Siracusa - Otto milioni di euro dalle sanatorie - QdS

Siracusa – Otto milioni di euro dalle sanatorie

Giuseppe Solarino

Siracusa – Otto milioni di euro dalle sanatorie

martedì 30 Ottobre 2012

Il commissario straordinario La Mattina ha destinato ulteriore personale per questo importante compito. Tanto potrebbe incassare il Comune smaltendo le 8 mila pratiche ancora inevase

AUGUSTA (SR) – Le pratiche di sanatoria edilizia presentate che ancora attendono di essere esaminate ammontano a circa 12 mila. Di queste, molte sono ancora incomplete e si trovano negli archivi dell’Ufficio tecnico comunale. Buona parte delle istanze di condono, comunque, sono accorpate alle vecchie pratiche edilizie e pertanto il numero realistico ammonta a circa 8 mila documenti.
Non bisogna dimenticare, inoltre, che lavorare ed esitare positivamente tali pratiche può portare un contributo economico non indifferente per le casse del Comune. Calcolando una cifra, comunque in ribasso, di circa mille euro a pratica, ci si rende conto di come nei cassetti del Comune siano rinchiusi circa 8 milioni di euro.
Per poter far fronte all’istruzione di questo enorme numero di pratiche, le varie amministrazioni comunali che si sono succedute si sono servite di tecnici esterni che sono stati affiancati al personale comunale. Il numero attuale di addetti, sulla carta, è di 14 tecnici istruttori ma, nei fatti, a occuparsi delle pratiche sono rimasti solo in due: il capo settore Urbanistica, responsabile del servizio Condono edilizio, e un altro tecnico, oltre al personale di segreteria. Il resto del personale tecnico è stato destinato ad altri uffici ed ad altre mansioni. Il commissario straordinario, Antonino La Mattina, che attualmente regge le sorti del Comune megarese fino alle prossime elezioni amministrative, ha reso noto che potenzierà in modo adeguato l’ufficio.
“Al fine di procedere – ha detto il commissario straordinario del Comune megarese, Antonino La Mattina – all’eliminazione delle pratiche giacenti presso l’Ufficio Condono e Sanatoria edilizia, per consentire ai cittadini che hanno realizzato una costruzione abusiva o parte di essa di poter rientrare nell’ambito della legalità, salvaguardando il loro diritto alla proprietà, sono venuto alla determinazione di assegnare un maggior numero di tecnici all’ufficio, nonché di coinvolgere gli ingegneri e gli architetti ai quali era stato affidato il relativo incarico di esaminare le pratiche”.
“Tale intervento – ha aggiunto La Mattina – sempre a tutela dei cittadini che hanno presentato istanza di sanatoria, è collegato alla programmazione del nuovo Piano regolatore generale, che dovrà inserire gli immobili sanati nel nuovo strumento di programmazione urbanistica. Il mancato ottenimento della concessione in sanatoria, potrebbe comportare la perdita definitiva di tale opportunità per i cittadini con conseguente abbattimento dell’immobile. Pertanto invito i cittadini a definire le pratiche sospese”.
Il fenomeno dell’abusivismo edilizio interessa buona parte del territorio di Augusta. Le aree maggiormente interessate sono quelle che insistono nella zona Nord, tra cui le contrade di Agnone Bagni, Baia del Gambero e Baia del Silenzio, fino alla foce del fiume San Leonardo. In questi anni il Comune ha incassato dalle pratiche della sanatoria edilizia complessivamente, tra oneri di urbanizzazione, sanzioni e diritti di segreteria, oltre 1 milione di euro. Ma come detto possono portare nelle casse del Comune una cifra ben superiore.
L’Ufficio Condono edilizio ha rilasciato negli anni dal 1989 al 2011, a fronte di 12.933 domande di condono avanzate dai cittadini ai sensi di legge, circa 1.000 concessioni edilizie in sanatoria. In particolare, 399 dal 1989 al 2002, 408 dal 2003 al 2008 e 247 dal 2009 al 2010.
Secondo il responsabile dell’Ufficio Condono edilizio, Sebastiano Carruba, per dare un’accelerazione alla definizione delle pratiche giacenti occorre, oltre al potenziamento dell’organico tecnico e amministrativo “un’adeguata pubblicità, per informare i cittadini e invitarli a completare la documentazione richiesta per poter definire le pratiche”.

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