Vendemmia verde, 15,5 mln per 1.800 produttori - QdS

Vendemmia verde, 15,5 mln per 1.800 produttori

Pietro Vultaggio

Vendemmia verde, 15,5 mln per 1.800 produttori

venerdì 24 Luglio 2020

Approvazione lampo per la graduatoria definitiva da parte del dipartimento Agricoltura della Regione siciliana. Oltre 4.600 domande presentate, la stragrande maggioranza sono arrivate dalla provincia di Trapani

PALERMO – Sono confortanti i numeri della vendemmia verde in Sicilia: 15.5 milioni di euro a vantaggio dei produttori vitivinicoli, per un totale di 5.055 ettari. Lo prevede l’approvazione della graduatoria definitiva da parte del Dipartimento Agricoltura della Regione Sicilia, avvenuta in tempi rapidissimi, relativa al bando “Vendemmia Verde”, introdotto a seguito di pandemia da Covid–19.

Il blocco dei mercati e del canale commerciale Ho.Re.Ca. (hotel, ristoranti, catering), sia in Italia che nei principali Paesi acquirenti del vino italiano come Stati Uniti, Germania e Regno Unito, sommato alla chiusura di alberghi, enoturismi, agriturismi e ristoranti, ha notevolmente ridotto lo sbocco commerciale, annullando, di fatto, un valido supporto promozionale dei prodotti verso gli acquirenti italiani e stranieri. Da qui la decisione strategica di utilizzare le risorse derivanti dalle economie del programma europeo Ocm Vino (Organizzazione Comune del Mercato Vitivinivolo), come sostegno al reddito dei viticoltori per il 2020, attraverso appunto la vendemmia verde.

I numeri da record hanno reso l’idea progettuale: 4630 le domande che sono state presentate in Sicilia per aderire alla misura della vendemmia verde. Di queste, 3345 domande sono relative alla sola provincia di Trapani, questo quanto viene fatto sapere dalla Regione. La misura è stata pensata, quindi, per sostenere il settore vitivinicolo a seguito della pandemia e “risponde – si legge nel bando – agli obiettivi di mantenimento dell’equilibrio tra offerta e domanda sul mercato vitivinicolo, eliminando le eccedenze che, per la campagna in corso, sono da imputare alle misure restrittive imposte per il Coronavirus. Tutto nel rispetto del valore paesaggistico e delle tradizioni culturali del territorio, evitando le crisi di mercato”.

La vendemmia verde consiste nell’eliminazione totale dei grappoli non ancora giunti a maturazione, riducendo a zero la resa dell’unità vitata interessata nella campagna vendemmiale attuale. Per ogni azienda, la superficie ammessa potrà essere compresa tra i 5000 mq e i 5 ettari. Il bando prevede, per coloro che rientreranno in graduatoria, un contributo di 3000 euro per ettaro. Tale importo è stato calcolato sommando il valore della produzione più il costo manuale del metodo di vendemmia utilizzato. Per ogni azienda, la superficie ammessa non potrà superare quella indicata nella dichiarazione di raccolta della corrente campagna viticola (2019/2020) e comunque non potrà essere superiore a 5 ettari. Gli aiuti saranno erogati dall’Organismo Pagatore Agea direttamente ai produttori in regola con le norme comunitarie nazionali e regionali in materia di potenziale viticolo. Sono ammesse a partecipare alla misura della vendemmia verde le unità vitate impiantate da almeno quattro campagne vitivinicole dalla data di presentazione della domanda (ovvero almeno dalla campagna 2016/2017).

Al di là del momento attuale, certamente complesso, e dei problemi causati dal lockdown, i numeri di oggi impongono delle riflessioni: da una parte c’è una viticoltura qualificata e sempre più capace di dialogare con il mondo, attenta al futuro con un occhio al passato. Dall’altra però c’è una classe di viticoltori che guarda solo al passato, i cui redditi si sono assottigliati sempre più e dove si stenta a vedere il ricambio generazionale. Un’attenta azienda, di certo, deve guardare al futuro con gli occhi delle generazioni attuali, altrimenti non si sta al passo con il mondo in continua evoluzione.

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