Tributi locali, contenzioso, crediti d’imposta, le novità fiscali del Decreto Rilancio - QdS

Tributi locali, contenzioso, crediti d’imposta, le novità fiscali del Decreto Rilancio

Salvatore Forastieri

Tributi locali, contenzioso, crediti d’imposta, le novità fiscali del Decreto Rilancio

mercoledì 20 Maggio 2020

Compiuto sforzo notevole nel tentativo di garantire a imprese e lavoratori la liquidità ma tanti i nodi irrisolti. Semplificazione, lotta all’evasione e alla burocrazia, certezza del diritto, riforma Fisco: la svolta ancora non c’è.

è stato finalmente pubblicato, dopo tante bozze, spesso censurate per avere anticipato anche gli adempimenti di competenza della Ragioneria generale e del Capo dello Stato, il cosìddetto “Decreto Rilancio”, ossia il Decreto legge n.34 pubblicato allo scadere della mezzanotte del 19 aprile scorso sulla Gazzetta Ufficiale n. 128 dello stesso giorno.
Era stato concepito come “Decreto di Aprile”, ma l’enorme quantità degli interventi da farsi, le difficoltà di mettere a punto tante nuove disposizioni, conciliare l’esigenza di dare liquidità a imprese e lavoratori con le disponibilità di denaro con cui deve fare i conti il nostro Paese, la burocrazia, le beghe politiche e tanto altro ancora, hanno fatto slittare il decreto di aprile facendolo diventare “Decreto di Maggio”, anzi “Decreto Rilancio”. Il suo valore è di 55 miliardi di euro, quasi due finanziarie.
Per la verità le novità favorevoli ai cittadini sono abbastanza numerose. Tuttavia, probabilmente, pur correggendo alcuni degli errori ed alcune lacune dei precedenti decreti, anche questa volta si è persa l’occasione di emanare una normativa a più largo respiro, sia dal punto di vista temporale (l’ultima scadenza prevista è il mese di settembre di quest’anno) , sia dal punto di vista oggettivo e soggettivo (evitando eccessive frammentazioni e limitazioni a carico dei beneficiari), circostanza quest’ultima che, sicuramente, comporterà un altro pacchetto di disposizioni tra due o tre mesi, per dare ulteriore respiro ai cittadini ed alle imprese.

è impensabile, infatti, che da qui a settembre la liquidità che manca oggi possa essere recuperata.
è impensabile che dal mese di giugno le condizioni siano tali da permettere di assolvere regolarmente a tutti gli obblighi tributari.
Se pensiamo, poi, che durante questo periodo emergenziale non solo l’Agenzia delle Entrate ma anche l’Agente della Riscossione staranno assolutamente fermi per legge, chissà cosa accadrà dopo ed in particolare da settembre per Riscossione Sicilia e da gennaio del 2021 per le Entrate quando ricominceranno a piovere cartelle ed accertamenti sui contribuenti stremati da questa drammatica situazione, sanitaria ed economica.
è probabile che la mancanza di liquidità e gli adempimenti in scadenza se prima hanno comportato la sospensione dell’attività (con risvolti negativi anche per l’Erario), potrà comportare anche la chiusura, se non il fallimento, con tutte le conseguenze del caso.

è necessario, quindi, intervenire con decisione, trovando il modo di favorire il lavoro e la produzione.
Occorrono, principalmente, gli interventi strutturali da troppo tempo attesi, quelli in grado di dare una svolta all’intero sistema Italia, e cioè il taglio della burocrazia, la semplificazione, la riforma fiscale, la lotta all’evasione fiscale, gli investimenti pubblici, la Sicurezza e la certezza del diritto.
Comunque, qualcosa di utile nel decreto sicuramente c’è.
Vediamone le novità più importanti in materia fiscale.
a) abolizione totale delle famose clausole di salvaguardia Iva (art. 123);

VERSAMENTI
b) rinvio di tutti i versamenti (tasse e contributi) in calendario nei mesi di marzo, aprile e maggio (quelli che scadevano il 31 maggio che erano stati rinviati al 30 giugno) per tutti i contribuenti che avevano i requisiti per fruire della precedente sospensione disposta con il Decreto “Liquidità”;
Il pagamento deve avvenire entro il 16 settembre 2020, anche in quattro rate mensili, l’ultima della quale con scadenza 16 dicembre 2020. Vale la pena di ricordare che da giugno i versamenti torneranno a seguire i termini ordinari (art. 126);
c) stop ai versamenti a titolo di saldo (2019) e di acconto (2020) dell’ Irap, ma solo per le imprese con ricavi fino a 250 milioni di euro. Era stata auspicata la cancellazione di questa imposta. (art.24);
d) rinvio al 16 settembre 2020, anche per i pagamenti degli “avvisi bonari” (36 bis e 36 ter Dpr 600/73 e 54 bis del Dpr 633/72) che sono già scaduti dall’8 marzo 2020 fino alla data di entrata in vigore del nuovo decreto legge. Anche in questo caso si potrà pagare ratealmente e, più precisamente, in quattro rate. (art.144)
e) sempre al 16 settembre (anche con pagamento in quattro rate) il rinvio del pagamento delle ritenute d’acconto relative al periodo 17 marzo – 31 maggio 2020, non effettuate dai sostituti d’imposta nei confronti dei contribuenti con ricavi o compensi fino a 400.000 Euro) (art. 126)

ACCERTAMENTI
f) blocco degli accertamenti e degli altri atti tributari che erano nel programma dell’Agenzia delle Entrate quest’anno (33 milioni), compresi quelli (otto milioni) che erano in scadenza al prossimo 31 dicembre 2020; gli atti dovranno essere emessi entro il 31 dicembre 2020 ma notificati entro il 31 dicembre 2021 (art. 157);
g) Isa: adeguamento degli indici di affidabilità fiscale del 2020 e 2021 alla situazione legata alla pandemia. (art.148);
h) proroga al 16 settembre di tutti i termini di versamento conseguenti agli atti deflattivi del contenzioso in scadenza tra il 9 marzo e il 31 maggio (art.149);

RISCOSSIONE
i) rinvio al 1^ Settembre 2020 dei pagamenti delle cartelle di pagamento già notificate (art.154);
j) rinviata al 1^ settembre 2020 pure la notifica delle cartelle di pagamento. Gli enti impositori, comunque, potranno continuare ad effettuare le iscrizioni a ruolo (art. 154);
k) sospensione dei “pignoramenti presso terzi” su stipendi e pensioni, quando la misura cautelare è adottata dall’agente della riscossione. (art.152)
l) sospensione, nel 2020, della norma che prevede il blocco dei pagamenti da parte di una Pubblica Amministrazione quando risulta iscritta a ruolo una somma d’importo superiore a 5 mila Euro. (art.145);

SEMPLIFICAZIONI
m) elevato da 700 mila Euro ad Un milione di Euro il limite per le compensazioni (art.147);
n) rinvio al 1^ gennaio 2021 della lotteria degli scontrini (doveva avere inizio il 1^ luglio 2020);
o) rinvio al 1^ gennaio 2021 anche per la memorizzazione e per la trasmissione telematica dei corrispettivi per i soggetti ancora sprovvisti dell’apposita apparecchiatura, attraverso una moratoria delle sanzioni (art.140);
p) rinvio al 1^ gennaio 2021 della “plastic tax” e della “sugar tax”;
q) esenzione Iva per cessioni di dispositivi di protezione (mascherine ecc.) dei gel e dei disinfettanti, beni i quali, però, dal 1^ gennaio 2021 sconteranno l’Iva con l’aliquota del 5% (era il 22%);

BONUS E CREDITI D’IMPOSTA
r) nuovo “Super bonus” (110%), recuperabile in dieci anni, per lavori di efficientamento energetico e di adeguamento sismico. E consentito cedere il credito all’esecutore dei lavori il quale decurterà la somma dall’importo complessivo della fattura con possibilità di recuperarla attraverso la compensazione in cinque rate annuali;
s) conferma altri Bonus (ristrutturazioni edilizie 50%, verde e giardini 36%, mobili ed elettrodomestici 50%, sismabonus 85%, bonus facciate 90%);
t) bonus affitti (60%) per imprese e professionisti con ricavi o compensi fino a 5 milioni di Euro a condizione che nei mesi di marzo, aprile e maggio il fatturato si sia ridotto di almeno il 50% rispetto all’anno scorso (art 31);
u) credito d’imposta per adeguamento misure di sicurezza anti Covid;
v) bonus vacanze di 500 Euro ai cittadini con un reddito non superiore a 40 mila Euro e Bonus per sanificazione (60% della spesa) (art. 128 bis);

FISCALITà LOCALE
w) Tari ridotta agli imprenditori che dimostrano che hanno ridotto il conferimento dei rifiuti, in proporzione ai giorni di chiusura dell’attività;
x) per le famiglie, dovrebbe essere prevista dai Comuni una “Tari Sociale”;
y) Tosap ridotta per gli spazi all’aperto;
z) Imu cancellata solo per alberghi, pensioni, stabilimenti balneari ma solo dal 16 giugno;
aa) per gli altri tributi locali, spetterà ai sindaci fissare eventuali slittamenti di pagamento;
bb) applicabile, salvo sospensione del Sindaco, anche la nuova Imu, ossia quella che ha inglobato, da quest’anno, anche la Tasi.

CONTENZIOSO TRIBUTARIO
cc) rinviato al 16 settembre 220 il termine per la proposizione del ricorso in primo grado relativo ad atti, definibili con i vigenti strumenti deflattivi, notificati dal 9 marzo al 31 maggio 2020. (art. 160)
dd) utilizzabilità dell’intervento “da remoto” nel processo, sia per le parti in giudizio, sia per i giudici ed il personale amministrativo (art.142)

Si accolgono con estremo favore, intanto, le notizie fornite dall’Agenzia delle Entrate la quale fa sapere che durante il periodo emergenziale è possibile fruire, direttamente da casa, di molti servizi in modo “agile”. Tra questi servizi c’è pure la richiesta del codice fiscale, la richiesta di documenti, il calcolo del bollo auto, la correzione dei dati catastali, ma anche la richiesta di rimborso delle imposte pagate in più. Basta abilitarsi ai servizi telematici ed allegare il proprio documento di riconoscimento.

Salvatore Forastieri

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