Di Risio porta i cinesi a Termini ma ormai ha scarsa credibilità - QdS

Di Risio porta i cinesi a Termini ma ormai ha scarsa credibilità

redazione

Di Risio porta i cinesi a Termini ma ormai ha scarsa credibilità

giovedì 12 Luglio 2012

Ieri visita allo stabilimento ex Fiat del patron di Dr e di una delegazione della casa automobilistica Chery. Bernava (Cisl): “Siamo stufi di fumo”. Mastrosimone (Fiom): “Dr non ci convince”

TERMINI IMERESE (PA) – L’imprenditore Massimo Di Risio, numero uno di Dr Motor, ha visitato ieri mattina lo stabilimento ex Fiat di Termini Imerese. Insieme a lui una delegazione della casa automobilistica cinese Chery. Doveva essere un momento positivo, ma le prime reazioni verso Di Risio sono state negative.
 “Da parte nostra c’è molta attenzione verso l’interesse dimostrato dalla casa automobilistica cinese Chery, l’unica perplessità riguarda il fatto che quest’azienda si appoggerebbe a Di Risio”. A dirlo è stato il responsabile della Fiom Cgil di Palermo Roberto Mastrosimone. “A noi non convince proprio la presenza di Dr – ha aggiunto Mastrosimone -, in questi sette mesi ha dimostrato scarsa credibilità. Adesso sarà il Ministero a dovere sciogliere i nodi di questa vicenda e a prendere una posizione”. Secondo Mastrosimone “oggi (ieri, ndr) pomeriggio la casa cinese e Di Risio dovrebbero avere un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico”.
“Sulla stessa lunghezza d’onda Maurizio Bernava, segretario generale della Cisl siciliana, e Giuseppe Farina, segretario generale nazionale della Fim, insieme a Siracusa per partecipare al Consiglio regionale dei delegati della Federazione dei metalmeccanici cislini, hanno voluto commentare la visita della delegazione cinese e del manager di Dr, Di Risio, allo stabilimento ex Fiat: “Siamo stufi di fumo, polverone, chiacchiere e annunci. Termini Imerese ha bisogno di progetti industriali che hanno prospettive e solidità di mercato. Ribadiamo che la Cisl confida ancora – hanno aggiunto Bernava e Farina – affinché il ministro Passera in prima persona, a cominciare dall’incontro convocato per il prossimo 16 luglio a Roma, garantisca soluzioni reali e scelte di respiro industriale solido. Termini ha bisogno di prospettive garantite, soprattutto, dalla capacità di autofinanziamento dell’investitore. Tutto il resto è solo fumo che non può essere più alimentato e sostenuto da nessun soggetto. Per il progetto di riconversione di Termini Imerese non bisogna più perdere tempo”.
Più propositivo il sindaco di termini, Salvatore Burrafato: “Ritengo importante l’interesse dimostrato da parte di investitori esteri nei confronti degli ex stabilimenti Fiat di Termini Imerese vuol dire che queste strutture possono avere un futuro produttivo”. “Alla visita era presente anche un imprenditore turco – ha aggiunto -, una visita quindi che salutiamo con interesse, riguardo alla presenza o meno di Dr Motor nelle operazioni di rilancio e’ una vicenda che dovrà affrontare il Ministero dello Sviluppo Economico, a noi preme il rilancio produttivo del sito”.

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