Vendere immobili per fare investimenti - QdS

Vendere immobili per fare investimenti

Raffaella Pessina

Vendere immobili per fare investimenti

martedì 11 Settembre 2012

La Regione siciliana pensa di fare cassa utilizzando i suoi beni. Senza intermediari ma con procedure ad evidenza pubblica

PALERMO – La Regione Siciliana ha deciso di dismettere gli immobili di sua proprietà per ricavarne denaro utile al risanamento economico e per ripianare i debiti in bilancio. L’assessore regionale per l’Economia, Gaetano Armao, nel corso di una conferenza stampa tenutasi lunedì scorso ha presentato l’elenco dei beni che sono distribuiti in tutte le provincie della Sicilia.
 
“Si chiude così una parentesi non certamente esaltante per la Sicilia – ha detto Armao – nella gestione del suo patrimonio e si inaugura una nuova stagione volta a garantirle l’uso ottimale delle proprie risorse”. L’assessore ha spiegato che la dismissione del patrimonio immobiliare, oltre a permettere la riduzione dell’indebitamento, consentendo di finanziare in modo alternativo gli investimenti, comporta anche un beneficio in termini di contenimento della spesa corrente, poiché i costi della gestione degli immobili affidati al pubblico sono particolarmente elevati, intorno al tre per cento, da due a tre volte superiore ai costi dei privati. L’avvio di politiche di dismissione del patrimonio pubblico risulta, quindi, opportuno sia per la riduzione del debito che per abbattere il ricorso netto al mercato. Ovviamente – ha concluso Armao – la destinazione dei proventi resta vincolata: riduzione dello stock di debito o finanziamento d’investimenti”.
Presentato anche il piano di dismissioni dell’Ast (Azienda Siciliana Trasporti), riguardante alcuni immobili a Caltagirone, Trapani, Siracusa, Sortino, Modica e Ragusa, per un valore complessivo di 5.222.758. euro. Un elenco dettagliato degli immobili a giorni verrà pubblicato sulla Gazzetta regionale. Il valore aggiornato alle percentuali Istat 2012 dei 68 immobili e’ pari a € 224.019.024,71. E’ stato predisposto un primo avviso per l’acquisto di 30 immobili allo scopo selezionati per un totale di vendita di € 116.592.000,00. Tra i beni contenuti in questo primo avviso vi sono tra gli altri il palazzo dei congressi di Agrigento (valutato 12 milioni di euro), l’ex ospedale di Sciacca, le centrali ortofrutticole di Paterno’ e Catania, il Cres di Monreale (8 milioni), la Fattoria Sole di Catania e l’ex centrale del vino di Aci Castello.
 “Con le risorse che arriveranno dal piano di dismissioni  – ha concluso Armao – non intendiamo pagare stipendi, ma realizzare investimenti che possono rilanciare l’economia ed abbattere l’indebitamento. Abbiamo presentato un piano con 68 immobili tra beni di proprietà regionale e beni di proprietà di Enti o Aziende sottoposti a valorizzazione, ai sensi della legge regionale n.17/04.
Si tratta di poco meno del 10 per cento del complesso dei beni di proprietà della Regione, ma è un passaggio significativo, poiché non solo pone la Regione tra le prime che stanno procedendo nel senso auspicato, anche a livello nazionale dalla Corte dei conti, ma anche perché ciò avviene direttamente, senza intermediari utilizzando procedure ad evidenza pubblica”.
Intanto sul fronte politico sempre lunedì si è tenuta una conferenza stampa per la presentazione del simbolo della lista “Nello Musumeci Presidente”: uno sfondo rosso con il nome del candidato sottolineato da un tratto giallo. Colori che caratterizzano anche il manifesto della campagna elettorale il cui slogan è “governare con onestà”. Il candidato presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, sostenuto da Pdl, Pid e La Destra ha detto di volere un clima di serenità poiché gli ultimi anni della vicenda politica regionale sono stati caratterizzati da profonde divisioni e contrasti. Il programma politico è ancora in lavorazione ma sarà incentrato sui settori dell’agricoltura e dell’industria. Il Pd invece scende in campo a favore di Massimo Russo: “una risorsa della quale non si può fare a meno”, ha dichiarato Giovanni Panepinto. Senza il suo lavoro, oggi la sanità siciliana sarebbe ridotta a livelli sudamericani”. Domenico Scilipoti , leader del Movimento Responsabilità nazionale (Mrn) infine ha dichiarato che presenterà una lista indipendente in tutte e nove le province siciliane formata da professionisti e stimate persone appartenenti alla società civile, tutte rigorosamente provenienti dal territorio”.

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