Vecchio: “Sto valutando il ricorso al Tar”. Lombardo: “Imbarazzante la sua presenza” - QdS

Vecchio: “Sto valutando il ricorso al Tar”. Lombardo: “Imbarazzante la sua presenza”

Roberto Quartarone

Vecchio: “Sto valutando il ricorso al Tar”. Lombardo: “Imbarazzante la sua presenza”

sabato 08 Settembre 2012

Botta e risposta tra l’ex assessore alle Infrastrutture e il presidente dimissionario dopo la revoca dell’incarico. L’imprenditore catanese spara a zero sul governatore e sulla politica regionale

PALERMO – Dopo l’estromissione dal Governo regionale, l’ormai ex assessore alle Infrastrutture e ai trasporti Andrea Vecchio non si arrende e torna alla carica: l’imprenditore catanese rivuole il suo posto in Giunta ed è pronto a percorrere le vie legali contro il presidente dimissionario – ma sempre ben presente – Raffaele Lombardo.
“Sto valutando con i miei avvocati – ha affermato Vecchio – quali provvedimenti adottare per tornare a ricoprire il mio ruolo. Mi trovo con un grande imbarazzo e malessere addosso, stiamo valutando di presentare ricorso al Tar perché questa ingiustizia messa avanti dall’ex presidente della Regione possa essere sanata”.
Il presidente dell’Ance di Catania, nominato assessore il 5 giugno scorso al posto del dimissionario Pier Carmelo Russo, mette sul piatto la questione della libertà di espressione. “Siamo nuovamente alla Santa inquisizione. Io sono andato in assessorato con la speranza di fare qualcosa di positivo per questa terra. Siamo riusciti ad affrontare pochissime cose, ma oggi abbiamo le idee più chiare su cosa si potrebbe fare per far andare meglio questa regione. Alla Sicilia spetta l’Oscar della cattiva gestione, le altre regioni non è che se la cavino meglio. È la politica nazionale che deve cambiare. Io ho fatto dichiarazioni di carattere politico in questi tre mesi, se un uomo non è più libero… In Italia, e in Sicilia in particolare, non si vuole più che gli uomini liberi che non appartengono a nessun schieramento politico parlino. Siamo nuovamente alla Santa inquisizione”.
E le sue parole sono sempre più dure, sia contro il governatore sia contro la politica siciliana in generale: “Il provvedimento preso da Lombardo è un’enormità. Un presidente dimissionario privo di poteri ha adottato, per dimettere un assessore, motivazioni squisitamente politiche e nessuna motivazione di carattere amministrativo né a me né all’assessorato che avevo il piacere di dirigere. Io invece ho fatto delle contestazioni e non ho ricevuto risposta, né dalla Giunta, né dal presidente, né da chi di competenza. Nulla si muove alla Regione senza clientelismo e voto di scambio. Questo si vede, è lapalissiano”.
È una posizione che lascia il presidente dimissionario molto perplesso. Lombardo è intervenuto a poche ore dalla conferenza stampa per contrattaccare: “È indubitabile – ha affermato il presidente dimissionario – che il geometra Vecchio abbia sconsideratamente violato il rapporto di fiducia con il presidente, sul quale si fondava la sua nomina ad assessore. Il geometra, infatti, non aveva vinto alcun concorso”.
Raffaele Lombardo è convinto che la sua decisione sia stata dettata anche dalla necessità di tutelare gli altri assessori: “Ha usato termini volgari e irriguardosi nei confronti anche dei suoi colleghi di giunta provocando un clima di permanente tensione. Ha diffuso spesso notizie false, ad esempio a proposito di ‘elargizioni di utilità elettoralistica’ che la giunta avrebbe deliberato. In effetti, nel contesto della crisi di liquidità che attraversa la Regione siciliana, sono state definite delle priorità nell’impiego delle risorse disponibili.. Va sottolineato, inoltre, che dopo la presa di posizione della maggioranza degli assessori, la presenza del geometra Vecchio in giunta, oltre a risultare ingombrante e imbarazzante, rendeva impossibile il funzionamento dell’organo di governo data l’incompatibilità coi suoi colleghi, offesi e vilipesi”.
L’ultima frecciata va alla concezione della legalità di Vecchio. “In quanto ai richiami alla legalità e alla correttezza – ha concluso Lombardo -, per il geometra Vecchio si tratta di un pretesto agitato a fini politici e non solo. La giunta che ho avuto il privilegio di presiedere opera correttamente oggi esattamente come ieri”.

Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86

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