Lunga pausa all’Ars. Si teme il Commissario - QdS

Lunga pausa all’Ars. Si teme il Commissario

Raffaella Pessina

Lunga pausa all’Ars. Si teme il Commissario

sabato 04 Maggio 2013

La notizia dell’impugnativa del prefetto Aronica potrebbe arrivare fino a giovedì. La ripresa dei lavori prevista solo venerdi 10 maggio

PALERMO – Dopo le “fatiche” per approvare i documenti finanziari della Regione con la seduta fiume dei giorni scorsi, il Parlamento siciliano si prende qualche giorno di riposo. La prossima seduta infatti è prevista addirittura per venerdì della prossima settimana alle 10 di mattina, con all’ordine del giorno semplicemente delle comunicazioni. Anche nelle piazze è tornato il silenzio: i precari si sono calmati, almeno fino alla prossima scadenza della proroga contrattuale (la prima è prevista il 31 luglio) e le piazze sono tornate alla normalità.
Anche le Commissioni legislative osserveranno uno stop, tutte tranne due: la Commissione Attività produttive e la Territorio e ambiente che si riuniranno regolarmente. L’attenzione della politica si è spostata in questi giorni sulle nomine dei vice ministri e dei sottosegretari del nuovo governo nazionale, che vede la nomina di diversi nomi appartenenti alla politica siciliana.
Inoltre ancora non è scaduto il termine perchè i documenti finanziari, approvati dall’Ars, possano essere impugnati dal Commissario dello Stato e a rigor di logica la famigerata Tabella H potrebbe essere il documento più facilmente preso di mira.
 
Al di là delle prebende che vengono distribuite in questo lungo elenco, vi sono anche associazioni che aiutano i cerebrolesi, gli ammalati oncologici e così via, associazioni che dovrebbero ricadere, per il loro fine sociale, in un apposito capitolo e normati in maniera definitiva. Una eventuale impugnativa del Commissario dello Stato porterebbe a bloccare i contributi anche per queste associazioni. Dato che il termine per la pronuncia sarà l’8 maggio prossimo, la seduta di venerdì 10 sarebbe programmata proprio per l’emanazione senza le parti impugnate.
 
Il Parlamento nei prossimi mesi si troverà a dover legiferare una serie non indifferente di disegni di legge di iniziativa sia governativa che parlamentare: si tratta di 16 ddl a firma del Governo Crocetta di cui ben 5 sono riservati al settore dell’agricoltura e ben 346 di origine parlamentare. Di questi ultimi ben 23 riguardano la sanità, 12 i servizi sociali, 17 l’ambiente, 16 gli enti locali e 15 il lavoro. Evidentemente il lavoro delle commissioni provvederà ad accorpare molti di questi ddl per materia trattata per presentare un testo unico in Aula.
 
Esaminiamo chi sono stati i gruppi parlamentari che  maggiormente hanno prodotto documenti: il Partito Democratico detiene decisamente il primato con 210 ddl presentati, segue l’Unione di Centro (46), la Lista Musumeci (26), l’Mpa (22), il Movimento 5 stelle (16), e a seguire gli altri. Nel corso di questa legislatura infine, secondo quanto si rileva dalla banca dati consultabile sul sito internet dell’Ars, sono state prodotte 8 leggi (dieci se si considerano le ultime due , bilancio e finanziaria).

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