Caputo: "Occhio ai beni confiscati alla mafia" - QdS

Caputo: “Occhio ai beni confiscati alla mafia”

Lucia Russo

Caputo: “Occhio ai beni confiscati alla mafia”

mercoledì 19 Agosto 2009

Dopo l’intervento del Commissario straordinario del Governo, Mariuccia. Contrastare le strategie dei boss per ritardare le assegnazioni

Palermo – “Nonostante la legge vieti la vendita dei beni immobili confiscati ai boss di Cosa nostra, basta una ipoteca iscritta da una banca a garanzia del credito vantato per potere mettere all’asta i singoli beni appartenuti a soggetti legati alla mafia . Con il rischio che possa trattarsi di una nuova strategia dei boss per potere ritardare la assegnazione dei beni da parte dello Stato o peggio di potere riacquistare gli stessi attraverso prestanomi o familiari stessi“.
Così il parlamentare regionale del Pdl Salvino Caputo, componente la Commissione Regionale Antimafia, raccoglie l’allarme lanciato dal Commissario straordinario del Governo per i Beni confiscati alla mafia, Antonio Maruccia.
Il commissario in questi giorni ha sollecitato le Prefetture per evitare che i beni confiscati ai boss possano essere venduti attraverso le aste immobiliari da parte degli istituti di credito che hanno iscritto ipoteca per garanzia sui prestiti erogati.
“Molti immobili – ha sottolineato Salvino Caputo – nonostante siano assegnati ai Comuni per essere destinati a finalita’ pubbliche non possono essere utilizzati per la presenza di ipoteche e pignoramenti iscritti sugli stessi beni. Mentre la legge vieta la vendita dei beni immobili, le banche per entrare in possesso dei loro crediti mettono all’asta i beni gravati da ipoteca”.
Secondo l’analisi del deputato Caputo tutto questo può rappresentare una pericolosa strategia degli stessi boss che in epoca non sospetta ottengono mutui o prestiti da banche o Enti Pubblici ponendo a garanzia gli stessi beni per porli a riparo da future assegnazioni a seguito di confische con la speranza non soltanto di vanificare l’azione dello Stato, ma peggio, di potere rientrare in possesso degli stessi beni attraverso la fittizia partecipazione alle aste immobiliari.
“Per evitare questo – propone Caputo – è necessario che i Comuni diano luogo alla promozione immediata di azioni giudiziarie per evitare la legittima sottrazione dei beni confiscati”. 
Antonio Maruccia, commissario straordinario del Governo per i Beni confiscati alla mafia, che ha proprio il compito di  dare continuità all’azione pubblica sui beni confiscati, rafforzando i meccanismi applicativi delle leggi vigenti, nella home page di competenza, nel sito del del Governo, scrive: “I problemi sono difficili e sappiamo che le soluzioni non sono semplici e immediate: ma siamo qui, con entusiasmo, passione e impegno, per contribuire a restituire alla collettività i beni confiscati”.

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