PALERMO – In Sicilia, negli anni della crisi economica, sono diminuiti gli iscritti all’università e i laureati. Lo rivela Bankitalia nel rapporto sull’Economia della Sicilia presentato a Palermo. Tra il 2007 il 2014 le iscrizioni di giovani siciliani di età compresa tra i 18 e i 20 anni sono diminuite del 19,5%, più che nella media nazionale (-8,0%) e del Mezzogiorno (-16,2%). Secondo l’indagine, a influire è il calo della popolazione residente, dei neodiplomati rispetto ai residenti, e quello degli immatricolati sui neodiplomati. Nell’Isola il 39,1% dei giovani si iscrive all’università (contro il 43,3% della media nazionale); il 31% completa gli studi, il 12% consegue il titolo di dottore nei tempi o al più con un anno di ritardo, mentre il 17,6% consegue la laurea entro 4 anni dalla durata regolare del percorso accademico. Circa il 14%, infine, abbandona gli studi.
L’Università di Enna, però, sempre andare controtendeza rispetto alle flessioni e alla fuga verso il nord che si registrano in quasi tutte le università del Meridione. Lo afferma in una nota la stessa Kore: la prima iscritta per il prossimo anno accademico, infatti, viene da Milano. Si chiama Carla e ha scelto Scienze e tecniche psicologiche, uno dei corsi di laurea più gettonati
Nel biennio magistrale di Psicologia, invece, la prima iscritta è di Siracusa. A seguire una ragazza di Agrigento immatricolata al corso magistrale di Lingue, come la prima iscritta a Scienze motorie. Quindi uno studente di Catania che ha scelto Giurisprudenza, come il primo iscritto ad Ingegneria civile e ambientale. Di Caltanissetta e Palermo, infine, due immatricolati in Economia aziendale, uno dei quali iscritto alla magistrale.