Corte dei Conti: “Illegalità, corruzione e malaffare pesantemente diffusi”. Nell’ultimo anno 105 citazioni in giudizio. In quattro anni (2009-2012) 284,1 milioni accertati dalla Procura regionale
Sperperi di risorse, inefficienze, condotte finalizzate al conseguimento di vantaggio personale, insomma tutto il contrario dell’articolo 97 della Costituzione, che cita i principi di buon andamento e imparzialità della Pubblica amministrazione. Questa è la fotografia della situazione della Pa in Sicilia, scattata sia nella relazione del presidente della Sezione giurisdizionale della Corte dei Conti Sicilia, Luciano Pagliaro, che in quella del procuratore regionale, Guido Carlino.
I numeri tutti in ascesa rispetto al 2011: il danno erariale accertato è passato da 56,8 a 65,1 milioni nel 2012, le condanne da 11,9 a 86,5 milioni e, infine, l’emissione di inviti a dedurre a carico di 375 soggetti, cui è stato contestato un danno di 114 milioni (34 mln nel 2011). Considerando solo i danni accertati, negli ultimi 4 anni si sfiorano i 300 milioni di euro. (
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