Per l’Erasmus è un 26º anno in crescita - QdS

Per l’Erasmus è un 26º anno in crescita

Liliana Rosano

Per l’Erasmus è un 26º anno in crescita

martedì 27 Agosto 2013

In arrivo Erasmus+: per il 2014-2020 prenderà il posto del programma di apprendimento permanente. 23.400 giovani italiani hanno viaggiato nell’anno accademico 2011-2012, dalla Sicilia 802 partenze verso l’estero

PALERMO – Correva l’anno 1987 quando la Commissione europea decise di voler dare vita al programma europeo Erasmus. Allora, la moneta unica non esisteva, e l’Unione europea, che si chiamava Comunità europea, era una realtà burocratica distante di cui pochi sapevano.
Un quarto di secolo è trascorso e da quell’anno oltre tre milioni di studenti, hanno viaggiato in tutta Europa grazie alle borse di studio Erasmus. Un’esperienza che ha cambiato la vita a molti studenti, molti dei quali hanno deciso di vivere e lavorare fuori all’estero grazie all’esperienza che hanno avuto.  Il dato, fornito dalla Commissione Ue, è aggiornato all’anno accademico 2011-2012 durante il quale hanno ottenute le borse di studio 250 mila giovani, un record raggiunto grazie a un incremento del 9% sul 2010-2011.
Di questi, circa 23.400 erano italiani, un aumento di oltre il 6% rispetto all’anno precedente. L’Italia è anche uno dei principali Paesi di destinazione degli studenti stranieri, e Bologna è stata nell’anno 2011/2012 la terza università europea per numero di studenti Erasmus ricevuti, dopo Granada e l’università Complutense di Madrid.  Anche le università siciliane sono tra le mete Erasmus, ma solo l’ateneo palermitano è nella top cento (91 esima posizione) delle Università europee scelte come mete di studio. Secondo i dati 2012/2013 da Catania sono partiti 231 studenti e 217 sono arrivati per studiare nella città etnea. Soltanto 4 studenti  sono invece arrivati per un tirocinio previsto dal programma Erasmus Placement e 15 sono partiti da Catania per lo stesso programma. Meno studenti a Messina: 115 sono andati a studiare all’estero, 95 hanno scelto l’ateneo peloritano e soltanto 36 hanno svolto nello scorso anno accademico un tirocinio di lavoro con il programma Placement.
Palermo,come dicevamo,è in testa nella classifica delle università europee per numero di ingressi di studenti: 456 studenti siciliani hanno deciso di andare fuori di cui 200 in Spagna.  Ed è proprio la Spagna il paese più gettonato  ma anche quello da dove provengono la maggior parte degli studenti europei che decide di venire a studiare in Sicilia (107 studenti spagnoli su 229). Rimane basso il numero di tirocini all’estero: soltanto 38 con il programma Placement e 51 con un programma diverso dall’Erasmus. Ed è basso anche il numero in entrata dei tirocinanti europei in Sicilia (50).
La domanda di borse Erasmus ha continuato a superare l’offerta nella maggior parte dei Paesi. La borsa media mensile Erasmus destinata a coprire parte dei costi addizionali determinati dal viaggio e dalla vita all’estero era di 252 euro. La borsa, che è rimasta stabile nell’ultimo triennio, è integrata in certi paesi da finanziamenti nazionali, regionali o delle varie istituzioni.
Erasmus+, il nuovo programma dell’Ue per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport, che dovrebbe prendere il via nel gennaio 2014, prenderà le mosse dall’eredità di Erasmus offrendo entro il 2020 a 4 milioni di persone l’opportunità di studiare, formarsi, insegnare o fare opera di volontariato all’estero. Il programma dovrebbe disporre di un bilancio di circa 14,5 miliardi di euro per il periodo 2014-2020, con un aumento di più del 40% rispetto ai finanziamenti destinati agli attuali programmi per la mobilità nell’istruzione e nella formazione. Erasmus+ sostituisce l’attuale programma di apprendimento permanente (Erasmus, Leonardo da Vinci, Comenius, Grundtvig), nonché Gioventù in Azione, Erasmus Mundus, Tempus, Alfa, Edulink e il programma di cooperazione bilaterale con i paesi industrializzati.
 

 
Lagalla: “Premiati gli sforzi per l’internazionalizzazione”
 
PALERMO – L’Ateneo di Palermo entra nella classifica delle prime cento università europee meta di studenti stranieri nell’abito del programma Erasmus. Palermo occupa la novantunesima posizione con 495 studenti incoming, cioè ragazzi comunitari che l’hanno scelta per studiare per un periodo che va dai tre ai sei mesi. Palermo è quindicesima in Italia ed è una delle sole tre Università del Sud presenti in classifica, insieme alla Federico II di Napoli e all’Università di Cagliari. “Un risultato che premia i nostri sforzi nell’internazionalizzazione – dice il rettore Roberto Lagalla – e che conferma l’attrattività del nostro Ateneo e della nostra città all’estero. Uno sforzo che ha prodotto negli ultimi anni i corsi di laurea in lingua inglese, il potenziamento del Centro linguistico d’Ateneo, le attività del Centro di orientamento e tutorato rivolte specificamente agli studenti stranieri, percorsi d’accoglienza e servizi mirati”. Altro dato che conferma la progressiva internazionalizzazione dell’Ateneo di Palermo è quello che riguarda gli studenti stranieri iscritti ai corsi di laurea di laurea. Sono circa 800 e provengono da Paesi extra Ue, più altri 70 che si iscrivono con formule diverse. (liro)

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