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Catania – Sequestro da 12 milioni di euro a membri dei Santapaola

redazione

Catania – Sequestro da 12 milioni di euro a membri dei Santapaola

sabato 06 Aprile 2013

Società, immobili, mezzi e anche un lido della movida catanese

CATANIA – Beni per 12 milioni di euro sono stati confiscati dalla Direzione investigativa antimafia a esponenti del clan Santapaola. Sigilli sono stati posti a società, immobili e automezzi già sequestrati dalla Dia. È il proseguimento dell’operazione ‘Cherubino’, del maggio 2010, che ha disarticolato la ‘famiglia’ gestita dal boss Natale D’Emanuele reggente del gruppo del Castello Ursino per Cosa nostra. Il provvedimento è del Tribunale di Catania su richiesta della locale Procura.
La confisca ha riguardato beni di D’Emanuele, della moglie, Di Mauro, e dei loro figli Antonino e Andrea. Sigilli a 4 immobili, uno stabilimento balneare, 3 società di servizi di pompe funebri, una società immobiliare, una impresa del settore ittico, un autolavaggio, un punto scommesse, diversi automezzi e rapporti finanziari. Le indagini hanno evidenziato palesi profili sperequativi tra i redditi dichiarati ed il patrimonio posseduto tali da fondare la presunzione di un’illecita acquisizione patrimoniale derivante dalle attività delittuose connesse all’inserimento degli indagati nell’ambito del clan Santapaola.
 
I precedenti sequestri patrimoniali erano stati operati dalla stessa Dia nell’aprile del 2011 e nel febbraio del 2012 a seguito degli arresti operati nel maggio del 2010 che avevano consentito di neutralizzare l’operatività e le attività criminali poste in essere da componenti della famiglia D’Emanuele, il cui capostipite Natale, ritenuto ‘uomo d’onore’, è considerato reggente del ‘gruppo di Castello Ursino’ per il clan Santapaola.
 
Le indagini avevano rilevato che i D’Emanuele avevano investito ingenti capitali nel settore delle scommesse, delle pompe funebri, in quello ittico e immobiliare e nella ristrutturazione di uno stabilimento balneare, intestando le attività a persone compiacenti. Emersi anche investimenti nella ristrutturazione dello stabilimento balneare “Lido Romina”, nella Plaia di Catania che, dopo essere stato sequestrato nel 1994 e dissequestrato nel 2002 – sarebbe stato fittiziamente ceduto a persone compiacenti che ne hanno modificato la denominazione in ‘Sobha’. Il lido, elegantemente ristrutturato con l’apporto economico dei D’Emanuele, è diventato punto di riferimento per la movida estiva catanese.

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