Crocetta: “Impugnativa del Commissario, giusta” - QdS

Crocetta: “Impugnativa del Commissario, giusta”

Raffaella Pessina

Crocetta: “Impugnativa del Commissario, giusta”

martedì 08 Gennaio 2013

Riprendono questo pomeriggio i lavori dell’Assemblea regionale siciliana. “Provvedimento modificato in commissione Lavoro all’Ars”

PALERMO – Riprendono questo pomeriggio i lavori dell’Assemblea regionale siciliana con all’ordine del giorno la discussione dellamozione con la quale il Pd chiede che non venga installato il sistema militare Muos alla base militare di Niscemi.
Ma è probabile che in Aula si discuterà anche dell’impugnativa del Commissario dello Stato della legge salva precari, approvato dall’Assemblea regionale siciliana il 30 dicembre 2012, che dispone la proroga per i circa 25mila precari di Regione ed enti locali per violazione degli articoli 3, 97 e 117 della Costituzione.
La disposizione censurata non esclude espressamente dalla proroga i contratti di lavoro autonomo e di collaborazione coordinata e continuativa, "interferendo – spiega il commissario dello Stato Carmelo Aronica – con la competenza esclusiva statale in materia di ordinamento civile. Subito è intervenuto l’assessore all’economia Luca Bianchi che ha detto come l’impugnativa, riguarda una minima parte del provvedimento, ma investe tutti i precari. Occorre dunque subito un correttivo tecnico. “Pensiamo a una nuova legge, quale strada più praticabile, da portare subito in Aula per la sua approvazione”.

Sul provvedimento è intervenuto anche il presidente della regione Rosario Crocetta che ha dichiarato come il provvedimento sia stato modificato in Commissione Lavoro all’Ars e che il governo non aveva inserito la norma che, dice, giustamente è stata impugnata. Salvino Caputo del Pdl gli risponde subito: "L’esordio legislativo del governo Crocetta dimostra una completa impreparazione emancata conoscenza dei percorsi giuridici. Scaricare le responsabilità sul Parlamento e sui componenti la commissione di merito è la conferma dellamancanza di autorevolezza e prestigio dell’esecutivo regionale. La verità è che con questa impugnativa, anche se formalmente riferita ad una parte del precariato, il governo rischia di compromettere il futuro dei lavoratori siciliani in attesa di stabilizzazione". "La motivata impugnativa da parte del commissario di governo è un incidente di percorso relativo a una ridotta platea di precari a cui verrà data rapida soluzione.

Per il futuro si rafforza la necessità di introdurre modifiche all’iter legislativo che, con senso di responsabilità da parte di tutti gli attori istituzionali, prevengano situazioni come quella che si è verificata". Lo dice il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, dopo l’impugnativa da parte del commissario dello Stato della norma che dispone la proroga per i precari.
"Accogliamo con grande soddisfazione – prosegue – il vaglio positivo del commissario dello Stato sui quattro provvedimenti legislativi licenziati dall’Ars negli ultimi giorni dell’anno e approvati grazie alla collaborazione tra governo e  Parlamento". Intanto sul fronte politico i partiti sono alle prese con le liste per le elezioni nazionali che andranno presentate entro il 21 di questo mese.
 
Il Partito democratico siciliano è in trattativa con i vertici nazionali permettere in lista in candidati dell’isola. E tra in nomi papabili girerebbe quello dell’ex assessore alla sanità Massimo Russo. Claudio Fava, di Sel, si candiderà in Lombardia. Grande Sud resta ancora in bilico fra l’alleanza con il Pdl e quella con le forze di centro sinistra: il leader Gianfranco Miccichè vuole tornare da Berlusconi, mentre Michele Cimino è in trattativa con Bruno Tabacci, della lista moderata Centro Democratico. Al Senato, correrà la lista del Megafono di Crocetta, il cui capolista dovrebbe essere Beppe Lumia.
 
Tra i parlamentari dell’Ars potrebbero correre Francesco Cascio, ma non nel Pdl, Salvino Caputo come candidato al Senato, che in caso di elezioni verrebbe sostituito da Giuseppe Milazzo, primo dei non eletti all’Ars.
Candidati anche Vincenzo Vinciullo e Marco Falcone. Candidati al Parlamento nazionale, tutti gli uscenti che non sono riusciti a riconquistarsi un posto a palazzo dei Normanni come Rudy M aira, Innocenzo Leontini eMarianna Caronia.

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