Formazione, sull'Avviso 20 regna l’incertezza ma l’assessorato è ottimista - QdS

Formazione, sull’Avviso 20 regna l’incertezza ma l’assessorato è ottimista

Michele Giuliano

Formazione, sull’Avviso 20 regna l’incertezza ma l’assessorato è ottimista

giovedì 13 Settembre 2012

Incontro Regione-sindacati sul rischio del blocco della spesa per la deroga al Patto di stabilità. Le limitazioni non riguardano i decreti che hanno generato mandati di pagamento

PALERMO – Non c’è pace per il mondo della formazione siciliana. Neanche adesso che sembrava essere stato messo tutto a regime con l’avvio dei decreti di finanziamento per sbloccare tutto l’apparato inerente ai corsi di formazione e agli sportelli multifunzionali. Ora è il patto di stabilità a porsi da intralcio: la Regione deve fare una deroga per venire fuori dalla morsa delle limitazioni alla spesa, e puntuale è arrivato il blocco.
Immediato l’incontro tra i sindacati e il governo regionale per capire quale sarà il futuro in particolare dell’Avviso 20, quello inerente la spesa di maggiore consistenza per i corsi di formazione (l’ex Prof, piano regionale dell’offerta formativa). Innanzitutto è stato chiarito che la limitazione imposta alla spesa regionale con il patto di stabilità non riguarda i decreti di impegno che hanno generato già mandati di pagamento. Pertanto i titoli di spesa fermi alla cassa regionale, o comunque trasmessi dalle ragionerie al Bilancio, sono esclusi dal blocco.
L’assessore regionale alla Formazione, Accursio Gallo, ha assicurato che il settore della formazione professionale sarà “considerato un settore prioritario nell’ambito della spesa regionale”, quindi l’avviso 20/2011 non subirà contraccolpi. “Per i titoli spesa fermi al Banco di Sicilia da luglio 2012 – scrive in una nota la UIl Scuola Sicilia – abbiamo pressato ogni giorno per il loro pagamento e continueremo sino a quando le risorse non saranno trasferite nel conto degli enti. Buona parte dei mandati si riferiscono a pagamenti a valere sui fondi comunitari, che devono restare esclusi dal patto di stabilità perché altrimenti rasenteremmo davvero la follia pura visto che, da un lato non riusciamo a spenderli, dall’altro quando possiamo farlo, li blocchiamo”.
E’ il caso lampante degli Avvisi 1 e 2 che riguardano i finanziamenti alle attività collegate agli sportelli multifunzionali: “Su questo versante dell’amministrazione, quello della Famiglia, – aggiunge la Uil Scuola – scontiamo le prossime dimissioni dell’assessore Beppe Spampinato ed il sovraccarico di competenze assegnato alla dirigente Rosa Corsello (recentemente inserita ad interim alla Formazione dopo le dimissioni del predecessore Ludovico Albert, ndr). A questo proposito le dimissioni di Albert hanno creato non pochi sospetti e poiché nessuno ha voglia di rimanere con il cerino in mano acceso da altri, il Governo in questi giorni ha parlato ancora con il Dirigente per capire lo stato dell’arte dei fondi comunitari, della loro spesa e della programmazione futura, poi deciderà. Praticamente una situazione in continua evoluzione, incerta, anche con possibili colpi di scena. Un quadro desolante, per certi versi mortificante per tutti i siciliani, con mancanza di riferimenti stabili per chi tenta di spingere le cose, Gallo compreso”.
La Uil Scuola, nonostante il clima teso e difficile, annuncia che se non arriveranno nel più breve tempo possibile notizie certe sui pagamenti organizzerà una manifestazione davanti all’assessorato al Bilancio per chiedere di essere ricevuti.
 

 
L’approfondimento. Preoccupano di più gli sportelli multifunzionali
 
Oramai da tempo gli Avvisi 1 e 2 sono intrappolati nelle maglie di una Regione senza liquidità. Secondo i sindacati questo stop metterebbe a rischio all’incirca un centinaio di posti di lavoro all’interno di altri Sportelli la cui costituzione è stata già consolidata negli anni passati. Progetti nati sotto una cattiva stella. Infatti tutto si è congelato inizialmente perché si contestavano i criteri seguiti per stilare le graduatorie. Resta un problema a monte: i 252 sportelli multifunzionali sono stati finanziati sino al 2009 con fondi regionali per un importo finale pari a 66 milioni di euro e, nel passaggio al finanziamento con fondi extraregionali, l’impegno previsto dai due bandi è di circa 77 milioni. E poi emerge di base il problema che sempre gli Avvisi in questione comporteranno il ricorso alla mobilità, peraltro difficoltosa per i sindacati visti i criteri territoriali, ed il licenziamento in caso di impossibilità di una diversa destinazione. I sindacati a suo tempo parlarono anche di “graduatorie stilate non conformi al bando di gara, quindi in palese irregolarità”. Ora c’è molto di più: la materiale assenza di fondi per il cofinanziamento. Tutto ancora è in discussione.

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