Guida ad un uso più responsabile di Internet da parte dei minori - QdS

Guida ad un uso più responsabile di Internet da parte dei minori

Margherita Montalto

Guida ad un uso più responsabile di Internet da parte dei minori

sabato 09 Febbraio 2013

La Polizia di Stato e il Moige sollecitano gli adulti ad un maggior controllo

ROMA – L’uso dei mezzi di comunicazione negli ultimi anni ha subito una trasformazione da parte degli utenti, in particolar modo per quanto riguarda il minore.
L’uso crescente dei mezzi di comunicazione, attraverso i nuovi dispositivi mobili, ha ampliato le possibilità di connessione al web contribuendo a creare nuovi servizi su Internet. Fra questi basti pensare ai siti di socializzazione in rete che, seppur rappresentando cospicue opportunità per i minori per confrontarsi fra di loro, ha aperto porte a nuovi rischi. L’approccio da parte dei minori al mondo digitale deve essere tutelato e rafforzato. La  Commissione al Parlamento Europeo ha già analizzato le misure attuate dagli Stati membri per proteggere i minori nel quadro delle attività online.
Per la protezione dei minori nei servizi audiovisivi e d’informazione si è tenuto conto dei contenuti illeciti o nocivi che provengono generalmente da altri Stati membri dell’UE o da Paesi terzi. La Commissione ha previsto di  inserire la visualizzazione di un’apposita etichetta sui siti internet per segnalare i contenuti online inopportuni e dannosi. “Queste hotline dovrebbero beneficiare del cofinanziamento del programma ‘Per un internet più sicuro’. La Commissione invita tuttavia gli Stati membri a svolgere un controllo più rigoroso delle loro linee dirette, dal momento che non sono ancora sufficientemente conosciute e accessibili agli utenti di internet, in particolare ai minori”.
A tal proposito a Roma in questi giorni, come indicato dalla Polizia di Stato, è stato presentato, al Viminale, in occasione del Safer Internet Day, “Per un web sicuro”, un progetto promosso da Moige – Movimento italiano genitori, Trend Micro, Cisco, in collaborazione con Polizia postale e delle comunicazioni, e con Google Italia.
La finalità è la sensibilizzazione di “oltre 40 mila persone tra ragazzi, genitori, nonni e insegnanti su un uso corretto e responsabile della Rete, per conoscere al meglio i pericoli legati ad un uso improprio di Internet”.
Il Moige, insieme all’Istituto di terapia cognitivo interpersonale, ha effettuato una ricerca su un campione di mille minori in Italia: il risultato ha permesso di rilevare che “9 minori su 10 navigano in Rete quotidianamente perché dispongono di un computer a casa”. Uno dei motivi principali che motivano e appassionano gli adolescenti è la socializzazione e il divertimento: “6 ragazzi su 10 sono iscritti ad un social network”.
Purtroppo su un controllo ambientale generico da parte dei genitori è emerso che “le misure di controllo e prevenzione adottate sono molto blande: solo 2 genitori su 10 impongono un limite di tempo ai propri figli”.
Le preoccupazioni principali che spingono a creare un deterrente, ovvero un controllo più sistematico è evitare che il web esponga i giovanissimi a insidie quali la pedopornografia e il cyber bullismo, che, seppur virtuali, sono assai tangibili nella realtà.
La Polizia di Stato e il Moige sollecita gli adulti, educatori e famiglie a seguire i minori per un uso più responsabile di Internet. Laura Bononcini di Google Italia ha dichiarato nel suo intervento che: “Google intende fornire a genitori ed insegnanti gli strumenti e le conoscenze necessarie per guidare i più giovani nella loro esperienza online, proprio come avviene nel mondo offline”.
 

 
In alcuni casi è utile una restrizione dell’accesso a internet per i più piccoli
 
I sistemi di verifica dell’età o i sistemi di controllo genitoriale possono essere utili ma non possono garantire una completa restrizione all’accesso ai contenuti per i minori. La Microsoft ne suggerisce qualcuno. In sintesi. Scegliere i siti a cui il figlio può avere accesso prestando attenzione a che il collegamento non richieda dati personali; i contenuti non adatti ai bambini devono essere bloccati; controllo genitori di Xbox prevede un controllo genitori che consente di limitare le possibilità che i bambini utilizzino sia giochi che filmati su DVD inadatti; aumentare la protezione e la privacy con il blocco anche dei download che potrebbero mettere a rischio la protezione e la riservatezza dei dati. Giochi e musica gratuiti, barre degli strumenti animate e altri download possono esporre il computer a spyware o ad altri software indesiderati. A seconda dell’età dei figli, il genitore può insegnare loro a non scaricare software da fonti sconosciute su Internet e  a chiedere il permesso prima di scaricare qualunque cosa. Il pc deve essere provvisto di software antivirus e antispyware scaricabili gratuitamente e  di impostazioni di protezione del browser Web. Il  comportamento dei figli quando sono collegati a Internet deve essere tenuto sotto controllo e  anche quando non si è presenti si può controllare successivamente quali siti Web hanno visitato.  Ricordare ai ragazzi di non comunicare con estranei online.
 

 
Presente sul web il 72 per cento dei ragazzi fino ai 19 anni
 
CATANIA- La tutela dei minori che si espongono all’uso del web è diventata una priorità sociale, morale ed educativa. Purtroppo molto spesso i minori vengono lasciati da soli in balia della Rete dove le insidie sono a portata di “link” ed essendo utenti da tutelare, nell’utilizzo dei diversi mezzi di comunicazione, occorre procedere con sistematizzazione.
La tutela della sfera minorile abbisogna di rispetto degli obblighi di garanzia di Security e Privacy, poiché l’ accesso ad Internet, tra i bambini di 6 anni fino ai ragazzi di 19 è tipico per giocare o scaricare giochi, immagini, film o musica, ed è oltre il 72% contro il 43% della media nazionale.
Quasi la totalità degli studenti che hanno compiuto 15 anni dichiara ormai di usare il pc e Internet (rispettivamente 92,2% e 93,2%). Osservando il comportamento e le abitudini dei bambini e dei ragazzi ancora minorenni che vivono con i genitori, si evidenzia che il 22,6% si serve del pc solo a casa, l’11,2% sia a casa sia a scuola e l’11,7% lo utilizza a casa, a scuola e in altri luoghi. L’1,5% utilizza il pc solo a scuola. Queste sono le cifre per il 2012 in “I cittadini e le nuove tecnologie” diffuse dall’Istat in cui si evince che nelle famiglie in cui è presente almeno un minorenne c’è una più alta intensità di tecnologia ICT. Personal computer e accesso a Internet sono disponibili, rispettivamente, nell’83,9% e nel 79% dei casi.
Le famiglie con un componente inferiore a 18 anni sono anche quelle in cui è più frequente la connessione a banda larga, 70,8%. Il pc è disponibile nelle famiglie residenti nelle regioni del Sud nel 53,5% e nel 55,6% delle Isole. L’accesso a Internet è il 49,6% nel Sud, e per la connessione alla banda larga la quota di famiglie è del 41,2%.
Nel 2012, oltre la metà delle persone con almeno 3 anni di età, il 52,3%, utilizza il pc e oltre la metà della popolazione di 6 anni e più, il 52,5%, naviga su Internet. Sulla frequenza d’uso il 31,8% delle persone di 3 anni e più usa il pc tutti i giorni e il 29,5% di quelle di 6 anni e più si connette al web quotidianamente. In particolare, dichiara di utilizzare il computer, nel Sud e nelle Isole, è rispettivamente del 43,2% e del 48,3%; gli internauti non superano il 43,3% nel Sud e il 47,5% nelle Isole. La riduzione del divario tecnologico è in Sicilia sia nell’impiego del pc che di Internet (rispettivamente il 46,7% contro il 43,4% del 2011 e il 45,9% contro il 42,1% del 2011).

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