Vigili, mobilità e controllo del territorio per il Comune tanti nodi da sciogliere - QdS

Vigili, mobilità e controllo del territorio per il Comune tanti nodi da sciogliere

Lina Bruno

Vigili, mobilità e controllo del territorio per il Comune tanti nodi da sciogliere

sabato 22 Giugno 2019

L’organico della Polizia municipale conta su 289 unità, ma il 39% è inidoneo ai servizi esterni e viabili. Fondamentale rivedere l’organizzazione per rendere più efficienti i servizi resi ai cittadini

MESSINA – Vigili insufficienti, mancanza di organizzazione, gestione poco virtuosa dei servizi viabili. Sono criticità che rilevano i cittadini e che l’assessore alla Mobilità e vice sindaco Salvatore Mondello ha più volte ammesso.

“La città – ha detto – ha una conformazione complicata e i cattivi comportamenti dei cittadini non aiutano. Sarebbe tutto più semplice se avessimo più vigili, in quanto l’organico di cui disponiamo è esiguo. È previsto un incremento di 25 unità con il Decreto sicurezza che ci aiuterà, anche se soltanto a tempo determinato”.

La Polizia municipale è stata più volte al centro delle denunce sindacali proprio per le carenze di organico, un problema che potrebbe acuirsi il 22 luglio, quando andranno via i primi 11 dei 19 concorsisti per la scadenza del contratto. “Per rimanere in servizio almeno per altri dodici mesi – ha affermato il consigliere comunale del Pd Libero Gioveni – grazie alla deroga assistita prevista dall’art. 19 del Dlgs. 81/2015, occorre che alla Direzione centrale per le Autonomie locali del Ministero dell’Interno venga trasmesso il Bilancio consuntivo 2018”.

Un allarme chiaro sui tempi ormai ristrettissimi che Palazzo Zanca ha per convincere il Ministero a dare seguito alla Delibera di Giunta n. 347 del 23 maggio che modifica e integra il Programma triennale del fabbisogno di personale approvato con la delibera di Giunta n. 91 del 12 febbraio, che consentirebbe appunto di prorogare di un altro anno il contratto.

“Non possiamo permetterci – ha evidenziato Gioveni – di perdere queste altre unità dal Corpo di Polizia municipale, specie in un periodo in cui bisognerà far fronte alle emergenze legate all’esodo e controesodo estivo, alle ferie forzate del personale, alla movida notturna e ai tanti eventi ferragostani. In Consiglio comunale non vi è ancora traccia del Consuntivo 2018 e considerati i tempi tecnici necessari all’esame della delibera prima in Commissione Bilancio e poi in Consiglio, non posso non nutrire preoccupazione”.

In servizio ci sono a Messina 289 vigili urbani. Oltre quelli che continueranno a uscire per quiescenza, vi è da sottolineare che cinquanta contrattisti, stabilizzati di recente, non sono ancora a tempo pieno e poi ci sono gli undici operatori, a tempo determinato, che corrono il rischio di uscire il prossimo luglio.

“L’ultimo concorso – ha ricordato il segretario del Silpol Giuseppe Gemellaro – è quello bandito nel 1989 e gli assunti nel 1995 oggi sono prossimi alla pensione. Poi ci sono coloro che, avendo acquisito patologie legate alla professione, sono utilizzati in servizi alternativi, comunque essenziali”.

Delle 289 unità settanta risultano inidonei ai servizi esterni e 43 ai servizi viabili, pari a quasi al 39% del personale. Secondo l’ultimo report curato dalla Sezione ricerche e statistica del Corpo, nonostante le poche risorse umane e strumentali, la Polizia municipale ha assicurato, nel 2018, servizi fondamentali: dalla sicurezza stradale alle attività di accertamento per la rettifica delle irregolarità o le omesse dichiarazioni sulle imposte locali, passando per il decoro urbano, il contrasto all’abusivismo e la tutela del patrimonio immobiliare, il monitoraggio del flusso dei mezzi pesanti.

Dal 2017 al 2018 i verbali per infrazioni al Codice della strada sono passati da 85.962 a 94.789, anche se si è registrato un calo delle multe tramite scout e autovelox. Il primo dispositivo ne ha rilevate 22.165 (-23,51%) relative a sosta irregolare, il secondo 2.405 (-23,43%). Intensificata, al contrario, l’attività di controllo: dai 227 pattugliamenti del 2017 si è passati ai 258 dell’anno scorso.

Nella premessa del report si sottolinea “l’inadeguatezza numerica della pianta organica” che secondo le previsioni della precedente Amministrazione doveva essere portata a 458 unità. Per Gemellaro, però, secondo i parametri regionali, a Messina dovrebbero essere assegnati 1.102 operatori. Vedremo come vorrà affrontare il problema l’attuale Amministrazione.

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