Regione, Bilancio 2013 entro il 20 aprile - QdS

Regione, Bilancio 2013 entro il 20 aprile

Raffaella Pessina

Regione, Bilancio 2013 entro il 20 aprile

venerdì 22 Febbraio 2013

Falcone (Pdl) interroga il Governo sulla mancata liquidazione di Sicilia e-servizi. Lo promette l’assessore all’Economia Luca Bianchi

PALERMO – Finanziaria e bilancio 2013 verranno presentati a metà marzo, con la previsione dell’approvazione da parte dell’Aula dell’Assemblea regionale intorno al 15-20 aprile, in lieve anticipo rispetto alla conclusione dell’esercizio provvisorio prevista per la fine di quello stesso mese. È quanto ha dichiarato l’assessore regionale all’Economia Luca Bianchi affermando che la Sicilia sconta “una situazione ancora emergenziale che sarà evidente ancora nella prima parte del 2013, ma nella seconda parte dell’anno ci sarà una netta inversione del trend. Il Pil presenterà un dato negativo per qualche decimo di punto, ma l’inversione di tendenza sarà acclarata”.
 
Bianchi si è anche detto pronto ad incrementare la dotazione sul Fondo per le autonomie locali in Sicilia, che attualmente ammonta a 306 milioni di euro. L’assessore all’economia spera di ottenere l’obiettivo di raggiungere la quota di almeno 600 milioni di euro, che era quella stanziata nel 2012. “L’anno scorso – ha spiegato – il precedente governo aveva stanziato 400 milioni e noi ne abbiamo aggiunti 200. Per il 2013 irresponsabilmente in bilancio il passato esecutivo non aveva previsto nulla. Noi  – prosegue Bianchi – abbiamo messo sul tavolo 306 milioni, ma adegueremo il fondo. Sappiamo che l’equilibrio finanziario della Regione è strettamente connesso a quello dei Comuni”.
Bianchi, ha anche sottolineato l’importanza della legge salva-enti regionali, che, assegnando 40 milioni a Messina, ha sottratto ad esempio il Comune al dissesto. Ha poi spiegato che il governo Crocetta ha anche rimediato “a una grave mancanza del precedente esecutivo: la mancata adesione al patto di stabilità verticale”, che consiste nell’assegnare ai Comuni quote di patto di stabilità, liberando per il 2013, 120 milioni di euro che i Comuni stessi potranno utilizzare per gli investimenti. Nel bilancio di quest’anno inoltre dovrebbero essere inseriti anche 4 milioni di euro a favore dell’impiantistica sportiva siciliana, così come richiesto dal Movimento 5 stelle.
Intanto il Presidente della Regione Rosario Crocetta, ha annunciato che lunedì prossimo chiederà al presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone la trattazione urgente di un disegno di legge, per lo scioglimento immediato del Ciapi. La decisione giunge a seguito della denuncia della Guardia di Finanza di Palermo nei confronti di una trentina di amministratori ed ex amministratori dell’ente di formazione professionale Ciapi. L’inchiesta non avrebbe per adesso indagati formali, ma l’informativa del nucleo di Polizia tributaria riguarderebbe anche dodici esponenti politici siciliani con l’ipotesi di violazione della legge sul finanziamento dei partiti.
In Aula torna la vicenda delle partecipate: il vice capogruppo del PdL all’Ars, Marco Falcone, ha chiesto al Governo della Regione “di riferire in Aula, preliminarmente, le vicende economico giuridiche che hanno consentito all’odierno amministratore, già commissario della Società Sicilia e – Servizi spa, di concludere la transazione con il socio privato e a riferire sul nuovo piano industriale nella commissione legislativa competente dell’Assemblea Regionale Siciliana prima di assumere decisioni definitive sul proseguimento della attività”.
Per la cronaca “Sicilia e-Servizi Spa, è partecipata al 51% dalla Regione Siciliana e al 49% dal socio privato Sicilia e Servizi Venture scrl. Nata per realizzare una PTI (piattaforma telematica integrata) per consentire di sviluppare progetti di informatizzazione finalizzati alla semplificazione, trasparenza e organizzazione delle attività della macchina burocratica regionale, nella passata legislatura è stata oggetto di indagine da parte di una commissione istituita dall’Ars. “La relazione finale – dice Falcone – è stata votata attraverso l’approvazione di un ordine del giorno che impegnava il Governo ad avviare la liquidazione della società e a tale scopo il Governo ha nominato un Commissario liquidatore, il Prof. Antonio Vitale, che oggi ha annunciato il riavvio delle attività di Sicilia e-Servizi spa – dichiara Marco Falcone in una nota – e la stessa ha concluso la transazione con il socio privato per 80 milioni di euro”.

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