Berlusconi chiama gli evasori al voto - QdS

Berlusconi chiama gli evasori al voto

Carlo Alberto Tregua

Berlusconi chiama gli evasori al voto

venerdì 22 Febbraio 2013

Imu, condono tombale, sanatoria edilizia

L’operazione berlusconiana di chiamare al voto gli scontenti (ovviamente) che pagano l’Imu sulla prima casa, gli evasori totali e parziali che agognano un nuovo condono fiscale e tombale, dopo quello del 2003, i cattivi cittadini che hanno commesso abusi edilizi gravi (non certo la tettoia o la veranda), è sicuramente di grande efficacia. Si può stimare che 2 o 3 milioni di cittadini, che si trovano in quelle condizioni, risponderanno positivamente.
Si tratta di un richiamo vergognoso ma legittimo o, se volete, legittimo ma vergognoso. Esso è un appello agli istinti più beceri dei cattivi cittadini, di coloro che vogliono soddisfare il proprio egoismo infischiandosene altamente dell’interesse generale.
Che l’Imu sulla prima casa vada addolcita, nel senso di consentire sgravi a favore d’immobili di piccole dimensioni o di famiglie meno abbienti, è del tutto pacifico, e in questo senso il leader di Scelta civica, Mario Monti, e quello del centrosinistra, Pierluigi Bersani, si sono espressi senza mezzi termini. Ma che essa debba essere abolita per ville e villoni, per appartamenti che valgono milioni di euro è una cosa priva di senso sociale.

Ma tant’è. Berlusconi cerca d’imbarcare sulla sua Arca politica tutti i bisognosi, i ricchi, i ladri (tali sono gli evasori) e i malfattori, gli egoisti e i nullafacenti. Tanto ognuno di essi esprime un voto come cittadino colto o umile, forte o debole. Sono questi il bello e il brutto della democrazia: ogni testa un voto, indipendentemente dalla capacità di valutazione del soggetto, dalla consapevolezza dell’effetto del suo voto e quindi dalla scelta dei migliori cittadini a rappresentarla.
Nell’antica Grecia, la democrazia era settaria perché votava solo la classe degli aristocratici. Oggi sarebbe inammissibile un tale settarismo e dunque dobbiamo tutti lavorare perché cresca la consapevolezza in tutti i cittadini che vanno votati candidati onesti e capaci.
Ma, c’è un ma. L’attuale legge elettorale (Porcellum) impedisce tale selezione. Dunque, saranno eletti i candidati in rigoroso ordine di lista, stabilito dai padroni dei partiti, vanificando totalmente la volontà popolare, perché ad essi verranno attribuiti i seggi conquistati da ciascuna lista o coalizione. Nascerà così un Parlamento parcellizzato e dequalificato.

 
Se sei milioni o più voteranno Grillo, è colpa dei partitocrati che non sono stati capaci di fare pulizia al loro interno, ma hanno continuato a prendere in giro i cittadini promettendo e promettendo senza nulla realizzare. Purtroppo i voti dati a Grillo e al suo movimento sono solo di protesta perché all’interno del suo programma (leggetelo su Internet) non vi è neanche un embrione di concretezza e di soluzione per risolvere professionalmente i problemi del nostro Paese.
La protesta non è mai servita a diffondere equità, anche se è la premessa del cambiamento. La protesta senza soluzioni è fine a se stessa, è deteriore e inutile e fa solo danno. Nessuno sa come si comporteranno quei 100 (forse) parlamentari, quali competenze e quale indirizzo politico utilizzeranno per contribuire alla linea  politica del Paese. Però ci sono. Il Presidente Napolitano, quando affiderà l’incarico per formare il nuovo governo, dovrà tenerne conto.
Però, noi cittadini non possiamo arrenderci ai politicanti, non dobbiamo pensare di essere impotenti, dobbiamo scrivere sui giornali e dire a voce alta che serve la vera politica, una politica di servizio agli altri e non a se stessi. Noi cittadini dobbiamo riappropriarci del nostro potere di delega e conferirlo in modo ragionevole  e consapevole.

Berlusconi continua a spingere sul tasto del vittimismo perché serve a captare la benevolenza dei poveri di spirito, di quelli che secondo alcuni, entreranno nel regno dei cieli.
Perciò ha protestato contro il Festival di Sanremo, passerella secondo lui dei simpatizzanti della Sinistra. In effetti lo scopo recondito, ma non tanto, è quello di dimostrare che è solo contro tutti, per cui il suo coraggio leonino è degno di ammirazione e meritevole di consenso.
Berlusconi non ha bisogno degli elettori di centrosinistra, che non lo voteranno mai, tenta di riprendersi il suo elettorato, quello che gli ha fatto vincere le elezioni per ben 3 volte (1994, 2001, 2008). E quindi suona al suo elettorato la musica che esso gradisce.
Con ciò prescindendo dall’Etica politica e da quei valori che uno statista dovrebbe utilizzare anche per fare elevare il livello della popolazione.
Ma Berlusconi questo non lo capisce.

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