Senato: spese gruppi verso la trasparenza - QdS

Senato: spese gruppi verso la trasparenza

Raffaella Pessina

Senato: spese gruppi verso la trasparenza

mercoledì 17 Ottobre 2012

Negli ultimi 10 giorni di governo, Armao: “Niente più privilegi”. Si prepari pure l’Ars che è ad esso equiparata dal 1965

PALERMO – A una decina di giorni dalla elezioni regionali, ancora nel panorama delle alleanze fra i partiti una maggioranza che possa governare con tranquillità all’Ars non è stata trovata. Ma paradossalmente questa frammentazione darà più possibilità di conquistare poltrone in maggioranza più di quanto non si pensi. Il gioco è strategico: è molto probabile che il presidente della Regione eletto arriverà al massimo al 30 per cento dei voti, e nessuna lista potrebbe superare la quota del 20 per cento.
 
A questo punto il nuovo governatore, e tutti i candidati a presidente lo sanno già, dovrà trovare i numeri per governare il Parlamento, cercando tra le forze perdenti. Questi ultimi quindi non si possono considerare dei perdenti nel vero senso della parola. Ogni partito, sopratuttto i più piccoli, resterà solo nella competizione cercando di conquistare almeno un seggio al Parlamento regionale. Le trattative per formare una maggioranza verranno fatte solo dopo le elezioni, a scapito forse del voto dei cittadini che non vedranno governare chi hanno votato, perchè il gioco degli apparentamenti potrebbe portare al potere forze che in fase elettorale hanno avuto invece pochi voti.
Sul nuovo Parlamento che verrà eletto comunque pende metaforicamente la spada di Damocle rappresentata dai conti in rosso della Regione. A questo proposito l’assessore regionale per l’economia, Gaetano Armao, ha riferito: “La Sicilia ha vissuto per oltre un decennio al di sopra delle proprie possibilità, ed a seguito delle manovre di contenimento della spesa ha riportato quest’anno la spesa corrente ai livelli raggiunti all’inizio degli anni 2000, e ciò sia per stanziamenti (11.790 md per il 2012 a fronte di 11.015 md del 2000), che per pagamenti (9.129 md del 2011 contro 9.587 md del 2001)”. Armao ha anche detto che la situazione è stata più grave del previsto a causa dei tagli operati al Fondo per le aree sottoutilizzate-FAS, cosa che ha causato “un diffuso disagio economico e gravi ritardi infrastrutturali”. Nel triennio 2012-14 il Patto di stabilità pesa per oltre 1,3 miliardi di euro quest’anno, mentre nel 2014, con esclusione della Sanità, su un bilancio di 27 miliardi, si potranno effettuare pagamenti per 4,6 miliardi che, al netto di stipendi, pensioni e restituzione del debito, riduce a 1,8 miliardi di euro le risorse disponibili per far tutto il resto, compresi investimenti e cofinanziamento della spesa europea (che dovrebbero crescere). Armao ha concluso affermando: “Insieme al futuro della Sicilia è in gioco la sua stessa autonomia che potrà riaffermarsi solo trasformandola ed innovandola, senza offrire più spazio a privilegi, prebende, intermediazioni parassitarie”.
Sul fronte politico è polemica tra il presidente dell’università Kore di Enna ed il il leader di Cantiere popolare Saverio Romano. Romano aveva criticato la pubblicità sulla home page del sito internet dell’università della lectio magistralis di Pier Luigi Bersani su "crisi economica e democrazia nell’area euromediterranea”, a pochi giorni dal voto delle regionali. “E’ una vergogna – aveva detto Romano – che una istituzione universitaria faccia da piattaforma elettorale ad un leader di partito: ne va della sua autonomia e indipendenza”.
 
Pronta la risposta del Presidente della Kore, Cataldo Salerno, che ha specificato come l’Università abbia dato spazio a politici di tutte le compagini. Ha anche specificato che durante la lezione non è stata fatta campagna elettorale per il partito democratico. Intanto è stato approvato dalla giunta del Senato il disegno di legge che prevede innovazioni per i gruppi parlamentari. Il testo andrà in aula al Senato e se, approvato entrerà in vigore a quindici giorni dalla pubblicazione in gazzetta. Le principali innovazioni riguardano la trasparenza degli atti: il regolamento di ogni gruppo deve essere  approvato dall’Assemblea e trasmesso alla Presidenza nonche’ pubblicato sul sito Internet del Senato. Deve prevedere l’approvazione del Bilancio in assemblea di gruppo e deve identificare, tra l’altro, gli organi interni responsabili della gestione amministrativa e della contabilità; la trasparenza è estesa fino ai trattamenti economici corrisposti per ciascun livello di inquadramento del personale".
Queste nuove norme se approvate dovrebbero essere applicate anche all’Ars, visto che la stessa è equiparata amministrativamente al Senato con una legge del 1965.

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