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Stretta su Airbnb e pesanti sanzioni per chi non versa la tassa di soggiorno

redazione

Stretta su Airbnb e pesanti sanzioni per chi non versa la tassa di soggiorno

sabato 22 Febbraio 2020

Novità nella bozza del Ddl Turismo collegato al bilancio. Si fissa a 3 appartamenti in affitto la soglia per non essere considerati impresa

ROMA – Non c’è solo la stretta su Airbnb – si fissa a tre appartamenti in affitto la soglia massima per non essere considerati impresa e si stabilisce che anche i soggetti che concedono in locazione breve immobili ad uso abitativo sono tenuti a pubblicare il codice identificativo – ma ci sono molte altre misure che il settore attendeva da tempo nella bozza del ddl sul turismo collegato alla legge di Bilancio.

Il provvedimento, che dovrebbe essere portato in Cdm presto, forse già la prossima settimana, ha tra gli obiettivi principali quello di combattere la piaga dell’abusivismo, promuovere un turismo sostenibile che valorizzi i borghi, scongiurare la desertificazione delle aree interne e aiutare le imprese culturali e creative per cui è previsto un piano strategico.

Si parte – come emerge dalla bozza del provvedimento che è composto di 18 articoli – dal credito d’imposta per la riqualificazione, l’accessibilità e la digitalizzazione delle strutture ricettive.

È poi prevista l’esenzione su varie imposte (sui redditi, regionali e municipali) per chi avvia o mantiene un’attività economica in un comune delle aeree interne a rischio desertificazione, ovvero con popolazione fino a 1000 abitanti.

Riguardo all’imposta di soggiorno (da applicare da parte dei Comuni, in misura riferita in valore percentuale al prezzo effettivamente corrisposto, non superiore al 10%, comunque sino a 5 euro per notte di soggiorno a persona) si stabilisce tra l’altro che il gestore della struttura ricettiva sia responsabile del pagamento dell’imposta e per l’omesso, ritardato o parziale versamento si applichi una sanzione fino al triplo del dovuto.

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