 2,5 giorni nel privato, si aspetta fino a 30,3 giorni nel pubblico.

Tempi abbastanza simili a quelli riscontrati in ambito pubblico si osservano relativamente al regime di intramoenia, ovvero l’attività di libera professione esercitata dai medici all’interno di una struttura ospedaliera pubblica. Mentre il fattore che varia in maniera molto più significativa è quello relativo ai costi.

Infatti, alcune prestazioni costano meno nel privato piuttosto che in intramoenia: è il caso della radiografia articolare (34,40 euro nel privato, a fronte dei 55 euro in intramoenia con un tempo medio di erogazione pari a 3,8 giorni), dell’ecocardiografia (rispettivamente 89,80 euro e 106,70 euro) e dell’ecodoppler venoso degli arti inferiori (in ordine 88,10 euro e 93,30 euro).

Dunque, in ambito privato si osservano tempi celeri e costi spesso più contenuti. Non deve di certo sorprendere l’aumento del ricorso a visite mediche private, sostenendo le spese di tasca propria. Infatti, la spesa privata degli italiani arriva a quasi 35 miliardi di euro, di cui ben il 92% sborsati di tasca propria.

Abbastanza lunghi sono anche i tempi necessari a riceve le prestazioni nel privato convenzionato: in Sicilia si parla di 114 giorni per la colonscopia, 78 giorni per la gastroscopia e 55,6 giorni per l’ecotiroide.

Infine, evidente è il divario che intercorre dal confronto dei dati siciliani con quelli rilevati nelle altre regioni oggetto dell’indagine. La regione che eccelle, in termini di tempi di attesa per le prestazioni mediche, è l’Emilia Romagna con una media di 30 giorni di attesa, a seguire troviamo la Liguria e per ultime Sicilia e Marche, con tempi che si allungano ulteriormente nelle prestazioni di maggiore complessità. Nello specifico, mentre in Sicilia si attendono 157,9 giorni per una colonscopia nel pubblico, in Emilia Romagna ne sono sufficienti 33,4, oltre quattro mesi in meno.

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