Navigazione sicura con i nostri controlli - QdS

Navigazione sicura con i nostri controlli

Margherita Montalto

Navigazione sicura con i nostri controlli

mercoledì 18 Luglio 2012

Forum con Ammiraglio Domenico De Michele, direttore marittimo Sicilia Orientale

In cosa consistono le vostre attività?
“Le Capitanerie di Porto dipendono, per i compiti istituzionali svolti, dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ed operano per specifiche attività, a supporto ed alle dipendenze da altri Ministeri. Le nostre attività riguardano la sicurezza della navigazione con controlli ispettivi su tutto il territorio per i mercantili, il diporto, e, su accordi internazionali, anche sul naviglio mercantile estero che approda nei nostri porti. Inoltre monitoriamo il traffico marittimo che si svolge attraverso il sistema integrato Vessel Traffic Management and information System (VTMIS), cui afferiscono diversi sistemi ciascuno con specifiche attività. Il VTMIS consente l’interscambio dei dati rilevati sul traffico marittimo con le altre Amministrazioni nazionali e con i Paesi dell’UE e dell’area del Mediterraneo; il Search and rescue è la ricerca e soccorso in mare, quale impegno primario dell’attività della Guardia Costiera, settore operativo del Corpo della Capitaneria di Porto, e con il RAM (reparto ambientale marino), posto alle dirette dipendenze del ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, si svolgono compiti tecnici operativi attinenti alla tutela del territorio e del mare, consistenti in vigilanza e controllo delle aree marine protette e gli interventi di disinquinamento”.

Un settore specifico è anche la sicurezza della navigazione…
“Quando parliamo della sicurezza della navigazione, lo consideriamo sempre come un settore macroscopico, ovvero il rilascio della documentazioni a navi grandi, ma non possiamo dimenticare il rilascio e il controllo della documentazione che amministra il diporto, ovvero le imbarcazioni più piccole che sono numerosissime e che sono regolamentate da norme speciali. La navigazione da diporto è quella effettuata a scopi sportivi o ricreativi dai quali esuli il fine di lucro. Le unità destinate alla navigazione da diporto si distinguono in navi, imbarcazioni e natanti. Tuttavia il Codice della Nautica da Diporto prevede che talune unità possano essere utilizzate per fini commerciali (attività di locazione e noleggio, insegnamento professionale della navigazione da diporto, etc.) e questo comporta anche la verifica di una attività imprenditoriale marittima che è sottoposta ad un regolamento diverso. Ciò fa affrontare problematiche rilevanti soprattutto per la tutela del cittadino passeggero che è una costante finalità delle Capitanerie. Oltretutto il diporto ci impegna tutto l’anno per le attività di collaudo e il rilascio, previo esame delle patenti nautiche che abilitano il diportista alla navigazione. Un altro aspetto è quello della proprietà navale consistente nell’iscrizione ai registri di Proprietà navale che funge da ufficio notarile ed è sempre attivo proprio per garantire la continuità della trascrizione”.

Quali sono le peculiarità della Direzione marittima della Sicilia Orientale?
“Innanzitutto è il numero dei Comandi dipendenti compresi lungo la linea di costa da Milazzo e Pozzallo, nonché i tre porti petroliferi Milazzo, Siracusa e Augusta, la cui gestione dal punto di vista della sicurezza non è di facile comprensione perché pone problematiche non indifferenti. Il mio orgoglio è anche il Nucleo aereo sezione di volo elicotteri dipendente della Base Aeromobili, unico in Sicilia e primo ad essere reso operativo fra i 3 in Italia, il quale, assieme al supporto navale di Messina, partecipa in attività che interessano tutto il bacino del Mediterraneo. Siamo dotati del Nucleo sub, in Italia sono 5, uno di questi è su Messina. Per di più, all’interno della Direzione marittima abbiamo inaugurato una scuola a livello nazionale VTS nella quale si svolgono attività didattiche e di formazione per gli operatori in tale settore, dotata di attrezzature sofisticatissime. Per essere operatori nel settore marittimo occorre una certificazione specifica richiesta dalla UE”.

 

Ci avvaliamo anche di motovedette finanziate con fondi regionali
 
Come interviene la Regione sulla Capitaneria?
“Sono notevoli i risultati ottenuti, nonostante la congiuntura economica che sta segnando il nostro Paese. La Regione siciliana, che ha competenze esclusive fra le quali quella demaniale e pesca, partecipa con fondi destinati alla tutela del settore ittico, tanto che abbiamo motovedette finanziate con fondi regionali. Anche la Regione, dunque, si serve dell’ausilio delle Capitanerie”.
In questo anno 2012 in cosa vi siete distinti?
“I miei piloti, appartenenti al Nucleo aereo e stezione di volo della Base Aeromobili Guardia Costiera, hanno effettuato un salvataggio in condizioni estreme meteo marine ad alto rischio, di 19 persone appartenenti all’equipaggio di una nave in difficoltà nella costa di Siracusa che ha suscitato, ammirazione e plauso nei settori specializzati, nonché il riconoscimento da parte del Comando generale. L’intervento è stato realizzato in un lasso di tempo brevissimo e ha messo a dura prova la resistenza dei piloti e quella degli aerosoccorritori che hanno dovuto prendere decisioni immediate affinchè il salvataggio potesse essere portato a compimento con successo. Sono attività molto difficoltose”.

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