“Crocetta si dimetta, tagliamo 20 stipendi” - QdS

“Crocetta si dimetta, tagliamo 20 stipendi”

Raffaella Pessina

“Crocetta si dimetta, tagliamo 20 stipendi”

venerdì 18 Gennaio 2013

Riduzione dei deputati regionali da 90 a 70 ultimo voto alla Camera. La provocazione del vicepresidente di Fli, Briguglio

Il Pd è pronto a dialogare in Sicilia con i quattro deputati regionali di Grande Sud, Michele Cimino, Riccardo Savona, Edy Tamajo e Titti Bufardeci, che hanno lasciato il partito di Gianfranco Miccichè (Grande Sud) in dissenso per l’alleanza con il centrodestra, e quindi con la Lega Nord. A dirlo in una nota congiunta sono il segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo, e il responsabile nazionale enti locali del partito, Davide Zoggia.
 
Quello dei quattro parlamentari, affermano, "è un fatto importante nel panorama politico e per le sorti della Sicilia. E "dall’incontro tra le idee e il patrimonio di esperienze dei quattro deputati e del centrosinistra può infatti nascere una sinergia capace di risollevare la Sicilia dal ristagno politico e dall’abbandono a cui il centrodestra, l’ha condannata per favorire gli interessi dell’alleato leghista".
 
Immediata la risposta del segretario regionale di Gs Pippo Fallica: "Non sarà di certo la campagna acquisti di gennaio ad impedire al Pd la sconfitta elettorale in Sicilia. Tuttavia, un plauso va rivolto al segretario Lupo che nel mercato di riparazione sta per acquistare dei veri campioni… di trasformismo", ha concluso l’esponente del movimento arancione. E Carmelo Briguglio, vice presidente dei deputati di Fli, lancia una provocazione al Presidente della Regione Crocetta. “Mercoledì prossimo alla Camera anche se sciolta – dice Briguglio, darà l’ultimo voto per tagliare da 90 a 70 i seggi dell’Ars. Crocetta si dimetta e si rivoti in Sicilia per risparmiare così 20 stipendi per 4 anni e mezzo. Può ricandidarsi e rivincere. Che ne pensa Grillo?” Briguglio si riferisce al disegno di legge-voto per la riduzione del numero dei parlamentari regionali in Sicilia, approvato dall’Ars nella passata legislatura e già votato dal Senato. Il testo attende solo il vaglio della Camera. Ieri intanto in Aula si sono discusse alcune interrogazioni della rubrica della sanità, mentre mercoledì sera l’assessore alle Risorse Agricole Dario Cartabellotta ha convinto i presentatori della mozione che impegna il governo a dismettere l’Arsea, l’Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura.
 
L’esponente del governo Crocetta aveva chiesto un mese di tempo per valutare la possibilità di dare vita a una "nuova Arsea" oppure negoziare con Agea una presenza più efficace in Sicilia a favore degli agricoltori. Il primo firmatario della mozione, Salvino Caputo (Fdi) si è detto disponibile a trasformare la mozione in ordine del giorno, con l’impegno entro un mese a definire la soluzione migliore. A convincerlo le rassicurazioni sull’assenza di un contratto registrato da 160mila euro a favore dell’unico dirigente nominato da Raffaele Lombardo, e circa la non sussistenza di un bando per il reclutamento di personale esterno: si tratta piuttosto di un atto di interpello per il personale interno, che l’assessorato intende sospendere. In caso di "nuova Arsea", ci si avvarrà solo di personale interno, direttore compreso. Impegni contenuti nel nuovo ordine del giorno approvato all’unanimità. Il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, nel corso dei lavori d’aula ha salutato l’ex presidente della Camera Fausto Bertinotti, presente insieme alla moglie a Palazzo dei Normanni. L’ex leader di Rifondazione comunista era in visita privata a Palermo. "Sono lieto della sua presenza – ha detto Ardizzone – perché é stato un esempio di terzietà, correttezza e conduzione imparziale della Camera".

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