Sicilia, è di 11,6 anni la vita media delle imprese dell'Isola - QdS

Sicilia, è di 11,6 anni la vita media delle imprese dell’Isola

Serena Giovanna Grasso

Sicilia, è di 11,6 anni la vita media delle imprese dell’Isola

mercoledì 08 Maggio 2019

Secondo i dati elaborati da Unioncamere, nel Mezzogiorno si osservano i risultati maggiormente infausti (11,7 anni). Quello isolano è il quart’ultimo valore in Italia

PALERMO – In Sicilia le imprese hanno breve vita. Secondo uno studio condotto da Unioncamere, sulla base dei dati del registro delle imprese, la vita media di un’impresa siciliana è pari a 11,6 anni, oltre tre anni in meno rispetto alle Marche (15), prima regione nel Belpaese. Risultati ancora più infausti si osservano in Calabria (11,4), Campania e Lazio (11,1).

In generale, è il Settentrione la circoscrizione geografica che riesce a garantire la maggiore longevità, in particolare il Nord-Est (13,3 anni, mentre nel Nord-Ovest ci si ferma a 12,4 anni): non a caso, al secondo e terzo posto spicca la presenza di Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia (rispettivamente con 14,6 e 13,9 anni), mentre al quinto, settimo e nono posto troviamo Valle d’Aosta, Veneto ed Emilia Romagna (rispettivamente 13,4, 13,3 e 13, 9 anno di vita). Contro ogni aspettativa, solo al quattordicesimo posto troviamo la Lombardia (12,2 anni).

Al contrario, nel Mezzogiorno si osservano dati molto più contenuti (11,7 anni in media), ad eccezione unicamente di Basilicata e Molise (rispettivamente al quarto e sesto posto con 13,9 13,4 anni). Mentre il Centro in linea di massima si uniforma alla media nazionale (rispettivamente 12,1 e 12,3 anni).

E pensare che sono proprio le imprese meno giovani a garantire la fetta più importante dell’occupazione. Infatti, le imprese con più di dieci anni di età concentrano il 70,2% degli addetti del settore privato e rappresentano il 57,5% del totale. Poco più del 18% delle imprese oggi esistenti è nato invece tra il 2009 e il 2013 e raccoglie il 14,3% degli addetti. Infine, circa un’impresa su quattro è stata costituita negli ultimi cinque anni (24,5%) e ha una quota di addetti pari al 15,4%.

“Il lavoro lo crea l’impresa, per questo va supportata – ha affermato Carlo Sangalli, il presidente di Unioncamere – Vanno sostenuti gli investimenti, vanno rimossi i tanti ostacoli che frenano lo sviluppo e a volte impediscono persino la sopravvivenza di un’impresa. Penso, ad esempio, all’eccesso di burocrazia e a un sistema di regole spesso inadeguato, alla farraginosità del mercato del lavoro, alla carenza di infrastrutture, materiali ed immateriali”.

“Su tutti questi temi – prosegue Sangalli – le Camere di commercio possono fare molto. Sono le amministrazioni delle imprese e per le imprese, quelle che possono far muovere davvero gli ingranaggi sui temi della digitalizzazione, dell’orientamento al lavoro, del turismo e molto altro ancora. Perché conosciamo a fondo le imprese e le esigenze degli imprenditori e abbiamo le competenze per supportarli”.

Relativamente al settore di impiego, quanto a longevità l’agricoltura batte tutti: 16 anni tondi la durata delle imprese che operano in questo comparto, qualcosa in più della pur longeva industria in senso stretto (15,7 anni). Più breve l’aspettativa di vita delle aziende di costruzioni (12,5 anni) e soprattutto di quelle dei servizi (11,8), al cui interno pesa la minor durata media delle attività turistiche (9,2 anni).

Guardando alle forme giuridiche, l’analisi mostra che l’impresa individuale ha una vita media più bassa delle altre (11,4 anni). Nella media i valori delle società di capitali (12,4 anni), mentre cresce la durata per le altre forme (13,9 anni) e soprattutto per le società di persone (17 anni).

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