Fusione Alitalia-Wind Jet, il 13 luglio l’Antitrust decide - QdS

Fusione Alitalia-Wind Jet, il 13 luglio l’Antitrust decide

Giuliana Gambuzza

Fusione Alitalia-Wind Jet, il 13 luglio l’Antitrust decide

mercoledì 11 Luglio 2012

Sta per scadere l’istruttoria dell’Agcm. Un parere negativo fermerà il tentativo di monopolio. Data per data, ecco le tappe del progetto d’integrazione e i protagonisti

PALERMO – Tra non molto i viaggiatori siciliani potrebbero trovarsi, letteralmente, con le ali tarpate. L’Antitrust decide il 13 luglio. Tutto inizia il 20 gennaio, quando Alitalia e Wind Jet siglano un protocollo d’intesa da trasformare in accordo entro il 31 marzo. Cinque giorni dopo Alitalia ripete l’operazione con Blue Panorama, che però non rispetta la scadenza e si ritira dall’affare.
Il motivo? L’azienda rende noto di “aver ricevuto numerose sollecitazioni nei mesi scorsi per salvaguardare la pluralità delle compagnie che su vari collegamenti ha sinora garantito maggiore possibilità di scelta per l’utenza, aeroporti e clienti, sia per numero di voli sia per competitività nei prezzi”.
In realtà, si maligna che Blue Panorama navighi in acque talmente cattive da spingere Alitalia a fare retromarcia. Anche se quest’idea stride con il fatto che oggi è in lizza per aggiudicarsi gli slot sulla Linate-Fiumicino che la compagnia di bandiera dovrà liberare, in base a un provvedimento dell’Antitrust, entro il 17 luglio.
A sfidare Alitalia anche easyJet, che sembra marcare stretto la società di Colaninno: poche settimane fa, il direttore Italia easyJet Frances Ouseley ci ha rivelato l’interesse per gli slot che Wind Jet potrebbe vedersi costretta a cedere se l’integrazione con Alitalia non andasse in porto.
Ma torniamo a quel fatidico 20 gennaio. Il progetto appena annunciato non piace all’assessore regionale al Turismo Daniele Tranchida, che al QdS commenta: “Prima di presentare un esposto all’Antitrust, noi abbiamo chiesto alla presidenza dell’Alitalia un incontro per conoscere questa vicenda maggiormente nel dettaglio, cioè quali sono effettivamente i postulati dell’accordo, soprattutto per questa situazione dei voli low cost”.
Dell’incontro non si parla più e i riflettori calano. Per lo meno a livello istituzionale: non mancano, infatti, associazioni dei consumatori pronte a denunciare i rischi di un simile progetto, non ultima Veroconsumo, che a fine febbraio fa recapitare un ricorso all’Antitrust. Né il QdS ha mai abbandonato la vicenda.
Il 13 aprile arriva il contratto: in un comunicato stampa, Alitalia festeggia un acquisto vantaggioso per sé e per i passeggeri, visto che “consentirà di diversificare ulteriormente l’offerta del Gruppo Alitalia – in linea con quanto già avviato con il progetto Air One – e, in particolare, di proporre al mercato una nuova e più ampia offerta, italiana e di qualità, di voli low cost”. Così almeno si lascia intendere.
Tre settimane dopo, l’avviso della manovra compare sul sito internet dell’Antitrust, a cui Alitalia e Wind Jet hanno chiesto il via libera. Nel frattempo, l’azienda catanese dichiara lo stato di crisi e fa richiesta di cassa integrazione per 48 mesi per i 442 dipendenti a tempo indeterminato. Fonda anche la newco che Alitalia acquisirebbe dopo l’eventuale sì del Garante, scaricando i debiti accumulati sulla vecchia Wind Jet.
Poi, il 7 giugno, la svolta: l’Authority, sentendo puzza di semi-monopolio su ben 9 rotte in partenza da Palermo e Catania, apre un’istruttoria. Ha ancora qualche giorno per decidere il futuro del low cost in Sicilia.
 


Intanto, salgono i prezzi e si moltiplicano i disagi
 
PALERMO – Il bollettino di ritardi e cancellazioni di voli Wind Jet può essere aggiornato praticamente ogni giorno. Domenica sera il volo Palermo-Roma non è decollato a causa di un guasto tecnico che lo ha bloccato a Fiumicino e sono stati in pochi a poter partire prima dell’indomani, pagando oltre 200 euro a testa per salire su un aereo Blu-Express. Il presidente dell’Enac, Vito Riggio, ha chiesto di verificare che sia stato rispettato il regolamento comunitario.
L’impressione è quella di una compagnia ormai agonizzante. Eppure cara: da una nostra ipotesi d’acquisto, effettuata il 9 luglio sulla pagina web ufficiale, è emerso che per un volo A/R Catania-Roma o Palermo-Roma, in partenza il 17 e di ritorno il 21, si devono sborsare oltre 150 euro. Significa il doppio, scegliendo il Falcone Borsellino, o quasi il 50% in più, partendo dal capoluogo etneo, di quanto si doveva pagare per la stessa tratta nel week-end di San Valentino, a cui risale una precedente simulazione. Non convince che siano solo le vacanze estive appena cominciate a giustificare rincari simili. Che le tariffe abbiano già cominciato la corsa al rialzo?

Giuliana Gambuzza
Twitter: @GiulyGambuzza

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