Osteoporosi e fragilità ossea. Una priorità sanitaria - QdS

Osteoporosi e fragilità ossea. Una priorità sanitaria

Gianluca Di Maita

Osteoporosi e fragilità ossea. Una priorità sanitaria

sabato 20 Aprile 2013

Grande successo per la campagna “Stop alle fratture”, a soffrirne solo a Palermo oltre 7 mila donne. Sono 41 i centri specialistici in tutta la Sicilia al servizio di donne over 50

PALERMO -L’osteoporosi è una patologia da non sottovalutare. Questo il messaggio al base del grande successo ottenuto dalla campagna “Stop alle fratture”, un progetto educazionale sulla fragilità ossea causata dall’ostopeorosi severa. Grande successo inoltre pure a livello nazionale, dove la campagna è stata promossa dalla Siommms (Società italiana dell’Osteoporosi, del metabolismo minerale e delle malattie dello scheletro), Siot (Società italiana di Ortopedia e Traumatologia), Sir (Società italiana di Reumatologia), Ortomed (Società italiana di Ortopedia e Medicina) e Gisoos (Gruppo italiano di studio in Ortopedia dell’Osteoporosi Severa).
 
La nostra Isola si è confermata una delle regioni più attive, con ben 41 centri specialistici coinvolti e visitate oltre 7.100 donne solo nella città di Palermo. Grande lavoro di informazione e promozione quello svolto dal sito internet del progetto (www.stopallefratture.it). Sono state registrate sempre nel capoluogo oltre 6.291 visitatori unici, per un totale di 19.063 pagine visitate. “L’osteoporosi è una malattia sociale che nei paesi occidentali colpisce circa il 30% di tutte le donne in post menopausa e più del 40% di queste presenterà fratture osteoporotiche nel corso della vita” dichiara a proposito Mario Barbagallo, direttore della cattedra e della scuola di specializzazione in Geriatria dell’Università di Palermo. “ I rilevanti costi economici e sociali sono associati alla cura dei pazienti che sviluppano fratture. Le fratture osteoporotiche, e in particolare quelle di femore, sono una delle cause più frequenti di morbilità, invalidità e mortalità tra la popolazione anziana.
 
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) ha identificato l’osteoporosi come una priorità sanitaria a livello mondiale, il cui peso socio-economico è destinato ad aumentare nel futuro prossimo. L’anziano fragile è a rischio particolare di osteoporosi severa. La correzione dei fattori di rischio e i programmi indirizzati alla prevenzione delle cadute e alla cura dell’osteoporosi severa possono contribuire in maniera sostanziale a ridurre l’incidenza e i costi delle fratture stesse. Lo strumento di autovalutazione Defra Test, fruibile dal sito della campagna, consente di stimare il rischio di frattura e, migliorando la percezione del rischio, aiuta a implementare la prevenzione e la cura dell’osteoporosi severa”.
Ques’ultimo strumento, il Defra test online è un test di autodiagnosi per le donne over 50 che voglio valutare il rischio personale di fratturarsi nei successivi 10 anni. Nell’ultimo anno sono stati oltre 29.000 utenti in Italia ad un utilizzarlo, oltre 14.000 delle donne hanno presentato un rischio alto/elevato.
Per quanto riguarda i dati sicliani sono state 55 le donne che, in seguito al test, hanno registrato un un alto rischio. Si sono rivolti in questo caso al servizio “100 medici stop alle fratture, interpellando uno specialista del territorio di appartenenza. Molto utilizzato pure il servizio “Doctor locator”, che permette di identificare i centri e gli specialisti per il trattamento dell’osteoporosi severa più vicini alla propria area di residenza.

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