Patto tra Regione e Anci, 346 milioni per 74 comuni - QdS

Patto tra Regione e Anci, 346 milioni per 74 comuni

Raffaella Pessina

Patto tra Regione e Anci, 346 milioni per 74 comuni

giovedì 23 Maggio 2013

Stabilità verticale, raggiunto l’accordo che dà il via libera a nuove risorse. L’assessore: “Esentati i Comuni fino a 5 mila abitanti”

PALERMO – In Aula ieri pomeriggio a Palazzo dei Normanni è intervenuto l’assessore per l’economia Bianchi che ha relazionato sul patto di stabilità verticale siglato con l’Anci proprio nella giornata di ieri. Il patto comporterà una sostanziale riduzione della partecipazione dei Comuni e delle Province siciliane ai saldi di finanza pubblica, portando tale impegno da 420 milioni di euro a 74 milioni complessivi. All’accordo, come ha dichiarato Bianchi al Parlamento, seguirà una delibera di giunta.
 
“Siamo l’unica regione italiana che ha procrastinato gli effetti del patto al 2014. I comuni fino a 5000 abitanti avranno zero come patto di stabilità. Per gli altri l’impatto calerà dell’80 per cento. Il solo comune di Palermo aveva 61 milioni di patto e, di fatto  passerà a soli 13 milioni di impatto. Lo avevamo anche detto in sede di approvazione della finanziaria – ha concluso Bianchi – e a ciò si aggiungeranno gli effetti del d. n.35 con il pagamento di 350 milioni per i debiti verso le impreseper dar loro un po’ d’ossigeno”.
Dopo l’illustrazione da parte dell’assessore all’Economia Luca Bianchi dell’accordo tra regione, Anci e Urps per derogare al patto di stabilità, aumentando gli spazi finanziari dei Comuni nei confronti del bilancio statale, il capogruppo di Grande sud Bernadette Grasso ha ritirato la mozione presentata sull’argomento, che non è stata dunque messa ai voti.
La parlamentare Alice Anselmo è invec definitivamente passata all’Udc dopo aver lasciato i gruppo Democratici riformisti per la Sicilia. “L’Unione di centro – spiega – si è dimostrata in questi mesi burrascosi una forza responsabile, capace di rappresentare gli interessi dei cittadini italiani e siciliani, delle fasce più deboli, delle famiglie e dei giovani. Intendo mettere quindi a loro disposizione il mio bagaglio di conoscenze, maturato in anni di lavoro universitario, certa di poter contribuire al consolidamento di una nuova offerta politica”.
Al lavoro ieri anche le commissioni legislative. Quelle di Bilancio e Attività produttive in seduta congiunta, hanno rinviato il parere sul credito di imposta per nuovi investimenti e per la crescita dimensionale delle imprese. La richiesta è venuta dalla commissione Bilancio. “Abbiamo ritenuto opportuno – hanno affermato il vicepresidente della commissione Vincenzo Vinciullo, del Pdl, e i deputati 5 stelle Claudia La Rocca e Giorgio Ciaccio – chiedere al governo di rivedere il decreto, dato che in alcuni punti il provvedimento merita degli approfondimenti. Per potere esprimere il parere di competenza – proseguono i deputati in comunicato M5S- occorre assicurare equità di trattamento per tutti i richiedenti, nel rispetto delle eventuali precedenze riconosciute dalla legge”.
In seduta congiunta hanno lavorato anche le commissioni Attività produttive e Territorio e ambiente per il parere, sul  Piano faunistico venatorio 2013/18, per il quale Paolo Ruggirello ha sottolineato l’assenza di iniziative per incrementare o facilitare le alcune forme alternative di turismo che potrebbero anche incentivare il reddito delle aziende agricole, soprattutto quelle poste in territori ad agricoltura svantaggiata. Rilevato anche il divieto assoluto di caccia nelle aree demaniali, in contrasto con l’ex art. 21, L. n. 157/91. Ed infine, è stato messo in luce che gli innumerevoli divieti di caccia posti nei siti della Rete Natura 2000, soprattutto nell’isola di Pantelleria, rispondevano a criteri non già di natura tecnico- biologica, bensì ideologica. Infine Nello Musumeci  ha chiesto in commissione Lavoro che la Regione istituisca subito una task-force per il lavoro e le aziende in crisi. La cui proposta verrà esaminata la prossima settimana dalla stessa commissione, che potrebbe farla propria e trasformarla in risoluzione.

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