Ancora lo Stato amministra Salemi - QdS

Ancora lo Stato amministra Salemi

Lucia Russo

Ancora lo Stato amministra Salemi

giovedì 29 Agosto 2013

Commissariamento prorogato fino a marzo 2014. Alfano: “Rischio concreto di ingerenze mafiose”

ROMA – Sulla Guri n. 199 del 26 agosto è stato pubblicato il decreto del Presidente della Repubblica del 6 agosto che proroga lo scioglimento del Consiglio comunale di Salemi (Tp) per altri sei mesi. Tra le motivazioni, la constatazione “che non risulta esaurita l’azione di recupero e risanamento complessivo dell’istituzione locale e della realta’ sociale, ancora segnate dalla malavita organizzata”. Si ritiene, inoltre che “le esigenze della collettivita’ locale e la  tutela degli interessi primari richiedono un ulteriore intervento  dello Stato, che assicuri il ripristino  dei principi democratici e di legalita’  e restituisca efficienza e trasparenza   all’azione amministrativa dell’ente.
Con DPR del 30 marzo 2012 l’amministrazione comunale è stata affidata per 18 mesi, ad una commissione straordinaria composta dal  viceprefetto Leopoldo Falco, dal  viceprefetto Nicola Diomede e dal dirigente di II fascia, Area I Vincenzo Lo Fermo. La proroga fa sì che l’amministrazione straordinaria continui fino a marzo 2014. Adesso il prefetto a riposo Benedetto Basile è nominato  componente della commissione straordinaria per la gestione del comune di Salemi (Trapani) in sostituzione di Leopoldo Falco, chiamato nel frattempo ad altre funzioni.
 
Al DPR di proroga è allegata la relazione del ministro dell’interno, Angelino Alfano, dove sono elencati gli interventi effettuati: dall’emersione di “significative irregolarità” quali il ritardo nell’approvazione del conto consuntivo 2011 nonchè un consistente ammontare di debiti fuori bilancio per passività pregresse, alla risoluzione di “antieconomici contratti di locazione”. Ma anche: il recupero della royalty dovuta e non ancora corrisposta dalla società interessata per la costruzione di un parco eolico sul territorio comunale; rimedi alla situazione di grave pregiudizio economico riscontrata nella gestione del servizio di raccolta e conferimento dei rifiuti; interventi correttivi per la ricostruzione delle zone del Belice  distrutte dal terremoto del gennaio 1968. “Essendo ancora concreto il rischio di ingerenze della criminalità organizzata” il ministro Alfano conclude la relazione motivando la richiesta di proroga.

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