Divisione nel Pd anche in campagna elettorale - QdS

Divisione nel Pd anche in campagna elettorale

Raffaella Pessina

Divisione nel Pd anche in campagna elettorale

giovedì 13 Settembre 2012

Mentre il Movimento popolare siciliano assicura sostegno a Miccichè. Polemica tra Mattarella e Cracolici a proposito di Massimo Russo

PALERMO – Il Movimento popolare siciliano sosterrà la candidatura di Gianfranco Miccichè, leader di Grande Sud, alla Presidenza della Regione siciliana. è quanto ha dichiarato in una nota, il deputato regionale Riccardo Savona presidente della Commissione Bilancio all’Ars. “Sosteniamo il progetto sicilianista di Miccichè e come alleanza stiamo lavorando – ha aggiunto Savona – con la massima comunione d’intenti, alla formazione di liste che rispecchino le reali prerogative dei diversi territori provinciali”.
Sempre più diviso il Partito Democratico sul sostegno ai candidati appoggiati dal partito di Raffaele Lombardo, ex presidente della Regione Siciliana e leader del partito dei siciliani, ex Mpa. Lo dimostra la nota diffusa da Bernardo Mattarella, in risposta alle dichiarazioni del capogruppo Antonello Cracolici su Massimo Russo. “Continuare ad insistere sull’idea dell’allargamento dell’alleanza a chi è stato presente nel governo Lombardo – ha detto Mattarella – significa non volersi rendere conto del disastro che quella scelta ha determinato e del conseguente distacco maturato da tanti dirigenti e militanti del Pd”. “La direzione regionale e l’assemblea regionale del partito – ha aggiunto Mattarella – hanno definitivamente chiuso quella fase, stabilendo che alle elezioni regionali di ottobre il Pd non sarebbe stato nè con Lombardo nè con i lombardiani”. Questa polemica fa seguito a quella tra il segretario regionale del Pd Giuseppe Lupo e lo stesso Massimo Russo. Ormai la divisione netta all’interno del partito della sinistra siciliana è un fatto che diventa sempre più concreto giorno per giorno e il pomo della discordia resta sempre Lombardo, che per buona parte della scorsa legislatura è stato fortemente appoggiato da tutto il Pd (27 parlamentari che gli hanno garantito la maggioranza in Parlamento).
Ora il Pd si divide tra chi vuole continuare ad appoggiare Lombardo e chi invece non vuole dare seguito all’esperienza passata.
Critiche ai governi precedenti sono state avanzate dal candidato del centrodestra Nello Musumeci. “Negli ultimi 11 anni tutte le forze politiche hanno contribuito al governo della Regione siciliana creando più ombre che luci. Oggi – prosegue Musumeci – conta la credibilità del candidato governatore”. Restano comunque molte ombre su quello che sarà il prossimo governo regionale perché è impossibile fare previsioni su quante formazioni politiche riusciranno a superare il robusto sbarramento del 5%. Chiunque verrà eletto comunque dovrà vedersela con questa frammentazione e si potrebbe anche verificare un caso di ingovernabilità a causa di una mancanza di maggioranza in Parlamento. Il clima in cui si sta svolgendo questa campagna elettorale tra le altre cose non è dei più sereni, visto che la Sicilia sta annegando nella spazzatura e che alcune categorie sono rimaste senza stipendio, come i lavoratori della Gesip che ieri hanno messo Palermo a ferro e fuoco.

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