“I dati riportati dallo Svimez delineano un quadro
preoccupante: se da un lato la recessione causata dalla pandemia ha colpito
l’intero territorio italiano, la ripresa avverrà a velocità differenti. Nel
2021 il Pil del Nord sarà pari al +5,4% mentre nel Mezzogiorno si attesterà al
+2,3%. Il Settentrione, dunque, crescerà più del doppio rispetto al Sud,
contribuendo a allargare la storica forbice presente nel Paese. Lo stesso
dicasi per la spesa delle famiglie che al Nord sarà pari al +5% mentre nelle
regioni meridionali si fermerà al +2,7%. E’ la fotografia impietosa di un
divario sempre più consistente che rischia di minare la coesione nazionale. In
tal senso chiediamo al Governo quali provvedimenti intenda mettere in campo in
attesa di utilizzare le risorse previste dal Recovery Plan, considerato che
nella migliore delle ipotesi la prima tranche dei fondi arriverà non prima di
un anno. Come sindacato ribadiamo la necessità di agire subito attraverso un
programma ambizioso di investimenti mirati e ad alto moltiplicatore del Pil in
piccole, medie e grandi opere per rilanciare le infrastrutture e promuovere la
tutela del territorio al fine di favorire l’occupazione e sanare altresì la
pericolosa spaccatura fra Nord e Sud Italia.” Lo ha dichiarato Paolo Capone,
Segretario Generale dell’UGL, in merito ai dati Svimez sul differenziale di
crescita fra regioni.
Catania, studenti bloccano un convegno: "Narrazioni contro la libertà delle persone"
di Redazione
Secondo i manifestanti dal convegno è stata “esclusa alla comunità studentesca e le persone Lgbtq la possibilità di esprimersi sullo stesso piano" ...