Energia termica da rinnovabili come usufruire degli incentivi - QdS

Energia termica da rinnovabili come usufruire degli incentivi

Bartolomeo Buscema

Energia termica da rinnovabili come usufruire degli incentivi

venerdì 11 Gennaio 2013

Pubblicato nella Gazzetta ufficiale n.1/2013 il decreto interministeriale che riguarda anche l’efficienza. Ogni investimento viene coperto al 40%, somme spalmate tra i 2 e i 5 anni

CATANIA – È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.1 del 2 gennaio 2013 il Decreto 28 dicembre 2012, firmato dai ministri dello Sviluppo economico, dell’Ambiente e delle Politiche agricole, che incentiva la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e gli interventi di efficienza energetica. A tale scopo sono stati stanziati 900 milioni di euro annui: 700 per i privati (persone fisiche e condomini) e le imprese (soggetti titolari di reddito d’impresa o di reddito agrario); 200 milioni per le amministrazioni pubbliche. L’incentivo copre il 40% di ciascun investimento ed è spalmato, in funzione della tipologia d’intervento, in un periodo compreso tra i due e i cinque anni, con rate annuali costanti.
Fino al prossimo 30 giugno, il Conto Energia Termico coesisterà con la detrazione fiscale del 55% per l’efficienza energetica. Il bonus Irpef, evidentemente, permette di ottenere un rimborso più sostanzioso, ma in questo caso i tempi di recupero dell’incentivo sono più lunghi: dieci anni contro i due-cinque anni , secondo il tipo d’intervento realizzato.

Interventi incentivabili
Possono accedere agli incentivi del Conto termico quegli interventi di risparmio energetico eseguiti in edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari esistenti di qualsiasi categoria catastale a patto che siano dotati di un impianto di climatizzazione. In particolare, gli interventi riguardano: l’isolamento termico delle superfici opache che delimitano il volume climatizzato; la sostituzione di chiusure trasparenti e infissi che delimitano il volume climatizzato; la sostituzione d’impianti di climatizzazione invernale esistenti con generatori di calore a condensazione; l’installazione di sistemi di schermatura e ombreggiamento non trasportabili per la protezione delle chiusure trasparenti con esposizione da Est-Sud-Est a Ovest.
Per quanto invece concerne la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e fonti assimilate, possono accedere agli incentivi gli interventi di: sostituzione d’impianti di climatizzazione invernale esistenti con pompe di calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica, con potenza termica nominale inferiore a 1 MW; sostituzione d’impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti con impianti dotati di generatore di calore alimentato da biomassa con potenza termica nominale inferiore a 1 MW; installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling, di superficie solare lorda inferiore a 1000 metri quadri; sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore.
Tra le spese ammissibili, che concorrono al calcolo dell’incentivo, sono inclusi il costo di dismissione dei vecchi impianti, la fornitura dei materiali e la relativa la posa in opera, le necessarie opere murarie, i costi di progettazione e direzione lavori.

Tetti di spesa
Anche se tutti gli interventi beneficiano di un incentivo del 40% della spesa sostenuta, i tetti del bonus sono differenziati in base al tipo d’intervento, alla potenza dell’impianto e alla zona climatica.
1) Per gli interventi sull’involucro edilizio (tetti, pareti perimetrali, ecc.) il valore massimo dell’incentivo è di 250.000 euro che corrisponde a una a spesa massima incentivabile di 625.000 euro.
2)Per chi sostituisce le finestre con analoghe più efficienti, il valore massimo dell’incentivo è di 45.000 euro per le zone climatiche A, B e C, (caratterizzate da temperature esterne più miti) e di 60.000 euro per le zone climatiche D, E e F (caratterizzate da temperature medie più basse.)
3) Per chi installa le caldaie a condensazione in sostituzione di caldaie tradizionali, il tetto dell’incentivo è di 2.300 euro per caldaie con potenza termica nominale inferiore o uguale a 35 kW termici. Per le caldaie con potenza superiore a 35kW termici il tetto massimo è invece di 26.000 euro.
4) Per i sistemi di schermatura e ombreggiamento fissi o mobili, il valore massimo dell’incentivo è di 20.000 euro, per i meccanismi automatici di regolazione di tali sistemi, il tetto è di 3.000 euro.

Criteri di ammissibilità agli incentivi
1) Per le pompe di calore elettriche e a gas, l’incentivo erogato è calcolato tenendo conto della taglia dell’impianto, della zona climatica, dell’energia prodotta e delle prestazioni dell’impianto.
2) Per caldaie a biomassa, stufe e termocamini a pellet, termocamini a legna, l’incentivo è calcolato in relazione all’energia prodotta, alla potenza dell’impianto, alle ore di funzionamento, alla zona climatica e all’emissione di polveri. Inoltre, le caldaie a biomassa, sono incentivabili se installate in sostituzione di caldaie e d’impianti per il riscaldamento delle serre preesistenti, alimentati a biomassa, gasolio o carbone. Sono escluse quelle che utilizzano rifiuti biodegradabili urbani o industriali.
3) Per gli scaldacqua a pompa di calore l’incentivo massimo è di 400 euro per impianti fino 150 litri e di 700 euro oltre i 150 litri.
4)Per il solare termico l’incentivo si calcola per metro quadro installato: 170 euro fino a 50 mq e 55 euro per impianti oltre i 50 mq. L’incentivo aumenta per il raffrescamento solare: 255 fino a 50 mq e 83 euro per impianti oltre i 50 mq.

Come accedere agli incentivi

I soggetti che intendono accedere all’incentivo devono presentare domanda al GSE (Gestore dei servizi energetici) entro 60 giorni dalla fine dei lavori. L’istanza deve essere trasmessa esclusivamente via Web avvalendosi della scheda-domanda che lo stesso GSE metterà a disposizione sul proprio sito web entro sessanta giorni dalla pubblicazione del decreto.
Se gli interventi per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili prevedono una potenza termica nominale complessiva maggiore di 500 kW termici e inferiore o uguale a 1000 kW termici , accedono ai meccanismi d’incentivazione dopo l’iscrizione in appositi registri.
Nella domanda deve essere indicato in modo chiaro il tipo d’intervento effettuato e la spesa totale ammissibile. La domanda deve inoltre essere firmata dal soggetto responsabile e accompagnata da un suo documento d’identità.
All’istanza dovranno essere allegate le schede tecniche dei componenti installati e la dichiarazione di conformità dell’impianto, le fatture attestanti le spese sostenute e l’autocertificazione sul mancato cumulo dei bonus con altri incentivi statali. Inoltre, per alcuni interventi incentivabili bisognerà presentare la relazione di diagnosi energetica prima dell’intervento e la certificazione energetica dopo l’intervento a firma di un tecnico abilitato.
Se richiesti, bisognerà presentare anche il certificato di corretto smaltimento degli impianti e il certificato rilasciato dal produttore attestante il rispetto dei livelli massimi di emissioni nocive in atmosfera.

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