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Catania – Tondo Gioeni: lavori per il ponte bloccati dalla solita burocrazia

Melania Tanteri

Catania – Tondo Gioeni: lavori per il ponte bloccati dalla solita burocrazia

giovedì 11 Ottobre 2012

La Protezione civile ha mosso alcuni rilievi al Comune e adesso l’iter rischia di dover ripartire. Il via era previsto in estate, con l’obiettivo di finire prima dell’apertura delle scuole

CATANIA – Ancora ritardi per il consolidamento del Tondo Gioeni. Potrebbero slittare infatti al 2013 i lavori sull’importante snodo viario della città che, secondo quanto affermato in più di un’occasione dall’amministrazione comunale, avrebbero dovuto concludersi entro l’estate, per evitare che il cantiere avesse eccessive conseguenze sul traffico tipico del periodo scolastico.
L’iter che avrebbe dovuto portare all’apertura del cantiere per effettuare i lavori stabiliti dopo la decisione di non abbattere più il ponte (come previsto inizialmente nell’ambito del progetto originario dell’ex Ufficio Speciale, che prevedeva l’eliminazione del cavalcavia per realizzare una grande rotatoria), si è infatti nuovamente bloccato tra Catania e Palermo, per via principalmente di alcuni appunti che la Protezione civile regionale ha mosso all’amministrazione relativamente a una perizia sui costi, approvata dal Comune senza il visto degli uffici tecnici della Regione.
“Non sappiamo ancora cosa stia impedendo la firma del decreto da parte della Protezione Civile – aveva spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici, Giuseppe Marletta, lo scorso mese di agosto – e attendiamo che l’avvocatura comunale ci dia un parere su come muoverci”.
Due mesi dopo, del decreto per sbloccare oltre 4 milioni e mezzo di fondi regionali della Protezione civile non c’è ancora traccia. Anzi, sembra sempre più accreditata l’ipotesi che, per ottenere questa somma, l’amministrazione comunale debba rifare l’iter previsto, ovvero passare dall’approvazione della commissione regionale dei Lavori pubblici.
Tutto da rifare, dunque, nonostante la perizia in questione, secondo l’assessore Marletta, a norma di legge non necessitava dell’approvazione della Regione.
“Dal momento che la situazione sembra difficile da sbloccare – ha concluso Marletta – e per quanto riteniamo fondate le nostre ragioni, stiamo rispondendo a quanto richiesto da Palermo, facendo pervenire alla Protezione civile sia la prima che la seconda perizia di variante, relative rispettivamente agli interventi sulla viabilità e al consolidamento del cavalcavia, così che possano essere approvate dalla commissione Lavori pubblici”.
Dovranno però passare almeno due mesi per ottenere l’approvazione e, quindi, la tanto sospirata firma del decreto di finanziamento, e ancora altro tempo per vedere, finalmente, i cantieri aperti.
Nel frattempo, il cavalcavia continuerà a destare preoccupazioni relativamente alla sicurezza e alla stabilità, e rimanere ingabbiato nella rete verde di protezione (che dovrebbe evitare che, come già successo in passato, si possa staccare qualche calcinaccio e finire sui mezzi in transito sotto il ponte). E intanto si fa sempre più realistica la possibilità che, per evitare che coincidano con il periodo natalizio, i lavori possano iniziare nel nuovo anno, con tutte le conseguenze non solo sul piano del traffico nella zona, ma dell’intera viabilità cittadina, dato che dal nodo Gioeni transitano, quotidianamente, decine di migliaia di mezzi.

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