Regione siciliana, rotazioni in 6 Dipartimenti - QdS

Regione siciliana, rotazioni in 6 Dipartimenti

Andrea Carlino

Regione siciliana, rotazioni in 6 Dipartimenti

venerdì 22 Febbraio 2013

I sindacati provano a protestare, l’assessore Valenti risponde: “Abbiamo rispettato le informative previste dalla legge”. Dopo Formazione, Ambiente e Turismo, anche Attività produttive, Acque e rifiuti e presto Beni culturali

PALERMO – Prosegue, senza sosta, la nuova maxi rotazione di personale alla Regione siciliana. Questa volta è toccato ai dipartimenti Attività produttive e Acque e rifiuti.
I provvedimenti coinvolgono dirigenti e funzionari. Su venti dirigenti soltanto in sei conserveranno il proprio posto al dipartimento Attività produttive della Regione siciliana; gli altri saranno trasferiti in altri uffici.
Per quanto riguarda funzionari e altre figure dipendenti, la rotazione coinvolgerà 23 persone su un organico di circa 100 lavoratori. Prima di avviare la rotazione, l’assessorato alla Funzione pubblica, guidato da Patrizia Valenti, sta verificando la posizione del personale sindacalizzato e di quello beneficiario della legge 104/1992 (la legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale dei soggetti diversamente abili).
Analoghi trasferimenti sono scattati nei giorni scorsi alla Formazione, ai Beni culturali e  al Turismo dove tra dirigenti e personale del comparto sono 175 le persone coinvolte nei provvedimenti del governo Crocetta.
Nei tre dipartimenti su 142 funzionari, collaboratori e istruttori amministrativi rimessi nella disposnibilità dell’amministrazione, ne sono stati trasferiti 118 così ripartiti: Formazione 48 su 53; Ambiente 54 su 64 e Turismo 16 su 25.
Restano ancora da spostare 24 persone (e si tratta anche in questo caso  di personale o beneficiario della legge 104 o sindacalizzato per cui l’amministrazione attende il nulla osta delle organizzazioni dei lavoratori, che se sarà contrario determinerà l’amovibilità del personale). “I tempi sono dettati dalle esigenze dei diversi rami dell’amministrazione, ciascun dirigente individuerà criteri e procedure” ha detto la Valenti.
La mobilità del personale è senz’altro uno degli strumenti ottimali per un migliore e più razionale utilizzo delle risorse umane nel settore pubblico.
Come più volte espresso dal Consiglio di Stato, la sua  ratio consiste nella possibilità di una migliore ricollocazione del personale e nel rispondere con adeguata flessibilità alle esigenze istituzionali delle amministrazioni.
“La rotazione – ha detto il presidente  della Regione siciliana, Rosario Crocetta – deve avvenire necessariamente in fasi diverse al fine di non bloccare macchina regionale, ma il progetto non si ferma poiché è necessario dare ai lavoratori, ai funzionari e ai dirigenti nuove opportunità e sopratutto eliminare posizioni di cristallizzazione in alcuni posti chiave che sono alla base del funzionamento della macchina regionale”.
I sindacati, però, non ci stanno e Cobas/Codir e Sadirs  hanno depositato in Tribunale le denunce per comportamento antisindacale nei confronti dei dirigenti generali, accusati di "avere avviato le prime tre rotazioni di personale (formazione, ambiente e turismo) senza le previste procedure di legge".
"Il pronunciamento del giudice varrà, eventualmente, per altri processi di rotazione", si legge in una nota del sindacato. I sindacati ribadiscono che il ricorso alla magistratura è stato "determinato dal comportamento tenuto dai tre dirigenti generali, nonostante i numerosi richiami, delle due organizzazioni sindacali autonome, al rispetto delle regole.
Inoltre, i sindacati registrano la totale mancanza del rispetto delle norme procedurali in materia di mobilità del personale (art. 2103 cc) e relazioni sindacali". "È giunta l’ora – sottolinea il sindacato – di dire basta e denunciare pubblicamente come stanno le cose”.
Non tarda ad arrivare la risposta dell’assessore Valenti: “Il comportamento antisindacale esiste quando non si rispettano le regole. Io credo che nei primi provvedimenti si sia creato un involontario corto circuito. Per evitare questo scontro è sufficiente rendere noti i criteri con i quali si svolgono le rotazioni. Le rotazioni negli assessorati regionali continueranno ma senza problemi con i sindacati – ha proseguito – perché abbiamo inoltrato l’informativa prevista dalla legge.
 Il dirigente generale del Dipartimento Funzione Pubblica ha inoltrato una circolare a tutti invitando al rispetto delle procedure e individuando il percorso.

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