Infrastrutture. Conseguenze della scure Ue sui fondi alla Sicilia
La fotografia. Dopo l’avvertimento di gennaio, la Commissione Ue alle Politiche regionali non ha ravvisato novità positive sulle modalità di spesa della Regione siciliana in ordine a 11 opere infrastrutturali
Risultato. Bloccati quasi 900 milioni di confinanziamenti utili al loro completamento. La sospensione si potrarrà per alcuni mesi: o la Regione dimostrerà di sapere spendere o subirà la revoca definitiva delle somme
PALERMO – Neanche il nemico più spietato avrebbe potuto immaginare un epilogo peggiore. Se davvero Raffaele Lombardo manterrà l’impegno preso e si dimetterà tra poco meno di due settimane questo periodo sarà certamente ricordato come il canto del cigno della sua immagine di governatore. L’ultima pesantissima stoccata, e non si tratta di fioretto, ma di un vero e proprio colpo di sciabola, arriva direttamente da Bruxelles dove sono stati bloccati 600 milioni di fondi Ue (900 sommando tutte le voci, così come denuncia l’europarlamentare Salvatore Iacolino). Perché, come ampiamente detto nei giorni scorsi, l’Europa ha stabilito (e prima l’aveva scritto anche la Corte dei Conti) che le modalità di spesa della Regione evidenziano diverse criticità. In mezzo a questo marasma ci sarebbero almeno undici grandi opere infrastrutturali attualmente bloccate dall’Ue, cioè tutti i pezzi più importante per cucire assieme lo sviluppo del futuro isolano.
(continua)