“Per quanto riguarda l’Inps di Ragusa, con tutto il ventaglio di prodotti che offre all’utenza, parliamo di circa 800 mila pratiche, che vanno dal sanitario, agli ammortizzatori sociali, alle pensioni e alle prestazioni minori.
Nel 2011 abbiamo avuto una performance più che ottima e abbiamo centrato tutti gli obiettivi che l’istituto si era posto. Noi utilizziamo lo strumento fondamentale, che tutti ci invidiano, della pianificazione che ci consente di analizzare, con strumenti all’avanguardia in Europa e che ci perettono di avere continui report sulla situazione. Tra questi ce n’è poi uno in particolare, che noi chiamiamo cruscotto direzionale, che ci permette di vedere tutto, ogni dettaglio di ogni pratica.
Insomma, attraverso questi strumenti io riesco a vedere se relativamente a quel determinato prodotto si è lavorato bene o male, la giacenza e come si è comportato l’impiegato”.
“No, gli obiettivi sono sostanzialmente gli stessi, ma vengono focalizzati alcuni aspetti in particolare, come per esempio le surroghe, l’abbassamento degli interessi che noi paghiamo. Ci sono questi particolari obiettivi che vengono notificati a ogni struttutra periferica per essere rggiunti da tutti. Anche quest’anno stiamo andando abbastanza bene, in linea con le previsioni”.
“Uno degli obiettivi principali su cui punta l’istituto e il suo presidente è quello di rispettare un patto che abbiamo fatto con gli utenti, quello cioè di offrire i servizi entro i tempi prefissati dalla carta dei servizi, ovvero entro 30, 60 e 120 giorni. È evidente che,molte variabili servono per poter rispettare questi tempi, in particolare il lavoro fatto da strutture diverse dall’Inps”.
“Purtroppo dobbiamo registrare una contrazione del personale,anche se lieve. In totale siamo 141, più 5 medici convenzionati e 4 non. In totale siamo 150, mentre nel 2010 ervamo 162. Rigurdo la logistica, questa è cambiata certamente. Appena sono arrivato, nel 2010, mi sono reso conto che c’erano degli spazi che si potevano utilizzare smettendo l’affitto di locali. Abbiamo deciso di utilizzare i nostri locali: abbiamo smaltito le carte che c’erano dentro, abbiamo risparmiato circa 248mila euro e con questi abbiamo ristrutturato alcuni locali e li abbiamo adibiti, a costo zero, a centro medico legale. Non solo ogni anno riusciamo a risparmiare 50mila euro di affitto, ma abbiamo anche agervolato l’utente accorpando tutto in uno stabile. Il centro ha infatti un grosso impatto sociale, perchè oltre le visite fiscal, si fanno quelle per le pensioni di invalidità e inabilità, per l’invalidità civile. Insomma, con solo 2 medici di ruolo, Ragusa smaltisce circa 33mila pratiche, cui bisogna aggiungere circa 13 mila istanze di invalidità civile. Con il centro medico riusciamo a gestire un flusso di utenti enorme: un traguardo importante, che abbiamo raggiunto in appena due anni”.
“La carta è stata abbattuta del 100 per cento. Ogni istanza, ogni cosa viene chiesta solo in via telematica. C’è un elaboratore che gestisce qualsiasi cosa. Tutti i servizi e tutti i prodotti vengono obbligatoriamenteinoltrati tramite internet, o tramite call canter, ma in cartaceo non si presenta più niente”.
“In provincia di Ragusa c’è molto senso civico, ma anche qui si registrano tentativi di truffare l’istituto. È presente, ad esempio,il fenomeno dei falsi ciechi, ma noi lavoriamo assiduamente per scovarli”.
“Ragusa è una provincia piccola con 41.591 aziende: 18 grandissie aziende, 600 medie e piccole circa 9 mila, oltre 7.800 aziende agricole. Per un totale di circa 17 mila, a cui bisogna aggiungere autonomi, commercianti e artigini che sono 21.200. Di fronte a questo universo di aziende, ho in servizio 4 ispettori. Facciamo un lavoro a campione che viene elaborato dalla direzione centrale. Nel 2011 sono state effettuate 434 ispezioni, e sono stati scoperti 151 lavoratori in nero.. Nel 2012 l’ufficio ispettivo ha accertato, fino a oggi, circa 1 milione e 200 mila euro di contributi evasi, un po’meno rispetto al 2011, ma abbiamo aumentato i controlli sui lavoratori in nero. In ogni caso, si tratta ancora di dati provvisori”.
“In questi ultimi anni c’è stato un maxi concorso per ispettori di vigilanza, che sono giovani e tutti preparati. Il lavoro piace a molti, ma quando li incontro io ricordo sempre loro che essere ispettori è anche un’arma, e bisogna stare molto attenti e soprattutto, bisogna usare il buon senso”.