Gela, Milazzo, Priolo-Augusta, ai cittadini manca l’informazione - QdS

Gela, Milazzo, Priolo-Augusta, ai cittadini manca l’informazione

Rosario Battiato

Gela, Milazzo, Priolo-Augusta, ai cittadini manca l’informazione

martedì 03 Luglio 2012

I risultati del rapporto curato da Arpa e Lions sulla percezione della qualità ambientale nei tre Sin. Altissime percentuali di coloro che lamentano la scarsa comunicazione pubblica

PALERMO – Adesso parlano i cittadini.
Nei giorni scorsi è stato pubblicato il dossier sulla percezione della qualità ambientale nei tre sin (siti di interesse nazionale) siciliani.
Il report, curato dall’Arpa e dall’associazione Lions Sicilia, ha, quindi, riguardato l’approfondimento dello stato di conoscenza e di fabbisogno legato alle problematiche del territorio a Gela, Milazzo e Priolo-Gargallo, sede di alcuni dei più importanti poli petrolchimici europei.
Complessivamente sono state circa 2.500 le schede distribuite e circa un migliaio quelle completate tra Gela (385), Milazzo (359) e Priolo Gargallo (170). Una percentuale di cittadini  contenuta, ma comunque rappresentativa.
In generale, il criterio di lettura dei dati ha inteso dare prevalenza al ridotto o accentuato frazionamento delle risposte, quindi “la concentrazione nelle risposte – si legge nel report – segnala una convinzione diffusa, mentre dal maggiore frazionamento delle risposte disponibili emerge una chiara mancanza di conoscenza”. In tal senso l’analisi dei risultati, che riguardano le sfere “gestione degli enti” ed “informazione”, ha fatto registrare una concentrazione media più bassa rispetto alla classe “sensibilità del cittadino”, con valori medi registrati su Milazzo pari a 0,6050 per “la gestione degli enti” e 0,5961 per “l’informazione”, mentre su Gela tali valori medi riferiti alle medesime classi sono rispettivamente pari a 0,5355 e 0,5476, per Priolo Gargallo i valori medi registrati sono pari a 0,4963 per “la gestione enti” e 0,4814 per “l’informazione”. Inoltre per i campioni di riferimento per Gela e Milazzo, emerge una ridotta conoscenza con marcata indecisione nelle risposte, più evidente all’interno del campione proveniente da Gela. Complessivamente le sfere“gestione enti” ed “informazione” hanno fatto registrare una concentrazione media più bassa rispetto alla classe “sensibilità del cittadino”.
Sono state molte le questioni poste per valutare lo stato di salute del territorio. Spostandoci sulla fase informativa alla domanda se “è importante migliorare il servizio pubblico di informazione sullo stato dell’ambiente” la risposta affermativa ha toccato vette del 99% (Milazzo) e del 98% (Priolo Gargallo) e 97% (Gela). Le stesse percentuali si sono grossomodo ripetute anche per la richiesta dell’attivazione del servizio di analisi ambientale sul territorio e per l’incentivazione dell’uso delle buone pratiche nel settore ambientale.
Ultima porzione del report è stata dedicata alle domande che riguardano le priorità per un corretto sistema di gestione del territorio. A Milazzo spiccano prevenzione (37%), servizi (20%), sicurezza (16%) e servizi (15%). A Gela vince la prevenzione (31%), seguita da sicurezza (21%), servizi (20%), e informazione (14%). Classifica lievemente ribaltata a Priolo dove invece a dominare è la sicurezza (33%) – forse anche in virtù dell’eventualità della costruzione del rigassificatore assai temuto dai cittadini – seguita dalla prevenzione (29%), dall’informazione (16%) e dall’occupazionale (11%).
In generale, tuttavia, il basso rilievo dato alla componente occupazionale ha comunque fatto rilevare la probabile fine di quello che negli anni passati era visto come il ricatto occupazione delle aree petrolchimiche isolane.
 


Necessità di colmare la distanza fra istituzioni e abitanti nei Sin
 
PALERMO – C’è necessità di colmare la distanza tra i istituzioni che si occupano di monitorare il territorio e i cittadini. “Molto spesso l’azione dell’informazione nella gestione del territorio – si legge nel report realizzato da Arpa e Lions Sicilia sulla percezione del territorio dei cittadini dei tre Sin (siti di interesse nazionale) siciliani – non appare sostenuta in modo adeguato da parte degli enti competenti, il che comporta una ridotta conoscenza del cittadino, che si trova ad elaborare comportamenti del tutto solitari in quanto frutto della propria sensibilità”.
Secondo i redattori del report appare necessario “riuscire a definire un quadro utile della situazione e dei fabbisogni del territorio, per sviluppare – in collaborazione con gli enti interessati – ulteriori possibili attività/iniziative di informazione, per stimolare il cittadino all’utilizzo della propria sensibilità sulle tematiche ambientali e per rilanciare la doverosa ed utile interazione con gli enti che gestiscono il territorio”.
 

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