La Val Gardena: tra monti, boschi e tradizioni un paradiso naturale per grandi e bambini - QdS

La Val Gardena: tra monti, boschi e tradizioni un paradiso naturale per grandi e bambini

Nicoletta Fontana

La Val Gardena: tra monti, boschi e tradizioni un paradiso naturale per grandi e bambini

venerdì 15 Marzo 2013

1.200 chilometri di piste e impianti tra i più sicuri al mondo, per poi tornare in uno degli innumerevoli rifugi e sentirsi a casa

Siamo in Val Gardena nel cuore delle Alpi Italiane, dove i massicci rocciosi delle Olde, del Sella, del Sassolungo e del Cir, fanno da sfondo a tre paesini montani di rara bellezza: Ortisei, Seva Gardena e santa Cristina. Paesini Tirolesi, che con le loro facciate dipinte creano quell’atmosfera magica e fiabesca, che incanta i cuori di grandi e piccini. 
 
Tra le stradine di questi paesini si trovano tanti negozietti, dove poter acquistare un artigianato locale che proviene dalle sapienti mani  di artigiani, per una tradizione che ha deciso di rimandare da padre in figlio l’arte locale. Ciotole, mestoli, piatti in legno, le famose pantofole in lana cotta, i maglioni tirolesi dai colori rossi e verdi e bottoni di peltro, i loden, i cappelli di feltro dalle piume argentante, sono lo shopping che nessun visitatore potrà rinunciarvi. Anche la gastronomia è d’eccellenza a partire dallo speck  e i formaggi, che provengono dal latte di quelle mucche che campeggiano nelle vette dall’aria incontaminata, tra prati circondati di malghe che d’inverno si trasformano in caldi rifugi per sciatori alla ricerca del vin brulè. I canederli, la polenta con la selvaggina e lo strudel, saranno i piatti ai quali nemmeno i più rigorosi potranno rinunciarvi.
I 1.200 chilometri di piste, della quali 500 Km, collegate intorno al Sella Ronda, sono coperte al 95% da impianti d’innevamento artificiale, quando la natura decide di non essere sempre generosa. Gli impianti sono tra i più sicuri e moderni del mondo. I principianti, sia adulti che bambini, possono usufruire di Cinque scuole di sci. Non mancano percorsi per lo sci da fondo e guide per percorsi con le ciaspole. Campi di pattinaggio, percorsi per slittino,  escursioni guidate tra gli abeti , dove sarà facile incontrare cervi e aquile in libertà e slitte trainate da calli, che rendono questo luogo un davvero romantico.
Tanti i rifugi e gli Hotel che offrono ai clienti  una grande possibilità di scelta, per una vacanza studiata per tutte le esigenze. In genere le strutture sono a conduzione famigliare, e dopo qualche tempo, ritornare in questi hotel ci si sentirà  come a casa. I bambini, avranno a disposizione kinderheim sia all’aperto che al chiuso e gli adulti potranno godere di terme e attrezzatissime Spa, dopo una giornata all’insegna dello sport. Ma la peculiarità di questa Valle sta nel fascino della storia Ladina che da due millenni,  è sentita e vissuta al punto che, ancora oggi, in Val Gardena, così come nelle altre valli ladine, si parla il "Ladino", una lingua reto-romana che deriva dall’idioma latinizzato parlato dalle popolazioni della Rezia e del Norico, rifugiatesi nelle vallate delle Alpi centro-orientali a partire dal V secolo, per fuggire alle invasioni dei Bavari e Rugi germanici, degli Avari e degli Slavi.
La cultura ladina è presente non solo nella lingua ma nella vita quotidiana, nella cucina, nei costumi, nelle feste e nelle tradizioni e, da sempre, i gardenesi si dedicano alla conservazione degli usi, dei costumi, del patrimonio culturale ladino, rendendo questa terra unica e indimenticabile.
 

 
INFORMAZIONI
 
HOTEL
Ortisei
– Il Cavallino Bianco, premiato come miglior hotel del mondo per i bambini e le famiglie.
– Hotel Adler, che offre una favolosa Spa

Santa Cristina

– Hotel Acadia
– L’Almhotel Col Raiser

Selva di Val Gardena
– Hotel Alpen Royal
– Hotel Savoy

Ristoranti
Nelle cucine dei masi, come in quelle dei migliori ristoranti, la cura nella scelta delle materie prime è alla base di ogni pietanza. A Ortisei, presso il ristorante stellato Anna Stuben, lo chef  Raimund Brunner si preoccupa di usare esclusivamente prodotti biologici. Brunner, 35 anni, ha già maturato una grande esperienza stando al fianco di alcuni chef stellati dell’Alto Agide, della Svizzera e della Germania. La sua ricerca passa attraverso le materie prime, come la farina di pere (piccole pere della Val d’Isarco, essiccate e macinate), usata per la preparazione di primi piatti e dessert. “Non una cucina stravagante, ma piatti con pochi ingredienti di altissima qualità” – è quanto sostiene Brunner. Più tradizionali e classici sono, invece, il Concordia e il Tubladel, dove in cucina si trae ispirazione da ricette antiche. Il Ristorante Nives proporrà menu degustazione a base di cioccolato proveniente da diverse parti del mondo. Infine, da ricordare il ristorante gourmet Alpenroyal, la cui cucina è affidata allo chef creativo Felice Lo Basso, che offre piatti elaborati e gustosi, nelle caratteristiche stuben tirolesi.

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