PRIOLO GARGALLO (SR) – L’amministrazione comunale di Priolo Gargallo ha deciso di ristrutturare i locali dell’ex Es.pe.si (Estrazione petrolifere siciliane) sita sullo stretto lembo di terra che collega Marina di Priolo alla penisola Magnisi. Si tratta di una struttura industriale abbandonata che ormai costituisce un vero e proprio ecomostro. Il complesso, che comprende alcuni stabili in passato adibiti a uffici e a locali dell’industria, si estende per un’area di 1000 metri quadrati. Lo stabilimento dell’Es.pe.si, costruito negli anni ’60, produceva bromo, estraendolo dalle acque marine ma, a causa di un dissesto finanziario, venne chiuso negli anni ’70.
Dopo anni di controversie giudiziarie l’area è stata assegnata al Comune di Priolo. Inizialmente la si voleva destinare a centro di ricerca per studiare l’ambiente marino e costiero del litorale siracusano, con particolare attenzione agli aspetti della biodiversità marina. Successivamente si è decisa la trasformazione dell’edificio in un centro visite e in una foresteria della Riserva naturale orientata, gestita dalla Lipu (Lega italiana protezione uccelli) di Priolo. Quest’ultimo progetto, redatto dall’Associazione temporanea d’imprese (Ati), recante come capofila uno studio tecnico di Priolo, prevede una spesa di 810 mila euro, somma finanziata per intero dal Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) 2007-2013, riguardante il supporto europeo per lo sviluppo regionale.
In base alla tempistica assegnata dall’assessorato regionale al Territorio e all’Ambiente di Palermo, la ristrutturazione dovrà essere completata entro il mese di giugno del 2015. Il progetto era stato esaminato e approvato nel corso di una Conferenza dei servizi, tenutasi un anno addietro a Priolo, nella quale i rappresentanti della Soprintendenza ai Beni Culturali di Siracusa e l’intero consesso, avevano espresso parere positivo circa la bontà dell’opera da realizzare presso il caseggiato industriale.
Ora il progetto verrà sottoposto al vaglio del Consiglio comunale per l’approvazione in variante al Prg (Piano regolatore generale), non essendo ancora stato adottato il Piano di utilizzo delle aree demaniali marittime (Pudm), che destina la zona interessata a tale tipo di insediamento. L’Ufficio tecnico comunale è già al lavoro per apportare la variante al Prg che permetterà di avviare il progetto della ristrutturazione di detti locali.
Il sindaco di Priolo Gargallo, Antonello Rizza, ha dichiarato: “Sono estremamente soddisfatto per la celerità, con cui l’Ufficio tecnico comunale sta ultimando l’iter procedurale volto a cantierizzare un progetto culturalmente fondamentale per il paese, in quanto risulta un ulteriore importante tassello del programma dell’istituendo Polo Museale a cui l’amministrazione sta lavorando”. La riserva, insieme al vicino sito archeologico di Thapsos, costituirà un importante parco naturale e archeologico.