Per l’ex tesoriere Lusi un primo sì all’arresto - QdS

Per l’ex tesoriere Lusi un primo sì all’arresto

redazione

Per l’ex tesoriere Lusi un primo sì all’arresto

mercoledì 13 Giugno 2012

La decisione della Giunta per le immunità del Senato. Ora la parola all’Aula

ROMA – La Giunta per le immunità del Senato proporrà all’aula di Palazzo Madama di concedere l’autorizzazione all’arresto per l’ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi.
La Giunta, con 13 voti, ha bocciato la proposta del relatore Giuseppe Saro (Pdl) che invece proponeva di non concedere l’autorizzazione. In quattro hanno invece votato sì alla relazione e in due, i pidiellini Balboni e Mugnai, non hanno partecipato al voto, chiedendo più tempo per visionare i documenti e la possibilità di approfondire i verbali dell’interrogatorio della segretaria di Lusi. Una richiesta respinta. Alla fine, in Giunta, a votare per l’arresto sono stati gli esponenti del Pd, dell’Udc, della Lega, dell’Idv e di Api-Fli.
La decisione della Giunta sarà ora portata al vaglio dell’assemblea che è deputata a concedere o meno l’autorizzazione e sarà anche possibile verificare se il Pdl avanzerà nuovamente la richiesta di voto segreto, come accaduto per la richiesta per i domiciliari al senatore Pdl, Sergio De Gregorio.
Se ne dice certo il senatore Saro: “Non saremo noi a chiederlo, ma qualcuno che prenderà questa iniziativa ci sarà”, ha detto lasciando la riunione.
Sulla data per il voto dell’Aula il presidente della Giunta, Marco Follini, che sarà il relatore per l’Aula, ha tagliato corto: “’I tempi saranno decisi dalla conferenza dei capigruppo, ma per quanto mi riguarda si può fare al più presto, anche oggi stesso”.
“C’è stata – ha continuato il presidente della Giunta – una larga maggioranza per concedere l’autorizzazione, sarò io relatore in aula e porterò questa proposta. Sono garantista per antica convinzione. In questo caso garantire i diritti di tutti e garantire le istituzioni vuol dire prima di tutto evitare ogni forma di impunità”.
“Non ho mai detto che nei confronti di Lusi c’era il ‘fumus persecutionis’ – ha aggiunto il senatore Saro – La mia relazione era basata sul fatto che ormai non c’è più pericolo di reiterazione del reato, di fuga e di inquinamento delle prove”.
Intanto in una nota congiunta Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello, capogruppo e vice capogruppo vicario del Pdl al Senato, hanno fatto sapere che “indipendentemente dal pronunciamento della Giunta per le Immunità, in aula indicheremo ai senatori del Pdl di esprimere il proprio voto in base alla libera coscienza personale”.
Alla base dell’ordinanza cautelare che il Gip del Tribunale di Roma ha inoltrato al Senato nei confronti di Lusi e che ha notificato alla moglie Giovanna Petricone e ai due commercialisti, oltre ai reati di riciclaggio, appropriazione indebita e trasferimento fraudolento di beni, c’è anche il reato di associazione per delinquere. L’ex tesoriere avrebbe sottratto al patrimonio del partito di allora, La Margherita, circa 23 milioni di euro complessivi, finora accertati, “utilizzati a fine di profitto personale”, ha scritto il Gip nell’ordinanza di arresto.

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