Viaggio nelle circoscrizioni di Palermo. Quando il Comune è lontano dal territorio - QdS

Viaggio nelle circoscrizioni di Palermo. Quando il Comune è lontano dal territorio

Gaspare Ingargiola

Viaggio nelle circoscrizioni di Palermo. Quando il Comune è lontano dal territorio

mercoledì 13 Febbraio 2013

Le Municipalità costano tanto, circa 40 milioni di euro all’anno: ma per i consiglieri non bastano

PALERMO – Le Circoscrizioni del Comune di Palermo, stando al bilancio di previsione 2012, costano quasi 40 milioni di euro l’anno. Per la precisione 38 milioni e 569 mila euro. Stessa cifra anche nel 2011. Sono invece netti i tagli ai trasferimenti rispetto a due anni fa: per fare un esempio, i fondi di Palazzo delle Aquile per l’acquisto di macchinari da ufficio dal 2010 sono diminuiti di 88 mila euro. Per questo i presidenti di Circoscrizione chiedono, se non maggiore sostegno finanziario, quantomeno “più potere, maggiori controlli della Polizia Municipale e più attenzione da parte dell’Amministrazione”. C’è chi si lamenta di rifiuti e sporcizia, chi vorrebbe interventi sulla viabilità, chi chiede maggiore sicurezza. E c’è pure chi se la prende con i Rom. Succede allo Sperone, nella Seconda, dove il Consiglio, supportato da alcuni residenti, ha iniziato una battaglia contro il “campeggio” improvvisato dai Rom a Villa Bennici.
“Il problema è che non lavorano e la gente a volte ha paura – ha dichiarato al blog ‘Mobilita Palermo’ il consigliere Francesco Paolo Scarlata –. Occupano villa Bennici e il Comune non interviene, creando il disagio. E se andassero a occupare il Giardino inglese sarebbe lo stesso?”.
Per il consigliere Giovanni Colletti sarebbero necessari “dei campi attrezzati con un servizio di guardia 24 ore su 24, levandoli dai campi colmi di immondizia nei quali evidentemente a loro sta bene vivere, visto che non puliscono”. Durissima la reazione di Manuela Cusumano, responsabile dell’associazione Idea Rom, intervenuta al Consiglio di Circoscrizione: “C’è chi è pronto a mobilitarsi per mandarli via, ma poi sta fermo, immobile, inerte, nei confronti dei problemi davvero seri della città, che si mobilita perché non li tollera ma accetta il vicino di casa mafioso”.
Al di là di certe posizioni molto discutibili, infatti, sarebbe auspicabile una soluzione condivisa per dare una sistemazione più dignitosa alle famiglie Rom. La Seconda resta comunque tra le zone più difficili della città. A Brancaccio il centro di accoglienza “Padre nostro”, fondato da padre Pino Puglisi, ha subito a fine gennaio l’ennesimo raid. Ignoti hanno rubato rubinetti, plafoniere e uno specchio dal bagno del piano terra. Anche la sede della Quarta è stata oggetto di diversi furti negli ultimi weekend.
 
“Qualche sabato fa sono entrati per la quarta volta in due mesi. E stavolta hanno anche rubato un computer con dati sensibili del personale. Siamo in trincea e il Comune è assente”, ha detto il presidente Silvio Moncada durante una seduta straordinaria del Consiglio, cui è intervenuto anche il comandante della Polizia Municipale, Vincenzo Messina. “Tutto lascia presagire purtroppo che chi colpisce conosce i luoghi perché entrano senza lasciare traccia. Occorre la videosorveglianza, il ripristino della garitta dei vigili urbani all’incrocio tra la Circonvallazione e corso Calatafimi, ma soprattutto più controlli notturni e davanti alle scuole”.
Su questo fronte il comandante Messina ha risposto nei giorni scorsi aumentando da 2 a 7 le pattuglie in servizio nelle ore serali e notturne. Alla Settima, invece, ci sono problemi di viabilità. Il presidente Pietro Gottuso spiega: “torneremo a chiedere la realizzazione del collegamento tra via Tritone e via Rosario Nicoletti, a Tommaso Natale, un asse che riteniamo prioritario per la zona perché alternativo a via Sferracavallo e dunque in grado di snellire il traffico della zona a ridosso della Riserva di Capo Gallo, che al momento attuale è piuttosto isolata. La realizzazione di alcuni assi viari, non solo di questo, e di parcheggi nei punti strategici è fondamentale prima ancora di qualsiasi pedonalizzazione, per quanto necessaria e importante. Non ha senso chiudere le strade tanto per farlo. Siamo favorevoli alle pedonalizzazioni fatte con criterio, tant’è vero che nel 2008 ne abbiamo realizzata una a Mondello in via Regina Elena”.

Tra rattoppi e nuove arterie: ecco la viabilità che verrà

PALERMO – La Settima circoscrizione è interessata anche dai lavori al passante ferroviario Palermo-Punta Raisi. “Già nella scorsa conciliatura ce n’eravamo occupati. I passaggi a livello di via Partanna Mondello, via Tommaso Natale e via Sferracavallo saranno tutti eliminati per realizzare una stazione interrata. Ma almeno bisognerebbe collegare via Partanna a via Sferracavallo, magari sfruttando il vecchio Vicolo della Ferrovia, da allargare e rifare completamente. In questo modo si creerebbe un’ulteriore via di accesso e di uscita dall’area”. In tema di viabilità, oltre a realizzare strade nuove bisognerebbe fare la manutenzione su quelle vecchie. A settembre sul ponte Oreto si è aperta una vera e propria voragine, temporaneamente sistemata alla bell’è meglio con una pedana di metallo in attesa dei lavori di ristrutturazione dell’intero ponte. Da mesi sono in corso le verifiche tecniche “al termine delle quali – ha detto il sindaco Orlando – l’Amministrazione comunale potrà dire quali sono i tempi e le modalità di intervento cui si ricorrerà, sapendo fin d’ora che non potrà trattarsi di interventi meramente estetici”. Nella stessa via Oreto (e in altri punti sensibili della città) Palazzo delle Aquile ha approvato diversi interventi sulle fognature “perché la strada si allaga ogni volta che piove – spiega il presidente della Quarta, Antonino Santangelo –. Questi lavori, ormai quasi completati, sono momentanei perché le fognature, almeno così ci hanno detto,saranno completamente rifatte”. Tempi più lunghi per il ponte: “il progetto ha i suoi tempi tecnici e burocratici – dice Santangelo – e speriamo che sia pronto entro il 2013”.

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