Possiedi professionalità? Il lavoro ti trova - QdS

Possiedi professionalità? Il lavoro ti trova

Carlo Alberto Tregua

Possiedi professionalità? Il lavoro ti trova

martedì 08 Settembre 2009

Senza meritocrazia i talenti fuggono

Sembra strano che il Qds affronti la questione del lavoro poco dopo la fine del mese di agosto, quando c’è la pessima abitudine di una sorta di smobilizzo generale, per il quale nessuno vuol lavorare e, quando lavora, sbuffa e  impreca. Si tratta del costume negativo di cancellare, sotto il profilo lavorativo, il mese di agosto dal calendario. Non si capisce perché tanta gente continui a lavorare in questo mese, mentre tant’altra sospenda la ricerca del lavoro soltanto perché ci sono le ferie.
Al riguardo, il dramma del Sud e della Sicilia consiste nella grande quantità di braccia tolte all’agricoltura che sa far poco o nulla rispetto alle esigenze di mercato.
In Sicilia, molti cercano un posto e uno stipendio qualunque, non un lavoro, e per questo non offrono una competenza. Ciò accade a causa del nefasto esempio del settore pubblico dove sembra che tutte le attività vadano in pausa, mentre i procedimenti amministrativi dovrebbero funzionare come da tabella di marcia. Solo che la tabella di marcia e i tempi di rilascio di provvedimenti, autorizzazioni, concessioni e simili non sono indicati e quindi nessun responsabile risponde personalmente dei ritardi.

Chi possiede professionalità e competenze adeguate al mercato non ha bisogno di cercare il lavoro. è il lavoro che lo trova. Abbiamo pubblicato, con esasperante monotonia, elenchi di attività autonome e di possibili rapporti di lavoro dipendente ove c’è disponibilità. Solo che tali possibilità vengono esplorate poco perché poca è la competenza dei richiedenti.
Il guaio maggiore della Sicilia è che il livello medio di preparazione per svolgere attività produttive che generano ricchezza, è mediocre. Mentre ci servono i talenti, i migliori manager pubblici e privati, le migliori esperienze anche di brillanti siciliani che primeggiano nel mondo e che dovremmo riportare in Sicilia, affinché apportino il loro sapere qui da noi.

 
Accade il contrario, invece. E cioè che avendo continuato a supportare e a promuovere gli incapaci, i talenti sono fuggiti e non hanno alcuna intenzione di ritornare.
Questo meccanismo è infernale. Abbiamo bisogno disperato di  professionalità, mentre un becero ceto politico ha fatto di tutto per farle fuggire, non creando le condizioni meritocratiche perché restassero qui.
Col che, la situazione si aggrava perché non è solo con le risorse finanziarie che si promuove l’autosviluppo. Possiamo investire mille miliardi in infrastrutture che costruiranno imprese anche non siciliane, ma senza know how e preparazione il motore dell’economia siciliana non può ripartire.
Il motore dell’economia accelera quando ci sono i talenti, i bravi professionisti, i giovani brillanti e gli anziani onesti e di grande capacità. Un mix positivo che costituisce un formidabile carburante, senza del quale continuiamo a restare in una posizione subordinata, mentre sentiamo molti omuncoli che gestiscono gli enti locali i quali , anziché organizzare le loro amministrazioni, procedono a una stupida e inutile lamentazione.

I 390 sindaci dovrebbero agire con grande determinazione sul versante delle loro entrate, eliminando evasione e morosità, progettando infrastrutture cantierabili, creando eventi e situazioni adatte ad attirare gli investitori, nazionali ed esteri.
I 390 sindaci, sul versante delle uscite, dovrebbero tagliare tutte le spese clientelari, prime fra le quali quelle di consulenza (in queste non sono comprese le spese di progettazione delle opere), le auto blu, compresa quella del sindaco e della presidenza del Consiglio, da sostituirsi con contratti di noleggio con conducente o taxi, riduzione delle spese telefoniche ed elettriche. E poi affrontare il bubbone del personale, mantenendo in organico quelle figure essenziali per la produzione dei servizi in base al relativo piano (Pops).
Gli enti locali devono dare l’esempio secondo il quale chi possiede professionalità è trovato dal lavoro.

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