La Marsala delle periferie dimenticate tra rifiuti, erbacce e viabilità carente - QdS

La Marsala delle periferie dimenticate tra rifiuti, erbacce e viabilità carente

Vincenza Grimaudo

La Marsala delle periferie dimenticate tra rifiuti, erbacce e viabilità carente

giovedì 04 Ottobre 2012

Discariche abusive e strade dissestate: situazione critica nelle contrade Sampieri e S. Padre Perriere

MARSALA (TP) – Periferie dimenticate. Potrebbe sembrare il titolo di un film e se fosse tale a Marsala assumerebbe le simbiosi di un genere misto tra il drammatico e l’horror. Erbacce che proliferano, megastrutture pubbliche abbandonate, strade dissestate e viabilità che è diventata ai limiti della sicurezza (in alcuni casi ha superato questo limite in realtà).
La situazione che vive oggi la cittadina marsalese è davvero difficile ed è il prodotto di decenni di incuria ed abbandono, forse perché si pensa sempre a preservare il centro storico, laddove arrivano i turisti ed i cittadini del circondario. Intanto anche le aree periferiche hanno la loro importanza: vi sono migliaia di abitazioni sparse nelle campagne e le strade sono arterie fondamentali di collegamento con i paesi del comprensorio ma anche con statali e provinciali.
Una delle aree più degradate è senza dubbio la zona di Santo Padre delle Perriere: “Non è cambiato nulla in questo periodo nelle contrade in cui viviamo – ci dice un residente della zona, Vito Franco De Pasquale -: abbandoni vari, discariche, strade dissestate e con grosse buche. Dimenticati da chi ci amministra. La cosa grave è che ho denunciato tutto questo prima agli amministratori stessi e poi anche agli organi di informazione. Ma non c’è stato niente da fare. Tantissime le promesse di n immediato intervento: è una frase che ho sentito dire diverse volte, anche se non veniva mai specificato l’anno” ironizza.
Ma da ridere c’è veramente poco da queste parti. Anzitutto per la presenza di una grande struttura pubblica che appartiene al Comune e che da anni è stata abbandonata. In pratica non viene più utilizzata. Almeno dall’amministrazione e dai suoi uffici.
 
Invece c’è chi ha subito sfruttato l’occasione per adibirla a discarica a cielo aperto. All’interno di trova davvero di tutto e di più. Si intravedono materassi, suppellettili di ogni tipo, legno, cartone. C’è un gran numero di gabbiette utilizzate per il trasporto della frutta. A fare la loro comparsa anche sfalci di potatura e persino del materiale edile di risulta, abbandonato da chi evidentemente sta facendo dei lavori di ristrutturazione. La struttura è un continuo pericolo per il territorio, anche ambientale, visto che è stata prima incendiata, poi sono stati rubati i cancelli, i capannoni e poi è nata di conseguenza la grande discarica abusiva, con muri barcollanti e pericolanti.
“Ho anche aspettato troppo tempo, mi sento infatti preso in giro dai governanti di questo nostro Comune. La periferia ha bisogno di lavori necessari. Siamo trattati come cittadini di serie B” aggiunge amareggiato Di Franco. Lui rappresenta soltanto una delle tante voci di protesta che si sollevano dalla zona. Periferie che continuano ad arrancare ovunque, immerse nella spazzatura e in un degrado igienico-sanitario talvolta spaventoso.
Andando un po’ più avanti ci imbattiamo in un’altra “giungla”, quella delle varie arterie di collegamento di contrada Samperi. Proprio in questa zona è evidente come il tappetino bituminoso della carreggiata da anni non venga interessato da interventi anche di semplice ordinaria manutenzione. Transitando lungo la strada ci si imbatte continuamente in buche che talvolta sono ai bordi della strada, altre proprio al centro e una di seguito all’altra. Scansarle, insomma, è un’impresa e non è nemmeno remota la possibilità che qualcuno veda la propria auto danneggiata.
C’è poi, sempre in materia di viabilità, la segnalazione della strada mai asfaltata che collega Marsala a Petrosino. Esiste l’alternativa? Sì. C’è una via che da “Santu Padri” conduce alla strada statale 115 passando di fronte la distilleria Trapas, che rappresenta un’ottima alternativa per chi, da Marsala deve recarsi all’ospedale di Misilla, all’aeroporto, al santuario o, al limite, a Trapani. Inoltre può alleggerire le borgate a sud di Marsala da parecchio traffico di transito, visto che non attraversa alcun, sia pur minuscolo, agglomerato. C’è un però: ad un certo punto l’asfalto non c’è più per circa mezzo chilometro e l’arteria diventa impercorribile.
 

Il sindaco Adamo: “Puliremo anche le estreme periferie”

MARSALA (TP) – L’amministrazione comunale, in collaborazione con l’Ato rifiuti, da qualche mese ha avviato in tutto il territorio l’operazione “più decoro della città”. “Ci siamo insediati a giugno – sottolinea il sindaco Giulia Adamo – e provvederemo a intervenire ovunque, dal centro alle più estreme periferie”. Agli interventi straordinari di pulizia, che hanno interessato la prima fase del progetto, coinvolgendo decine di operatori comunali e personale dell’Aimeri (società dell’Ato), segue in questi mesi una programmazione calendarizzata nelle aree periferiche più popolate. “Qui registro una maggiore collaborazione dei cittadini, ma l’impegno deve essere quotidiano e convinto da parte di tutti – afferma il primo cittadino -. Ora abbiamo concordato specifiche giornate dedicate alla pulizia di strade e piazze, informando i residenti con largo anticipo al fine di assicurare un servizio migliore”.
In particolare, per quanto riguarda la pulizia delle strade, si è intervenuti nei quartieri Sappusi, Amabilina ed in via Istria. Il servizio verrà effettuato in orario pomeridiano/serale (dalle 14 alle 20), con la collocazione di divieti di sosta a cura della sezione segnaletica stradale della Polizia municipale. Ma una maggiore attenzione sul versante del “decoro urbano” è stata anche pianificata nella zona Stadio. È stata avviata una bonifica di alcune aree che, nel tempo, sono diventate vere e proprie discariche abusive (vedi via Dei Normanni). Mentre maggiori controlli saranno effettuati in occasione del Mercatino del martedì. “Confido nel senso civico degli operatori per far sì che, al termine del mercatino, l’area attrezzata rimanga pulita”, aggiunge la Adamo.

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