Certificazione energetica, ce l’ha soltanto un’abitazione su dieci - QdS

Certificazione energetica, ce l’ha soltanto un’abitazione su dieci

Bartolomeo Buscema

Certificazione energetica, ce l’ha soltanto un’abitazione su dieci

martedì 31 Luglio 2012

Non tutti i documenti sono redatti secondo le linee guida, molti addirittura non sono veritieri. Il Dlgs 28/2011 obbliga tutti gli annunci immobiliari all’indicazione, ma non avviene

CATANIA – Non tutti gli attestati di certificazione energetica sono redatti secondo le linee guida e le indicazioni di legge. Molti addirittura non sono veritieri. Secondo una ricerca di www.immobiliare.it, solo il 12,7% degli immobili ha un attestato a norma di legge.
Un dato di fatto che ha origine in un mancato regolamento nazionale che ha lasciato libere le Regioni di legiferare ciascuna per conto suo.
Una realtà che allontana la nostra Nazione dalle misure europee di qualità ed efficienza del settore edilizio, pur in presenza del Dlgs 28/2011 che addirittura rende obbligatoria su tutti gli annunci immobiliari l’indicazione della classe energetica.
Certo, ci sono gli elenchi regionali dei certificatori, tra cui quello siciliano che per ora è provvisorio. Ma, com’è noto, per iscriversi a un elenco di certificatori è sufficiente avere certi requisiti professionali tra i quali la semplice iscrizione a un albo o a un collegio professionale. Un quadro normativo che non garantisce, come palesa la ricerca citata, alcuna sicurezza di una certificazione energetica a norma di legge.
È in tale contesto che Sacert, Ente italiano accreditato per la certificazione volontaria delle competenze dei certificatori energetici secondo la  norma UNI EN ISO 17024, e Officinae Verdi, una joint venture tra Unicredit e Wwf, hanno messo in rete un lista di circa 600 certificatori riconosciuti come tali da Sacert.
È una lista di professionisti che redigono attestati di certificazione energetica garantiti redatti secondo le norme nazionali.
È chiaro che ci sono tanti certificatori che non sono nella lista e che garantiscono certificazioni energetiche non solo veritiere, ma anche affidabili sul piano tecnico.
Quello che bisogna evitare e che l’utente si affidi a sedicenti certificatori che non hanno concretante le competenze necessarie.
E su questo punto che Sacert e Officinae Verdi sono molto espliciti: una valida certificazione energetica non può prescindere da un accurato sopralluogo sull’immobile, a volte anche con strumenti tecnici quali termo flussimetri e termovisori, come pure non può costare 50 euro come recentemente abbiamo sentito sui più svariati veicoli pubblicitari.
Il costo medio di una certificazione dipenderà principalmente dalla superficie dell’immobile e dalla complessità dell’impianto termico. Un costo orientativo si aggira tra i 250 e i 400 euro.
Un ultimo punto. Sacert e Officinae Verdi avvertono che una certificazione non qualificata o addirittura mendace può aprire una causa giudiziaria con le immaginabili conseguenze.
Bartolomeo Buscema
Twitter: @bartbuscema

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