Messina - Metromare, il servizio continua ma funzionerà solo “a metà” - QdS

Messina – Metromare, il servizio continua ma funzionerà solo “a metà”

Francesco Torre

Messina – Metromare, il servizio continua ma funzionerà solo “a metà”

mercoledì 03 Luglio 2013

La conclusione dopo una settimana di incontri istituzionali. Si andrà avanti così fino a dicembre. Nessuno stop, ma le corse si riducono persino a sei in un giorno festivo

Messina – Bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno? Il servizio di navigazione veloce dello Stretto, denominato Metromare, continuerà a garantire la continuità territoriale come da previsione costituzionale. Dal termine del contratto con Ustica Lines e Bluferries, le due società impegnate nel servizio fino al 28 giugno, non si è avuto e non si avrà – come invece temuto – nemmeno un giorno di stop. In compenso, però, le corse quotidiane subiranno un sensibilissimo decremento, passando nella tratta da Messina a Reggio da 15 a 8 nei feriali e da 8 a 6 nei festivi.
L’esito a cui si è giunti, con il calendario suddetto, è l’epilogo di una lunghissima settimana fatta di incontri istituzionali, richieste, proteste, affermazioni e smentite. La stura alle polemiche l’ha data proprio il bando esitato dal ministero dei Trasporti per coprire il servizio dal giorno di fine contratto al 31 dicembre 2013. Alla gara hanno partecipato infatti solo due partecipanti, ed entrambi esclusivamente per la tratta Messina – Villa San Giovanni. Stante queste condizioni, all’apertura delle buste l’offerta più vantaggiosa per la Messina – Villa era stata quella della società Navigazione Libera del Golfo: 900 mila euro contro 1,2 mln di Bluferries. Aggiudicata! E per la Messina – Reggio? Naturale lo sconcerto dell’utenza, e anche quello dei sindacati, della Sogas, delle Camere di Commercio di Messina e di Reggio, con l’assessore regionale ai Trasporti Bartolotta che vola subito a Roma e il deputato nazionale Pdl Enzo Garofalo che propone di affidare il servizio a Bluferries e interroga il ministro Lupi sui fondi da reperire per il triennio 2014/2016: 26 mln di euro. Alla fine il nodo si ricompone, ma in modo del tutto inaspettato. Innanzitutto perché Navigazione Libera del Golfo esce di scena, volontariamente, perché aveva fatto male i conti, e conseguentemente l’appalto per la tratta Messina – Villa viene dato alla Bluferries per 1,2 mln € con riduzione delle corse da 14 giornaliere a 9. In secondo luogo perché a rientrare in pista è proprio la Ustica Lines, la società che nelle scorse settimane non aveva fatto altro che annunciare la sua fuoriuscita dal servizio. Fino alla fine dell’anno, la tratta Messina – Reggio Calabria continuerà a garantirla lei con il dimezzamento di corse di cui sopra.
Il sindaco Accorinti, qui interessato solo marginalmente ma alla sua prima vera grana da sbrogliare, ha ringraziato per il contributo Bartolotta e Garofalo. Poteva andare peggio, è vero, ma si trattava pur sempre di un diritto sancito dalla costituzione, e il dimezzamento delle corse in altri tempi avrebbe suscitato strali di polemiche e accuse politiche. Fino a dicembre, intanto, si andrà avanti così. Poi, chissà.
Nel programma elettorale di Renato Accorinti colpiva l’idea di una flotta comunale, ovvero una compagnia pubblica che rispondesse al desiderio di unire finalmente e concretamente in un abbraccio le due città di Messina e Reggio Calabria. Ipotesi per alcuni nemmeno ipotizzabile, ma idealmente di grande impatto. Nella realtà, però, la conclusione della vicenda Metromare va proprio nella direzione contraria. Le due sponde, infatti, non saranno mai così lontane, con il dimezzamento delle corse e l’impossibilità di viaggiare in orari che non siano quelli canonici di inizio e fine attività di lavoro. Ecco, infatti, il nuovo orario predisposto da Ustica Lines per il collegamento Messina – Reggio Calabria dal 1° luglio: da Messina partenze ore 6 – 7.20 – 8.30 – 12.10 – 12.40 – 14.10 – 15.30 – 18.30; da Reggio partenze ore 6.40 – 8 – 9.30 – 12.50 – 13.20 – 14.50 – 17.40 – 19.10. “C’è poco da esultare”, ha commentato giustamente Foti della Filt Cgil, “se il numero delle corse viene ridotto da 15 a 8. La riduzione dimostra che Messina è l’unica città d’Italia dove lo Stato non rinnova regolarmente i bandi di gara per i servizi e soprattutto che la sua classe politica non è tenuta in alcuna considerazione”.

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