Distanziamento, mascherine e test per far ripartire la scuola - QdS

Distanziamento, mascherine e test per far ripartire la scuola

Raffaella Pessina

Distanziamento, mascherine e test per far ripartire la scuola

venerdì 28 Agosto 2020

Anche in Sicilia molte delle criticità emerse nella Conferenza delle Regioni, che comunque ha dato il via libera al testo per la gestione dei casi covid-19. Nella nostra isola ci si interroga sul ritorno dei giovani in classe

PALERMO – La Conferenza delle Regioni ha dato il via libera al documento sulle indicazioni operative per la gestione dei casi di Covid nelle scuole. “A parte una modifica per renderlo più coerente con gli altri documenti – ha spiegato la coordinatrice all’Istruzione Cristina Grieco, assessore in Toscana – il testo è stato condiviso”.

Il via libera definitivo giungerà nel corso della Conferenza unificata, ma Grieco ha sottolineato l’importanza di individuare una condotta comune e che resta da sciogliere soltanto il nodo del trasporto degli studenti con l’obiettivo di evitare situazioni di pericolo di contagio.

Il documento approvato ieri è stato predisposto da ministero della Salute, ministero dell’Istruzione, Istituto superiore di sanità e Inail. “Si tratta – ha detto il presidente del Molise Donato Toma, che ha presieduto la riunione della conferenza delle Regioni – di un testo che è una sorta di guida operativa destinata agli istituti scolastici per la gestione dei casi di bambini con segni o sintomi Covid-19 correlati e per la preparazione, il monitoraggio e la risposta a potenziali focolai collegati all’ambito scolastico e dei servizi educativi dell’infanzia, attraverso modalità basate su evidenze e bune pratiche di sanità pubblica. Insomma, indicazioni operative condivise per evitare ‘frammentazione e disomogeneità’”.

Sempre nella giornata di ieri il tema della riapertura delle scuole è stato affrontato da Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, nel corso di una riunione della Commissione Istruzione della Camera: “Distanziamento – ha detto – uso delle mascherine e igiene rimangono fondamentali, come prevede anche la comunità scientifica. Abbiamo adottato il parametro del metro e su quello abbiamo dato l’impostazione su tutto”.

Miozzo ha aggiunto che ci si aspetta un incremento dei contagi, ma che i rischi sono stati adeguatamente valutati. “Tra due settimane – ha spiegato – vedremo come è l’andamento dell’epidemia: se schizzerà verso l’alto molto probabilmente altre precauzioni dovranno essere prese, ma siamo convinti questo non succederà. Ci saranno, se necessari, dei lockdown locali ma quello totale è memoria del passato, non dovremo più immaginarlo”.

Il tema è ovviamente al centro anche del dibattito politico. Diritto allo studio e alla salute per docenti e gli studenti sono stati invocati dalla deputata siciliana del Movimento 5 stelle Simona Suriano, che ha presentato, con la collega Giulia Grillo, un’interrogazione ai ministri della Salute e dell’Istruzione per chiedere chiarimenti in merito alle modalità di esecuzione dei test diagnostici previsti per tutto il personale del sistema scolastico, in concomitanza con l’inizio delle attività didattiche. Tali test dovrebbero essere svolti dai medici di base, ma sono state evidenziate delle criticità su cui l’esponente pentastellata ha chiesto lumi. “È importante – ha detto – uno screening, tramite test diagnostici, sul personale della scuola su base volontaria. Il Miur ha siglato un protocollo d’intesa che prevede l’effettuazione del test sierologico negli studi dei medici di base ma, purtroppo, si sono registrate diverse criticità dovute sia alla logistica sia alle difficoltà manifestate dagli stessi medici di base in alcune regioni”.

Riapertura delle scuole in primo piano anche in Sicilia, con il capogruppo di Forza Italia all’Ars, Tommaso Calderone, che ha depositato un’interrogazione in merito, chiedendo all’assessore al ramo di conoscere le condizioni in cui si trovano le scuole in Sicilia. “Tra qualche giorno – ha detto – riapriranno i cancelli ma non conosciamo lo stato dei fatti, sia dal punto di vista strutturale che dal punto di vista del rispetto delle norme di sicurezza, per assicurare il necessario distanziamento sociale”.

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