Volare in tempo di Covid, le regole da seguire - QdS

Volare in tempo di Covid, le regole da seguire

Dario Raffaele

Volare in tempo di Covid, le regole da seguire

venerdì 04 Settembre 2020

Nonostante il difficile momento vissuto dall’aviazione civile, alcune compagnie low cost hanno incrementato i voli per la Sicilia. L’ultimo Dpcm del 7 agosto 2020, in vigore dal 9 agosto 2020 al 7 settembre 2020, individua 6 elenchi di Paesi e disciplina gli spostamenti da e per l’estero

CATANIA – Nonostante il difficile momento che sta vivendo l’aviazione civile a causa della pandemia da Coronavirus, è di questi giorni la notizia dell’incremento dei voli per la Sicilia da parte di diverse compagnie aeree low cost.

La compagnia aerea Wizz Air ha annunciato il lancio di un doppio servizio giornaliero tra Milano Malpensa e Palermo e Milano Malpensa e Catania a partire dal primo ottobre.

Novità anche da Easy Jet. “Durante l’estate i collegamenti nazionali sono andati molto bene – ha spiegato il country manager per l’Italia Lorenzo Lagorio – e sono quindi contento di poter annunciare un aumento delle frequenze sulle nostre rotte tra Milano Malpensa e la Sicilia (Catania e Palermo), che crediamo sia la migliore risposta alla richiesta di prezzi più convenienti per i collegamenti con l’Isola”. In particolare, sulla Sicilia la low cost arriverà ad operare fino a 7 voli giornalieri su Catania e 5 su Palermo.

Non resta a guardare Ryanair che ha annunciato ulteriori voli sulla rotta da Milano Malpensa a Palermo, che opererà 17 voli settimanali a partire dal 16 settembre, come parte del proprio operativo per l’inverno 2020.

Ricordiamo che l’ultimo DPCM del 7 agosto 2020, in vigore dal 9 agosto 2020 al 7 settembre 2020, individua 6 elenchi di Paesi e disciplina gli spostamenti da e per l’estero:

A – San Marino e Città del Vaticano: nessuna limitazione.

B – Paesi Ue (tranne Croazia, Grecia, Malta, Spagna; Romania e Bulgaria), spazio Shengen, Regno Unito e Irlanda del Nord, Andorra, Principato di Monaco: sono consentiti senza necessità di motivazione e senza obbligo di isolamento al rientro. Rimane l’obbligo di compilare un’apposita dichiarazione.

Croazia, Grecia, Malta, Spagna: il Ministro della Salute, con Ordinanza del 12 agosto 2020, ha stabilito che coloro che entrano/rientrano in Italia da questi Paesi (dopo soggiorno o anche solo transito) dal 13 agosto e fino a nuovo ordine, debbano anche:

a) presentare un’attestazione di essersi sottoposti, nelle 72 ore antecedenti all’ingresso nel territorio nazionale, ad un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone e risultato negativo;

b) sottoporsi ad un test molecolare o antigenico, da effettuarsi per mezzo di tampone, al momento dell’arrivo in aeroporto, porto o luogo di confine (ove possibile) o entro 48 ore dall’ingresso nel territorio nazionale presso l’azienda sanitaria locale di riferimento.

C – Bulgaria e Romania: sono consentiti gli spostamenti per qualsiasi ragione da/per questi Paesi ma, al rientro in Italia, vige l’obbligo di isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria, è necessario compilare un’apposita dichiarazione.

D – Australia, Canada, Georgia, Giappone, Nuova Zelanda, Ruanda, Repubblica di Corea, Thailandia, Tunisia, Uruguay: sono consentiti gli spostamenti da/per questi Paesi senza necessità di motivazione, quindi anche per turismo. Tuttavia, al rientro in Italia, è necessario sottoporsi ad isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria.

E – Resto del mondo: gli spostamenti da/per il resto del mondo sono consentiti solo in presenza di precise motivazioni, quali: lavoro, motivi di salute o di studio, assoluta urgenza, rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Non sono quindi consentiti spostamenti per turismo.

Il rientro in Italia da questo gruppo di Paesi è sempre consentito ai cittadini italiani/UE/Schengen e loro familiari, nonché ai titolari di regolare di permesso di soggiorno e loro familiari. Al rientro in Italia da questi Paesi, è necessario sottoporsi ad isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria, compilare un’apposita dichiarazione nella quale si deve indicare la motivazione che consente il rientro e si può raggiungere la propria destinazione finale in Italia solo con mezzo privato (è consentito il transito aeroportuale, senza uscire dalle zone dedicate dell’aerostazione).

F – Armenia, Bahrein, Bangladesh, Bosnia Erzegovina, Brasile, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana: da questi Paesi è ancora in vigore un divieto di ingresso in Italia, con l’eccezione dei cittadini UE (inclusi i cittadini italiani) e loro familiari che abbiano la residenza anagrafica in Italia da prima del 9 luglio 2020.

Kosovo, Montenegro, Serbia, Colombia: da questi Paesi è ancora in vigore un divieto di ingresso, con l’eccezione dei cittadini UE (inclusi i cittadini italiani) e loro familiari che abbiano la residenza anagrafica in Italia da prima del 16 luglio 2020 (dal 13 agosto per chi proviene dalla Colombia).

Per ulteriori informazioni e aggiornamenti si consiglia di visitare i siti ufficiali del Governo Italiano, della Presidenza del Consiglio dei Ministri e www.viaggiaresicuri.it.

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