AUGUSTA (SR) – Il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, ha deliberato lo scioglimento, ai sensi della normativa antimafia, del Consiglio comunale di Augusta interessato da infiltrazioni della criminalità organizzata. La riunione è durata circa 10 minuti.
La notizia dello scioglimento per infiltrazione mafiosa del Consiglio comunale megarese non ha destato tanto scalpore in città. Infatti da tempo ci si attendeva il provvedimento che è giunto solamente giovedi dopo l’espletamento della recente consultazione elettorale.
Il commissario straordinario, Antonino La Mattina, ha commentato il provvedimento del Governo: “È certamente una pagina buia per la città. Umanamente mi dispiace per la collettività augustana. Ci inchiniamo alle decisioni del Governo e non possiamo far altro che prenderne atto. Cesserà ora quando la decisione del Consiglio dei ministri sarà ratificata, anche il mio mandato. La città verrà amministrata per 18 mesi da tre commissari di nomina governativa, tre vice prefetti e per questo lasso di tempo non si voterà per le amministrative. Non voglio commentare oltre, ma certo si tratta di una decisione che getta pesanti ombre sull’operato della classe politica e gli amministratori ma è certamente una decisione che mortifica l’intera città”.
L’attuale Consiglio comunale resterà formalmente in carica fino a quando il provvedimento preso dal Consiglio dei ministri non verrà notificato ufficialmente. Lo scorso 30 Agosto si era insediata una commissione ispettiva nominata dal Prefetto di Siracusa al Comune di Augusta. Detta commissione, coordinata dalla vice prefetto vicario Giusy Scaduto, aveva ricevuto un mandato iniziale di tre mesi, per effettuare delle indagini. Tuttavia per poterla ultimare si era resa necessaria una proroga di un ulteriore mese. In questi quattro mesi i funzionari amministrativi della Prefettura di Siracusa coadiuvati da agenti di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, hanno preso visione ed acquisito una grande mole di documenti.
I componenti della Commissione avrebbero acquisito non solo la documentazione relativa all’attività dell’Amministrazione comunale, ma anche atti deliberativi risalenti dagli anni 60’ in poi. La documentazione riguarderebbe tutti i settori ed anche l’attività del Consiglio comunale.
La decisione di inviare la Commissione prefettizia ad Augusta si ebbe in seguito agli sviluppi di una ispezione effettuata al Comune nel corso del 2008 da parte della Direzione Distrettuale Antimafia di Catania. In seguito a quella ispezione venne acquisita una corposa documentazione ed al termine dell’indagine fu inoltrato un rapporto al ministero dell’Interno che delegò la Prefettura di Siracusa a nominare ed inviare ad Augusta una commissione ispettiva.
Ricordiamo che lo scorso mese di dicembre erano stati notificati all’ex sindaco, Massimo Carrubba del Pd, già dimessosi nel mese di agosto, ed al suo assessore agli Affari cimiteriali, Luigi Antonio Giunta, un avviso di garanzia per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio aggravato. I fatti contestati risalgono alle elezioni amministrative del 2008, vinte per soli 297 voti da Carrubba. Un avviso di garanzia per voto di scambio aveva raggiunto anche l’ex consigliere comunale Carmelo Trovato dell’Mpa. Detti provvedimenti erano scaturiti all’interno dell’attività di indagine “Morsa 2”, coordinata dalla Procura della Repubblica di Catania.