Rete elettrica, 4 opere strategiche nell’Isola - QdS

Rete elettrica, 4 opere strategiche nell’Isola

Rosario Battiato

Rete elettrica, 4 opere strategiche nell’Isola

giovedì 07 Febbraio 2013

L’Autorità per l’energia approva 25 progetti nazionali. E avverte Terna: previste scadenze rigide e penali in caso di ritardo. Oltre alla contestata Sorgente-Rizziconi, altri due elettrodotti e il riassetto dell’area metropolitana di Palermo

PALERMO – Sono 25 i progetti strategici selezionati dall’autorità per l’Energia per lo sviluppo della rete di trasmissione nazionale gestita da Terna. L’approvazione arriva dopo un lungo confronto tecnico proprio con la società guidata da Flavio Cattaneo. Si tratta di interventi che serviranno a livellare al ribasso i prezzi dell’energia elettrica in tutta Italia, ma principalmente in Sicilia dove i prezzi medi continuano ad essere superiori rispetto al resto del Paese.
Attenzione, Terna. Il cronoprogramma per i lavori non ammetterà ritardi: l’autorità ha fissato un sistema di monitoraggio per l’avanzamento dei lavori e il gestore della rete dovrà rispettare i tempi se non vorrà pagare costose penali per il ritardi. Ci sarà tempo fino al 30 giugno prossimo per mettere “a disposizione dell’Autorità – si legge sul testo del provvedimento – un sistema informatico per il monitoraggio dello stato di avanzamento degli interventi, del raggiungimento delle relative milestone e dei costi sostenuti che faccia riferimento ai sistemi di contabilità e di pianificazione dell’impresa”.
Un’azione necessaria anche perché ribadita in una comunicazione del 2 ottobre scorso, quando il ministero dello Sviluppo economico ha approvato, con indicazioni, il Piano di Sviluppo 2011, “evidenziando l’importanza strategica dello sviluppo della rete per il buon funzionamento del mercato elettrico e per il completamento del mercato interno dell’energia”. Tra le venticinque opere segnalate ce ne sono alcune di particolare rilevanza strategica come il potenziamento interno e il collegamento fra Calabria e Sicilia con l’elettrodotto Sorgente-Rizziconi che ha come data di scadenza limite il giugno del 2015, ma anche i rinforzi delle reti nell’area Foggia-Benevento e il potenziamento delle interconnessioni con l’estero, in particolare con la Francia e i Balcani.
Ulteriore suddivisione viene affrontata nella delibera dell’Autorità dove si legge che “nel rispetto del più generale principio di selettività degli investimenti, ve ne sono alcune, di natura essenziale, che consentono, da sole, di conseguire il principale beneficio elettrico per il sistema associato a tale intervento (c.d. opere principali); mentre altre opere, pur costituendo un necessario completamento di quelle principali, possono essere realizzate successivamente alla data di effettivo
raggiungimento del beneficio elettrico (c.d. opere accessorie)”.
Per una Sicilia poverissima in termini di autostrade dell’energia – ne è una riprova il prezzo medio dell’elettricità che nella Borsa elettrica schizza sempre più in alto nell’Isola – Terna prova a rianimare la rete attraverso una serie di interventi. A parte l’elettrodotto Sorgente-Rizziconi sono previsti: l’elettrodotto 380 kV “Paternò – Pantano – Priolo” con consegna entro il dicembre del 2017, l’elettrodotto 380 kV “Chiaramonte Gulfi – Ciminna” da chiudere per giugno 2019, e infine il riassetto dell’area metropolitana di Palermo per dicembre del 2016.
Quattro interventi per mettere ordine in una Sicilia che, al di là del problema del costo dell’energia, deve anche fare i conti con l’inadeguatezza della sua rete quando si tratta di gestire i carichi di produzione rinnovabile.

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